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Ancora violenta mente maschile

Ancora violenta mente maschile

Noi Uomini Italiani non possiamo più continuare a far finta di nulla.

Giovedi, 16/06/2016 - Roma 15 giugno 2016 Ancora VIOLENTAMENTE



Mentre la crisi economica non molla, mentre il fondamentalismo continua ad uccidere e odiare in tutto il mondo, mentre milioni di persone continuano a scappare dalla morte e dalla miseria ed emigrare, mentre rischiamo di avere un nuovo Presidente Americano pazzamente razzista e di destra, mentre l’Europa annaspa, la Cina ne approfitta e la Russia pure, mentre in Italia le elezioni in molte città stanno diventando molto importanti e non solo per le comunità locali, è giusto pensare e preoccuparsi di uomini che odiano le donne, le uccidono o le maltrattano coinvolgendo anche bambini senza colpe ?

Sì è giusto e necessario perché esiste un legame neanche tanto sottile o nascosto fra la grande Storia e le decine di singole storie individuali, fra i grandi poteri economici, politici, sociali, culturali e i piccoli poteri quotidiani e familiari, perchè reagire alla violenza maschile sulle donne e impegnarsi a cambiare gli uomini e le relazioni umane è altrettanto importante di un voto, di un posto di lavoro, di un progetto, di un’opera d’arte, di un viaggio, di una gara sportiva.



E quindi io, noi, uomini ?



Non possiamo più parlarci solo “tra di noi”: più o meno di sinistra, più o meno adulti, più o meno colti, più o meno chissà.

Non possiamo più limitarci a scrivere lettere e appelli e partecipare a incontri e cortei due tre volte l’anno : l’8 marzo, il 25 novembre e qualche altra occasione.

Non possiamo più pensare, dire e fare : “Tanto io non sono così : dopotutto ogni anno in Italia al massimo poco meno di 200 uomini uccidono altrettante donne e anche figli innocenti, rispetto ai milioni di maschi maggiorenni che vivono in Italia come me“

Non possiamo più vergognarci in silenzio e pensare da soli ad aspetti e momenti ambigui del nostro comportamento maschile in diverse occasioni.



Cosa possiamo dire, fare e chiedere o proporre da oggi, da domani, nelle nostre vite e nella vita degli cittadini-e italiani-e ? Innanzi tutto dobbiamo preoccuparci dei giovani e giovanissimi.



Ognuno di noi dovrebbe analizzare più attentamente i propri comportamenti di ogni giorno non solo con le donne ( madri, sorelle, compagne di vita ) ma anche con i figli soprattutto maschi di ogni età anche piccoli, e provare a cambiare alcuni aspetti del nostro essere “maschile”.

Ognuno di noi dovrebbe chiedere nelle proprie città :

-che non siano tagliati i fondi pubblici ai Centri Anti Violenza e assistenza alle Donne ( come sta per succedere );

- che si diffondano nel maggior numero di città, come già in alcune ma poche, anche i Centri Uomo, di assistenza e recupero di persone in crisi e a rischio di violenza e maltrattamenti alle donne.

- che in tutti gli ordini di Scuola , dalle Elementari alle Medie alle Superiori vengano attivati Corsi di Educazione affettiva e di riconoscimento e rispetto dei generi;

Ognuno di noi dovrebbe chiedere al Governo Italiano e i Ministeri responsabili :

-che la Pubblicità , che in Televisione pubblica e privata, che in Rete, che i Video Giochi, che i Media e la Comunicazione si auto controllino evitando la riproduzione di stereotipi nei ruoli di genere e non favoriscano il machismo violento;

-che venga istituito ( dopo il Telefono Azzurro e il Telefono Rosa ) anche un “Telefono Blu” nazionale per gli uomini che abbiano bisogno di aiuto per non scatenarsi, per essere ascoltati e calmati e assistiti per superare le crisi e provare a cambiare;



Infine spero e chiedo che l’associazione-rete nazionale MASCHILE PLURALE ( nata nel maggio del 2007 ) promuova una Giornata Nazionale contro la Violenza Maschile diffusa in tutto il Paese, che si svolga principalmente nelle Scuole, in TV, nella Rete. Giornata che potrebbe coincidere con il 19 settembre 2016 in vista dei 10 anni della bella Lettera scritta da alcuni uomini italiani e pubblicata dal Manifesto il 19 settembre 2006 che aveva ricevuto molte adesioni e attenzioni e provocato molte reazioni positive e concrete. E per questa Giornata chiederei ad alcuni fra i cantautori RAP più ascoltati d’Italia di comporre una Canzone RAP dedicata ai Ragazzi Italiani.



Gianguido Palumbo – Roma

gianguidopagi@gmail.com

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