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E' scomparso LUCA, figlio del grande EDUARDO de FILIPPO, di Maria Cristina NASCOSI SANDRI

E' scomparso LUCA, figlio del grande EDUARDO de FILIPPO, di Maria Cristina NASCOSI SANDRI

Se ne va, con Luca, un altro grande pezzo della storia del teatro napoletano e di tutti i tempi...

Sabato, 28/11/2015 - Luca De Filippo, figlio di Eduardo, è morto oggi a Roma, all’età di 67 anni.

L’attore, da tempo malato, aveva interrotto da poco le repliche di NON TI PAGO, una delle bellissime commedie del padre Eduardo, che stava portando in tournée.

L’ultima apparizione in pubblico l'aveva fatta proprio con questa commedia rappresentata al teatro Augusteo di Napoli, dove molti già ebbero modo di constatare la sua sofferenza.

Con lui si spegne una parte del grande teatro napoletano lungo tre generazioni: era, infatti, nipote naturale, come il cugino Luigi, figlio di Peppino, fratello di Eduardo e della immensa Titina, di Eduardo Scarpetta che mai riconobbe i suoi 3 meravigliosi figli che, comunque, avevano assorbito, conservandolo ed applicandolo gelosamente, il grande, unico DNA del teatro popolare napoletano, uno dei migliori di tutto il mondo, a tutto tondo.

Persino Sir Laurence Olivier aveva lavorato sulle commedie di Eduardo, il padre di Luca, interpretando all’Old Vic Theatre di Londra "Sabato, domenica e lunedì", con la seconda moglie Joan Plowright.

“Non abbiamo mai lavorato insieme per non evocare i fantasmi di Eduardo e Peppino. ..”. Così il cugino Luigi De Filippo, 85enne, si esprime a poche ore dalla notizia. “Sono colpito da un grande dolore. Con Luca avevamo un ottimo rapporto. Non ci sentivamo spesso, solo ogni tanto al telefono”.

Nato a Roma, figlio della soubrette Thea Prandi, poi mancata prematuramente agli inizi degli anni Sessanta come la sorellina, Luca comincia a soli 7 anni, la sua carriera, nel 1955, quando è Peppeniello in MISERIA e NOBILTA’, di Eduardo Scarpetta, diretto dal padre Eduardo.

Da quel momento ha per lui inizio un’intensissima attività teatrale e, sotto la regia del padre, appare in teatro e televisione.

Certo con lui, aveva dichiarato, il rapporto non era mai stato facile, ma grande era l’affetto, il rispetto e la stima reciproca che li legava; aveva sempre ammesso di esser orgoglioso di esser figlio di Eduardo, e ne aveva ben donde.

Fonda, nel 1981, tre anni prima della morte del padre che avverrà a fine ottobre dell’84, una propria compagnia teatrale, con cui sceglie di confrontarsi anche con molti altri grandi maestri della storia del teatro internazionale come Harold Pinter, uno degli Angry Young Men - gli Arrabbiati degli anni Cinquanta del Teatro inglese, come Osborne e Sillitoe, scrittore, poi sceneggiatore ripreso anche da Michelangelo Antonioni in un suo copione teatrale interpretato anche da Monica Vitti.

Tra le molte sue interpretazioni ricordiamo Filumena Marturano, una delle commedie di Eduardo più intense, portata in scena ed anche sul grande schermo numerose volte, nel corso degli anni, a fianco dell’ottima Lina Sastri.

Numerose le sue apparizioni cinematografiche tra cui l’interpretazione del padre di Silvio Muccino nel film del fratello Gabriele, “Come te nessuno mai”.

Il suo ultimo ruolo è stato nel film di Gianfranco Cabiddu “La stoffa dei sogni”.

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