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A Forlì Un ambiguo malanno è quello della violenza contro le donne

A Forlì Un ambiguo malanno è quello della violenza contro le donne

Visitabile fino al 27 novembre la mostra d'arte curata da Angelamaria Golfarelli (ass Il Glicine) con le opere di Fiorenza Pancino, Antonella Ravagli e Maria Chiara Zarabini

Domenica, 17/11/2019 - Ispirata al titolo dell'ultimo libro di Eva Cantarella - “L' ambiguo malanno. La donna nell'antichità greca e romana” – l’esposizione “Un ambiguo malanno” è il quinto appuntamento di un ciclo ogni anno dedicato al tema della violenza contro le donne.
Inaugurata il 14 novembre, la mostra sarà visitabile fino al 27 novembre a Forlì, presso l'Oratorio San Sebastiano. L’associazione culturale Il Glicine l’ha organizzato in collaborazione con l'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Forlì, il Centro Donna e con il contributo del Tavolo delle Associazioni contro la violenza sulle Donne, UDI Forlì – Archivio UDI Forlì – Cesena e dal Forum delle Donne. Angelamaria Golfarelli, responsabile degli eventi culturali ed artistici dell’associazione Il Glicine e curatrice della mostra, ha chiamato a raccolta le artiste: Fiorenza Pancino, Antonella Ravagli e Maria Chiara Zarabini.
Nell’ambito di "Un ambiguo malanno" , martedì 26 novembre 2019 (ore 17,30) si tiene l'evento “Ribellioni segrete”: saranno letti i messaggi lasciati dal pubblico nel contenitore messo a disposizione nell'Oratorio San Sebastiano. Anomimi o firmati, i messaggi saranno lo spunto per riflettere sul tema della violenza sulle donne.
È proprio dedicato a questo argomento il paper che Golfarelli firma e che presenta l’esposizione: “Dare alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne un significato autentico che si allontani dai luoghi comuni e dagli stereotipi che sembrano invece proliferare in un clima di superficialità e facili moralismi ci pare ogni anno più pregnante. (…….)
La nostra Associazione da diversi anni ha scelto di affrontare questo problema invitando le artiste ad esprimere attraverso il proprio talento anche il loro agire e la loro personale sensibilità. Caratteristiche che l’arte esalta e che, con la dovuta distanza, rende invece più vicine al pensiero e alla emotività altrui. Ci siamo trovate così, visitando ognuna di queste mostre, a cogliere quegli aspetti di genere che, a volte palesati ma a volte anche celati, riconosciamo codificati nelle nostre sensazioni. Suscitando in noi stupore e meraviglia ma anche determinazione e ribellione. Per questa quinta edizione della mostra voluta per questa ricorrenza abbiamo invitato tre artiste che fin da subito, entrando in contatto con il loro lavoro, abbiamo sentito complici e vicine. Sono: Fiorenza Pancino, Antonella Ravagli e Maria Chiara Zarabini. L’esposizione che hanno realizzato mette in dialogo fra di loro, e con i visitatori, opere di grande valenza artistica ma anche profondamente significanti ed impregnate di quel pensiero femminile consapevole e determinato che, nonostante i personali e singolari percorsi, non le hanno allontanate dai rispettivi progetti. (…..) In questa mostra le artiste hanno espresso la donna che loro sentono di essere o quella che invece non risponde al loro vissuto. Una donna altera ed inviolabile come quella contenuta nelle simboliche “armature” di Maria Chiara Zarabini che, richiamando le settecentesche costruzioni entro cui erano sacrificati i corpi delle donne, invece esaltano lo svelamento. Oppure l'ipotetica regina incoronata nei fragili diademi di Fiorenza Pancino che, scendendo fin sulle spalle, accarezzano il duplice e contraddittorio significato di potere e sottomissione. Fino agli esili e altissimi segmenti di parole che Antonella Ravagli usa per ridare voce ai pensieri e negare la sopraffazione del silenzio con la muta scrittura. Tre modi di essere donne e artiste che nelle differenze valorizzano il confronto e quella solidale unione che troppo spesso ci manca
”.

L'esposizione resterà aperta dal 14 al 27 novembre 2019 dal lunedì al venerdì dalle ore 9,30 alle 12 e dalle 15,30 alle 18,30 – sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 – Ingresso libero


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