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Chiamami col tuo nome - Call me by your name

Chiamami col tuo nome - Call me by your name

La fine della storia è dolorosa anche per chi la guarda. Ma anche noi che guardiamo ormai sappiamo che un giorno questo dolore sarà utile

Mercoledi, 31/01/2018 - Chiamami col tuo nome - Call me by your name
di Adriana Moltedo esperta di Comunicazione e Media

Chiamami col tuo nome, di Luca Guadagnino, 47 anni, basato sul romanzo di André Aciman, su sceneggiatura di James Ivory, oltre che una storia d'amore e amicizia è la storia di una famiglia veramente speciale.

Questa è la storia dei dolori e le gioie di un giovane adolescente e la sua educazione sentimentale in cui sia la madre che il padre lo accompagnano con inusuale sensibilità nella difficile esperienza di crescere.

Questa è la storia di un'estate, del primo amore. Di un amore interrotto.

Adesso soffri. Stai male e ora vorresti non provare nulla, forse non hai mai voluto provare nulla Non invidio il dolore in se, ma ciò che ora provi io lo invidio... – dice il padre al giovane Elio, interpretato da Timothée Chalamet, che soffre per la partenza del suo caro amico Oliver, interpretato da Armie Hammer - Soffochiamo così tanto di noi per guarire più in fretta, così tanto che a 30 anni siamo già prosciugati e ogni volta che ricominciamo una nuova storia con qualcuno diamo sempre di meno, ma renderti insensibile così da non provare nulla, è uno sbaglio…

Un giorno questo dolore ti sarà utile

Quindi anche il dolore va vissuto, fa parte della vita. Amorte è tutt’uno.

"Mystery of Love", canta l’inedito di Sufjan Stevens nella colonna sonora,

Misteri dell’Amore.

Nonostante la sua giovane età, il diciassettenne Elio Perlman è un musicista colto e sensibile.

Passa, il suo tempo a trascrivere e suonare musica classica, leggere, e inizia i suoi primi approcci amorosi, con la sua amica Marzia, interpretata da Esther Garrel.
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Il padre professore universitario, interpretato da Michael Stuhlbarg, specializzato nella cultura greco-romana, ogni anno ospita uno/a studente straniero/a per la tesi di post dottorato, e ora tocca a Oliver, un ventiquattrenne statunitense bello e affascinante che turberà l'adolescente impacciato, che solo da poco ha iniziato ad affacciarsi all'amore.

La casa dei genitori diventa un labirinto architettonico di istigazioni alla passione. Qui l’incontro tra i due è intenso, e cambierà per sempre le loro vite.

Questo cambio che avviene in tutte/i noi quando scopriamo l’Amore è centrale nel film di Guadagnino. Non si può che abbracciare questo sentimento succeda quel che succeda.

Misteri dell’Amore.

Chiamami Elio - dice Oliver al ragazzo- io ti chiamerò Oliver.

La fine della storia è dolorosa anche per chi la guarda. Ma anche noi che guardiamo ormai sappiamo che un giorno questo dolore sarà utile.
A Oliver l’aspetta la sua fidanzata che sposerà in America. Per Elio non è che l’inizio, ha però con sé un vissuto che nessuno potrà levargli.

Guadagnino ha girato Chiamami col tuo nome senza attori di grande richiamo e con un budget limitato, ambientato negli anni 80 a Crema, dove il regista risiede, non lontano da dove venne girato Novecento di Bertolucci.

Il direttore della fotografia è il thailandese Sayombhu Mukdeeprom, e Walter Fasano è il montatore che da sempre lavora con Guadagnino.

Il film ha quattro nomination all'Oscar.

Chiamami col tuo nome è un film piccolo e libero, che segna la maturità artistica dell’autore finalmente considerato, dopo una forte distribuzione americana formidabile, dopo il successo di critica internazionali e le quattro nomination, anche nel nostro paese.

"Mystery of Love"

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