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'C'è vita nei consultori'. Il viaggio di Marta Bonafoni

'C'è vita nei consultori'. Il viaggio di Marta Bonafoni

Continua il tour attraverso i Consultori della Regione della consigliera regionale. La seconda tappa ad Ariccia (RMH)

Domenica, 12/04/2015 -
E' partito il 9 marzo e continuerà per 6 mesi attraversando tutta la Regione Lazio facendo almeno 8 tappe nelle strutture dei Consultori. 'C'è vita nei Consultori' è il titolo del viaggio che la consigliera regionale di Sel Marta Bonafoni ha dato alla sua iniziativa che fino a settembre la porterà a visitare diverse strutture sociosanitarie della Capitale e dell’area metropolitana allo scopo di porre “nuovamente l’attenzione sui consultori e rilanciarli a partire dai loro limiti, causati da anni di disinvestimento”

La prima tappa, avvio anche simbolico, si è svolta presso la ASL Roma B in via di Pietralata nella periferia romana "scelta rappresentatitva sia perchè 
a ridosso dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna sia percheè il Parlamento Europeo è stato chiamato a ratificare la risoluzione Tarabella per ribadire la libertà di aborto e di contraccezione delle donne".

Per il secondo appuntamento del tour Bonafoni si è recata ad Ariccia (videointervista) in occasione dell'incontro organizzato dall'associazione La Goccia Magica dove ha  ribadito la "volontà che il modello sociosanitario possa trovare nei consultori un’importante risposta da integrare alle Case della Salute e a una sanità che dagli ospedali si sposta verso il territorio e la prevenzione”.

Questa iniziativa si svolge in una "regione simbolo di uno dei più pesanti attacchi ai consultori familiari, andato in scena durante la scorso legislatura, bloccato grazie alla reazione delle donne che hanno consegnato 80mila firme a tutela del ruolo centrale e della natura stessa dei consultori" ha sottolineato Marta Bonafoni, ricordando il decreto del Presidente Zingaretti che ha iniziato a rilanciare i Consultori, precisando che il suo intento "è quello di affiancare l’iniziativa del Presidente, ponendo di nuovo l’attenzione sui consultori e rilanciandoli a partire dal superamento dei loro limiti, causati da anni di disinvestimento". E' stato un atto importante, testimonianza di una inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti in cui "i consultori sono stati indeboliti dal punto di vista politico".

La situazione nel Lazio, oggi, è caratterizzata dall'insufficienza delle strutture e degli operatori in relazione da quanto contenuto nelle norme vigenti.
“Il primo problema è il non rispetto della cifra dei consultori attestata per legge: dovrebbero essere uno ogni 20mila abitanti, mentre a Roma siamo all’incirca a un terzo delle esigenze e nel Lazio le strutture mancanti sono almeno la metà, se si considerano anche i comuni più piccoli. Verificheremo anche la fatiscenza di queste strutture, qualora dovesse capitarci. In passato abbiamo visitato consultori che erano dentro dei container umidi e con i serpenti perché si trovavano in campagna. Forse troveremo anche questo”.

Altra questione di importanza notevole per il pieno funzionamento dei Consultori "è l'impossibilità di dare attuazione alla legge 194, per l'interruzione volontaria delle gravidanze, a causa dell'elevatissimo numero di 
obiettori di coscienza presenti nelle strutture sanitarie pubbliche”. Il Consiglio di Stato ha recentemente sospeso una parte del decreto del Presidente Zingaretti, consentendo ancora ai medici obiettori di rifiutarsi di rilasciare il certificato per l’interruzione volontaria di gravidanza ma “non riguarda la possibilità di prescrivere contraccettivi d’urgenza". Un contesto "arretrato" secondo Marta Bonafoni, che riflette: "le conquiste di libertà e autodeterminazione delle donne che negli anni '70 hanno portato ad avere leggi importanti vanno difese e rilanciate”.

Le otto tappe del tour, intervallate da un’assemblea pubblica che si terrà a metà percorso sono documentate con report, fotografie e video sul blog www.cevitaneiconsultori.it, aggiornato di volta in volta. A conclusione del viaggio Bonafoni si propone di realizzare "un dossier che sarà consegnato alla Cabina di regia della Sanità del Lazio durante una conferenza stampa conclusiva".













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