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L'Africa nella moda internazionale - (Mediterranea, Udi Catania)

L'Africa nella moda internazionale - (Mediterranea, Udi Catania)

E’ ora che nasca VOGUE AFRICA, parola di Naomi Campbell. L'obiettivo è puntare al grande business planetario

Lunedi, 23/04/2018 -  “E’ ora che nasca VOGUE AFRICA”, con questa affermazione, che ha avuto grande risonanza nel mondo della moda internazionale Naomi Campbell ha posto la questione del ruolo della creatività e delle realizzazioni africane nel grande business planetario.
L’occasione di questa presa di posizione da parte della top model inglese è stata una sfilata a Lagos, nel corso di un appuntamento internazionale del settore nella capitale nigeriana, che si tenuto nei primi giorni di aprile dopo un’assenza di sei anni.
“E’ tempo che nasca Vogue Africa”. Già esiste Vogue Arabia, logica vorrebbe che seguisse un riconoscimento al continente africano che offre un grande contributo alla moda per quanto riguarda non solo la creatività e gli stili, ma anche materiali unici (utilizzati ormai dai grandi stilisti senza distinzione di appartenenza ‘continentale)’, realizzazioni originali e sistemi di produzione che ne fanno (ne potrebbero fare) una grande occasione di ritorno economico, di lavoro e di orgoglio africano.
La possibilità di valorizzare la moda africana attraverso la pubblicazione dedicata di Vogue richiede un impegno del gruppo editoriale di riferimento, l’americano Condé Nast, cui si riferiscono le attuali 23 versioni di Vogue nel mondo.
La questione era già stata posta nel 2010, in seguito alla coraggiosa creazione di Black Vogue, una piccola rivoluzione (isolata) voluta da Franca Sozzani, la direttrice dell’edizione italiana di Vogue. Allora non se ne fece niente, prevalse la miope valutazione degli editori di Condé Nast: “il mercato africano non rende”.
Ora sull’onda delle dichiarazioni di Naomi Campbell molti stilisti, produttori, editorialisti non solo africani stanno riprendendo l’argomento: “Vogue non è solo una rivista, è un universo e una istituzione dentro la quale tutti i protagonisti della moda africana e della diaspora hanno il loro posto”.
Nel mondo globalizzato della moda l’Africa deve trovare la sua collocazione, finalmente non in chiave ‘coloniale’, magari attraverso la nascita di Vogue Nigeria, Vogue Senegal, Vogue Costa d’Avorio… come hanno suggerito alcuni operatori presenti a Lagos.
MEDITERRANEA a cura carlapecis@tiscali.it


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