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"Alla Terra, ecco io lascio"

In primo piano oggi l'emergenza ambientale e le prospettive didattiche sono al centro di costante dibattito, tra innovazione digitale e formazione di valori profondi, anche di resistenza etica. Una poesia per dirlo con originalità e attualità

Martedi, 18/04/2023 - “Alla Terra, ecco io lascio…”

Il testamento delle nuvole


Ecco s’avanza dalla fossa
dei cieli il coro delle nuvole,
voci a colori di madre Natura.
Figlie, alate luminose sorelle
candide d’aria comune…

No global perseguitate
da Strasburgo a Bruxelles,
le fiamminghe dei cieli
vogliono fare testamento:
le sante delle messi
ora sintetiche, pseudo bio
spesso non son conformi
alle norme euro alimentari.

Ogm, cereali e farine nuove,
nel campo eco assolato
così davvero va a morire
il grano! Per chi piangeranno
domani ancora le nuvole?

***


A nome di tutte, ecco parla
la bella, la rosea Maddalena,
perduta nell’amore, seno del cielo.

Qualche ramaglia, un’ala
di finimondo, il pantano
dei fari, la nebbia in città.
Oggi lascio ai passeri
granaglie di pioggia,
vento in abbondanza.

Poi forse solo ci resterà
un arcobaleno vuoto,
immenso scenario arido:
un pieno aspro di solarità.

***

Resta sul mio desktop
Quest’icastico pizzino
profeta e faccendiere
d’Ars poetica… Sui libri
di geostoria, in appendice
già si insegna il destino
fosco della corriva umanità.

S’apre nuovo oggi a lezione
il Vangelo ecosostenibile,
i buoni propositi de l’agenda
G7 – 2030: e poi forse di chissà
quale tecno-anno, quando
un’intelligenza sarà Genesi
artificiale, memoria col Pin
a ricordare quella storia blu
del nostro ex Pianeta Azzurro.

***


L’apocalisse, ci racconterà
dell’acqua: smarrita, carso
d’onestà, artificio più solo
resterà allora come dio stravolto
tra plastica e boschi virtuali,
tronchi accesi dal metaverso.
L ’ultima trans-modernità.

È carta segreta, feroce,
nell’ufficio di Dio, la verità;
la ventura d’una ribelle dei cieli,
nell’ arcobaleno si leggerà
all’ultimo nero salto, la cascata…

Resta sogno tenace quella
nuova resistenza: la volontà
in canto di un’eco-nuvola
che, dal notaio, rilascia
testamento olografo.

***

“Alla Terra, ecco io lascio
pseudo pioggia pulita che flagelli
gli ipocriti euro-verdi e barattieri
di natura senza eco di pietà

tersi nell’arsura
splendente in pianto.

Eternamente latri
auspico su tutti costoro
un cielo
rinnovabile
di fuoco.”

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