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“Rossa”, un romanzo di Maddalena Rinaldo

“Rossa”, un romanzo di Maddalena Rinaldo

“Rossa” è un romanzo di Maddalena Rinaldo edito da Indies g&a.

Lunedi, 14/12/2015 - Rossa, come la chioma di boccoli ribelli che saltano su occhi bistrati di nero.

Rossa, come la pesante parrucca abbandonata sul comò, in una camera tinta di rosa.

Rossa, come l’ondata di sangue mensile che scorre fra le gambe, svelando il segreto delle viscere di donna.

Rossa, come la bocca tinta dal vino del piacere.

Rossa, come la carne graffiata nell’impeto della passione.

Rossa, come la macchia sulle lenzuola candide e ancora calde.

Rossa, come la luce del tramonto che penetra, con movenze da esperta assassina, una stanza troppo incolore.

Rossa, come la cartilagine che piange sangue, attorno alle unghie logorate.

Rossa, come la soluzione iniettata nelle vene durante i cicli di chemioterapia.



Eppure anche Bianca, come lo è la pelle di una quindicenne denudata e violata dalla malattia, fino a retrocedere in un limbo d’infanzia, per privarsi della congenita presenza di otto centimetri di tumore che crescono, come un feto, prodotto del suo essere femmina, fertile, tripudio di ormoni.



“Bianca come un lenzuolo, liscia come la seta. Non più un pelo. Solo pelle e nei. E lei. La mia vagina. Piccola, bianca, attaccabile. Dov’è finita la sua parrucca riccia e rossiccia? Dov’è andata la donna che era in me? Perché mi stanno abbandonando tutti? Siamo io e lei, così pulita e liscia che sembra spaventata. Forse lo siamo entrambe. Quella è una conoscenza che avevo anni fa, da bambina, ma le cose parevano cambiate. Mi sbagliavo. Cosa è accaduto? Quell’immagine che ho davanti, tatuata nello specchio, non è la mia. Fino a ieri la ragazza che si specchiava in questa stessa lastra di vetro riflettente era un’altra. Un’altra persona. Un’altra identità”.



Maddalena Rinaldo, nel suo romanzo “Rossa”, grazie ad uno stile avvincente, crudo ma non patologico, spietato ma non morboso, affida alla voce narrante della giovane protagonista, dalla chioma fulva, il percorso che, attraverso la radioterapia e la chemioterapia, la porta a rinascere, per la seconda volta.

Il miracolo consiste nel rinascere nudi e inermi, privi di peli e capelli come neonati, ma con cicatrici nelle carni martoriate e nell’anima sfinita, eredi delle Amazzoni guerriere e delle Dee immortali, armate della rossa fiamma della rabbia e del coraggio.



“Penultimo giorno di chemioterapia. Battaglia decisiva. I combattenti si fanno da parte, due schiere ben distinte. Capo chino. Si respira rispetto. Le luci si spengono. Il palco è solo suo, o forse nostro. Ultimo atto. Arriva la Rossa. […]

È stato un bel combattere, respirare la vita da chi ha provato a togliermela. È stata una guerra faticosa, una vittoria meritata e adesso solo un profondo rispetto. Da una Rossa per una Rossa”.



Emma Fenu

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