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Gender Pay Gap: un problema e le possibili soluzioni

Gender Pay Gap: un problema e le possibili soluzioni

Incontro a Roma (11 novembre) della Consigliera di Parità del Lazio per fare il punto sulle differenze salariali

Martedi, 22/10/2019 - Perché ancora esistono differenziali retributivi tra uomini e donne? Cosa li determina? Chi ha il ruolo e la competenza per contrastarli? Con quali strumenti e risorse? Queste le domande al centro del seminario che l’Ufficio della consigliera regionale di parità del Lazio ha organizzato a Roma il prossimo 11 novembre, in occasione delle giornate europee per il contrasto ai differenziali retributivi di genere: "STOP GENDER PAY GAP. Perché esistono ancora differenze retributive tra uomini e donne?" (sede della Regione Lazio, Sala Tevere, Via C. Colombo 212 - Roma).
“Sul tema del gender pay gap c’è molta retorica e troppa informazione parziale - spiega la Consigliera regionale di Parità -. Le ragioni delle differenze tra uomini e donne nelle retribuzioni da lavoro sono inaccettabili. Vogliamo domandarci per quali ragioni ancora oggi, in un contesto di avanguardia e di eccellenze 4.0, accade che, a parità di lavoro e di lavoro di pari valore, uomini e donne siano pagati in modo diverso. Anzi, più correttamente, che le donne siano pagate mediamente di meno. Questo accade nonostante esista una tutela costituzionale alla disparità di trattamento e nonostante esista un apparato normativo piuttosto avanzato sui temi della parità”. Poiché le norme ci sono, i differenziali retributivi non si possono ridurre esclusivamente ad una violazione di legge “ma dipendono da un complesso di fattori che chiamano in causa le istituzioni, i datori di lavoro, i sindacati, i lavoratori e le lavoratrici stesse”. E la sua rimozione, auspicabile e necessaria, per ragioni di economia paese oltreché di giustizia sociale, passa necessariamente attraverso la piena consapevolezza dei fattori in campo.
L’iniziativa è "un momento di riflessione e confronto sul tema, volto a chiarire significato e portata del gender pay gap, per uscire dalla retorica, dagli schemi, dal fascino di indicatori numerici che variano a seconda dei sistemi di misurazione e per entrare nella realtà del lavoro di uomini e donne affrontando la questione con l'aiuto di illustri esperte”. L’approccio è propositivo e “l’apparente complessità non deve scoraggiare : ognuno può fare la sua parte e ci sono risposte che possono essere costruite insieme”.

Il programma dei lavori
9:30 Registrazione
10.00 Apertura dei lavori
Valentina Cardinali - Consigliera regionale di parità del Lazio. Saluti
Eleonora Mattia - Presidente IX Commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio - Consiglio regionale del Lazio
Claudio Di Berardino - Assessore Lavoro e Nuovi diritti - Regione Lazio
Gianna Fracassi - Vice Presidente CNEL
Perché ancora esistono differenze retributive tra uomini e donne?
introduce Valentina Cardinali - Consigliera regionale di parità del Lazio
coordina Loredana Pesoli - Consigliera regionale di parità del Lazio supplente
Intervengono:
Magda Bianco - Banca d'Italia
Differenziali retributivi di uomini e donne
Donata Gottardi - Università di Verona
Differenziali salariali e contrattazione collettiva
Tiziana Tafaro - Università degli Studi del Sannio
Differenziali pensionistici in ottica di genere
Anna Maria Giannini - Università La Sapienza di Roma
La dimensione psicologica del Gender pay gap
14.00 Conclusione dei lavori
Arcangela Galluzzo - Dirigente Area Pari opportunità - Regione Lazio
Valentina Cardinali - Consigliera regionale di parità del Lazio

PER ACCEDERE ALLA SALA E' NECESSARIA LA REGISTRAZIONE
consiglieradiparita@regione.lazio.it

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