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Betta Cianchini in scena con 'I Muri di Roma mi parlano'

Un racconto-street-Art che nasce dall'incanto e dal dissacrante stupore delle scritte sui muri di Roma. Sabato 8 febbraio

Betta Cianchini in scena con "I Muri di Roma mi parlano - Vol. 2" al Monk, sabato 8 febbraio 2020 (ore 21.30) dopo la prima fortunatissima presentazione.
Così la stessa Cianchini: “Un racconto-street-Art che nasce proprio dall’incanto e dal dissacrante stupore che mi colpisce quando mi
imbatto nelle scritte sui muri di Roma. Ci sono scritte che stimolano come un compendio filosofico in vernice, come una selezione a muro di ricerche sociologiche, altri spaziano da un “memento esistenziale a una massima religiosa. Ormai li studio, li ricerco, cerco la scritta giusta da intercettare per cambiare la giornata, insomma sono il mio inciampo visivo emozionale. Il mio pronto intervento psicologico stradale, il mio coach emotivo. Risparmio i soldi della strizza cervelli e mi fa bene camminare. Invito tutti voi a lasciarvi andare di fronte ai muri romani e alle loro perle di saggezza scritte, dipinte e gagliardamente e spavaldamente pronte sui muri della nostra città. Avevano ragione Simon & Garfunkel: “the word of the prophets are written in the subway walls...”
Raccolgo le scritte, le presento, ne colgo la profondità, la solitudine, la matrice sovversiva o il sarcasmo, l’amarezza, la poesia e la restituisco, (senza sporcare!) ne sottolineo l’essenza emotiva, insomma le impacchetto in una visione / visuale tutta mia.

Come non cogliere la poesia esistenziale della visione intimista e distorta a Tiburtina: “Si tutto c’ha un senso, sto contromano”.
Lo smarrimento sulla Metro B, Piramide: “Io e te quattro metri sopra il cielo, perché a tre metri stanno molta gente”.
E un plauso al genio che accanto alla scritta Lepanto, con sagace pazienza ha aggiunto FOLE. Le panto-fole. E ti senti a casa in città.
E ancora, a Vitinia un sussulto al cuore, il muro come terapia introspettiva: la sensibilità di chi a un cartello “Non sostare”, ha
aggiunto, fiero paladino di uno sturm und drang nostrano: “al mondo”.

Roma, meraviglia di città. Il Trullo la sa dire bene: “Tor Bella c’ha la bamba, a chiesa c’ha i segreti, Majana c’ha la
banda, er Trullo c’ha i poeti”. Er Bestia.

Chiudo normalmente il pezzo con una massima che mi ha insegnato Roma Sud: “Bisognerebbe tentare di essere felici… non fosse altro che per dare l’esempio”.
Perché, un sapiente muro di Decima insegna:“La retta via esiste solo in geometria”.
Dalla Polizia stradale alla Poesia stradale, la strada è breve.

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Betta Cianchini è schizofrenicamente attrice/autrice/dialoghista/speaker Radio Rock. Co-autrice del fortunatissimo Format “Dignità autonome di prostituzione” (checondivide con L. Melchionna regista dello stesso) Vincitrice Premio Siae 2008 con La
storia di Anya (la prima storia raccontata in macchina) e Premio Golden Graal migliore attrice. Premio RadioRai2 Festival Nazionale di Cabaret di Modena (Attori di Prosak). 2007 secondo premio Festival Nazionale di Cabaret di Grottammare. 2014 3°
posto del Festival Nazionale di Cabaret di Modena. 2011 Premio nazionale Donna Mostra Donna con Post Partum LEI. I suoi testi sono stati scelti negli incontri motivazionali nel carcere femminile di Rebibbia. Il suo Format: FEROCIA - STORIE DI DONNE-FATECI SMETTERE QUESTO SPETTACOLO nel novembre 2018 viene scelto come spettacolo a MONTECITORIO per 100 ragazzi di istituti romani.
25 Nov. 2014 Roma Capitale sostiene il suo Progetto “15 storie in 15 Municipi” (15 sue storie nelle fermate Metro, Anagrafe, Municipi, strade, Centri Commerciali) e riceve il prestigioso premio nazionale alla cultura Paolo Borsellino. FEROCIA è selezionato e in scena al Napoli Teatro Festival (giugno 2017). Crede nella crasi tra le Arti soprattutto tra scultura e Teatro; nel 2018 porta al Teatro India- con lo
scultore Alan Bianchi il Format “Un Cuore Blu”. Una performance sul femminicidio - interpretata da Tiziano Panici - nella scultura di 4 metri costruita dall’artista BeeAnkee.
Ideatrice del Format LA NOTTE ROSSA CONTRO LA VIOLENZA (referenti delle istituzioni e giornalisti leggono le sue storie e le testimonianze raccolte per le strade).
Tantissime le presenze come attrice nelle più importanti Kermesse culturali. La sua cifra ha l’acidità ironica e corrosiva che caratterizza certe vite umane e che predilige scelte di felicità e di coraggio. Diventata miope per esser stata dialoghista TV per lungo tempo.
Molto irrequieta, agisce da "rossa" ma pensa da “mora”. A volte può sembrare bionda (è un alibi!) Il suo copione più difficile ha 11 anni e si chiama Jaco. Si occupa da anni con lo scultore BeeAnkee di formazione aziendale. Sostenitori della condivisione dell’incanto e
della bellezza poetica come arma bianca. La loro è una ricerca di risveglio collettivo, emozionale e soprattutto visivo. Perché la sensibilità ancora esiste. Va solo istigata!


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