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Doctor sleep, the world will shine again

Doctor sleep, the world will shine again

Recensioni amatoriali da un punto di vista di genere

Sabato, 16/11/2019 -























«Well, hi there»
, bentrovate, siamo di nuovo dentro a questa vecchia storia, presa da un angolazione totalmente diversa. "Doctor Sleep" traduce in pellicola il libro del 2013 che riprende le vicende dell'altro libro "Shining" (1977). Doctor Sleep è anche un film che non può eludere il confronto con "Shining", il film culto (1980). Per fortuna qui si affronta la cosa in modo dichiaratamente dialogico, un confronto esplicito senza voler emulare né essere sequel: siamo altrove, anche se si camminerà ancora nelle stanze dell'Overlook Hotel. La storia ha un proprio respiro, che si muove su un registro totalmente diverso.
Lì si entrava in un contesto chiuso, una manciata di persone isolate e l'incognita di come uscirne (vive/i). Danny era un bambino in un contesto familiare violento che si ritrovava a giocare da solo e a girare in triciclo sulla  moquette dell'Overlook Hotel.

Mr. Grady: Tuo figlio ha un talento eccezionale. Non credo che tu sia consapevole
di quanto sia potente. Sta tentando di usare quel talento proprio contro la tua volontà. 
J.Torrance: È un ragazzo molto determinato.
Mr. Grady: In effetti lo è, signor Torrance. Un ragazzo molto determinato.
Un ragazzo piuttosto cattivo, se posso essere così audace, signore. [1]


Danny è sopravvissuto all'Overlook Hotel e lo ritroviamo trent'anni dopo. Ha imparato con difficoltà a gestire i fantasmi che vi ha incontrato, a volte annegandoli/ottundendosi nell'alcolismo, da qui parte un nuovo racconto che tiene conto di entrambe le voci, di King e di Kubrick, facendole dialogare, anche in alcuni movimenti di macchina, o in un eco di eventi passati e figure con cui fare i conti.


























L' incubo privato si trasforma in questione collettiva perché di fantasmi non ci sono solo quelli residenti all'Overlook, ma ce ne sono altri nel mondo che manifesta una sua durezza e che non risparmia nessuno «The world's a hungry place. A dangerous place.» Si ampliano gli scenari spostandosi in  luoghi diversi da provincia a provincia.

Nuovi personaggi femminili fanno il loro spettacolare ingresso contendendo la scena a Danny, che da adulto viene chiamato Doctor Sleep. Queste donne, giovani e decisamente meno giovani, sono  tratteggiate in modo vivido, mai scontato, senza perdere nulla della forza e la freschezza che hanno nelle pagine del libro e rispettando pienamente una caratteristica che definisce la scrittura di King: il "femminile" non è mai mai simulacro, si esprime in persone complesse, motivate, centrali, qui caratterizzate e recitate in modo eccellente[2].




























Ci sono quella donna e quella ragazzina, ottimo, pleased to meet you. Rebecca Ferguson è una Rose the Hat perfetta nel calzare con eleganza discreta la feroce determinazione a nutrirsi ed a nutrire la sua gente, chiamata il "Vero Nodo" (The True Knot) , gruppo di creature perennemente affamate che si aggira in file di camper che sfuggono sistematicamente all'attenzione dei e delle più. E' un personaggio che non ha pietà, una predatrice senza scrupoli da centinaia di anni e una leader naturale mossa dalla volontà di sopravvivere e dal senso di profonda appartenenza al suo gruppo. Un personaggio che affascina e disturba. 
La giovanissima Kyliegh Curran invece interpreta Abra, ragazzina determinata che cammina in bilico su un filo, accompagnata da una rabbia potente. Si muove su quel filo forte di una luccicanza che sembra non conoscere limiti, oscillando tra il coraggioso e l'incosciente, come un certo tipo di adolescenza idealista e implacabile.

Si stropicciò la bocca con la mano, come per cancellare quel ghigno,
ma quando l' abbassò era ancora lì, le labbra ritratte sui denti. 
Serrò le dita a pugno. «Se lo meritano» [3].

Due donne quindi in uno scontro mediato da Danny, ormai adulto  che cerca di mantenersi in equilibrio dando un senso al suo dono. L'impatto sarà durissimo e metterà anche in campo la gestione e le scelte che si fanno con i propri talenti. «Live long, stay young, eat well»  è quello che vogliamo? 
























Il lavoro di Mike Flanagan è assolutamente apprezzabile[4] e lo è anche se non avete mai letto una pagina di King o visto niente di Kubrick. Accessibile a chiunque, preferibilmente dai 14 anni in su nonostante in Italia sia passato come film "per tutti" (Parent Advisory Service) Ottima occasione per poi recuperare o riprendere i due libri e il capolavoro di Kubrick. E visto che ci siamo consiglio vivamente anche la serie "The Haunting of Hill House" sempre diretta da Flanagan. 

[1] The Shining (1980) - Stanley Kubrick.
[2] Menzione speciale a Snakebite Andi, che da sola farebbe una storia intera e che ha poco spazio.
[3] pg 329, Doctor Sleep , Sperling & Kupfer Editori S.p.A. ISBN: 8820055686, EAN: 9788820055684
[4] approfondimenti










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