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Cinema e Libertà: i carteles de cine cubani

Cinema e Libertà: i carteles de cine cubani

Alla 4a Biennale del Disegno di Rimini una mostra ricorda l’unicità della rivoluzione culturale cubana. Dal 4 maggio al 28 luglio 2024 presso il Palazzo del Fulgor-Fellini Museum

Mercoledi, 03/04/2024 - Nel 1959 a Cuba non fu solo tempo di Rivoluzione politica, ma anche di rinnovamento culturale. Si pensò, in particolare, di creare un nuovo cinema che si smarcasse da tutti i punti di vista dallo schema commerciale hollywoodiano e si decise così che anche le locandine dei film dovessero essere ripensate, evitando i canoni affermati (grandi volti delle star, scene madri, slogan suggestivi) dei manifesti cinematografici tradizionali.

Nascono così i “Cartel de cine”, un’espressione che in spagnolo significa manifesto cinematografico, ma che a Cuba vuol dire molto di più.

Oggi, nell’ambito della quarta Biennale del Disegno di Rimini, curata da Massimo Pulini, una mostra unica dal titolo “Cinema e libertà. I carteles de cine cubani”, offrirà ai visitatori una perfetta occasione per rendersi conto dell’originalità e della capacità creativa dell’esperienza culturale cubana anche in ambito di immagini cinematografiche: la mostra, a cura di Luigino Bardellotto, Adolfo Conti e Patrizio De Mattio, sarà allestita a Rimini nel Palazzo del Fulgor, dal 4 maggio al 28 luglio 2024.

I nuovi ‘carteles’ infatti - prodotti in tecnica serigrafica 51 x 76 cm - furono liberati della loro funzione pubblicitaria e lasciarono ai disegnatori grafici piena libertà interpretativa dei film, contribuendo a una vera propria rivoluzione visuale e concettuale del pubblico delle sale cinematografiche ‘El cartel de cine’ diventerà a tutti gli effetti un’opera d’arte esposta nelle strade.

I Carteles sono un fenomeno grafico unico (che perdura ancora oggi a Cuba), di eccezionale qualità e creatività artistica, punto di incrocio di stili e forme espressive diverse, isola felice di libertà in un paese dove ogni forma di comunicazione visiva è posta sotto rigidi controlli.

La mostra si articola in senso diacronico dal 1959 al 1979 con una sezione finale dedicata alla produzione di oggi. Vi sono esposti i manifesti degli autori più importanti insieme a fotografie, giornali, bozzetti e layout preparatori.

Tutto il materiale originale proviene dalla collezione “Luigino Bardellotto - Centro Studi Cartel Cubano” di San Donà di Piave, la più grande collezione privata al mondo di manifesti cubani.

La mostra è accompagnata dalla visione di alcuni estratti di un nuovo documentario prodotto e diretto da Adolfo Conti insieme a Elia Romanelli dedicato al tema.

La Biennale del Disegno è organizzata dal Comune di Rimini ed è curata da Massimo Pulini.

Info: www.biennaledisegnorimini.it

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