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I ruoli del femminile: una rivisitazione del lavoro della fotografa Marcella Campagnano

I ruoli del femminile: una rivisitazione del lavoro della fotografa Marcella Campagnano

Visitabile presso il Museo Laboratorio di Arte Contemporanea della Sapienza la mostra “La Grande Allusione: 1974-2015. I ruoli del femminile di Marcella Campagnano, ieri e oggi”

Martedi, 05/05/2015 -
Di quanto l’arte possa contribuire alla costruzione di un immaginario libero e de-genderizzato, ovvero capace di superare le differenze di genere nell'ottica di una sperimentazione continua, ne avevamo già parlato con Giulia Casalini, creatrice dell’Archivio Queer Italia e con le Eyes Wild Drag, collettivo drag king della capitale nonché organizzatrici del Genderotica Festival, previsto per il prossimo 22 maggio.



Questa volta gli occhi sono puntati sulla Sapienza, e in particolare sulla mostra “La Grande Allusione: 1974-2015. I ruoli del femminile di Marcella Campagnano, ieri e oggi”, visitabile presso il Museo Laboratorio di Arte Contemporanea – MLAC. L’esposizione è frutto del lavoro degli studenti del Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo e del Corso di Laurea in Scienze della Moda e del Costume, che, guidati dalle docenti Raffaella Perna e Ilaria Schiaffini, e insieme agli allievi dell’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata, hanno riletto in chiave contemporanea il lavoro fotografico di Marcella Campagnano “Invenzione del femminile: Ruoli”, presentato per la prima volta nel 1974.



Femminista e fotografa, la Campagnano ha indagato la costruzione dell’identità femminile immortalando in una serie di scatti in bianco e nero le amiche e le compagne del collettivo di cui faceva parte in quel momento storico unico e irripetibile per il femminismo italiano che furono gli anni settanta. Il tempo dell’autocoscienza, delle manifestazioni che sapevano richiamare in piazza migliaia di donne, delle conquiste di diritti civili fondamentali – come aborto e divorzio - di cui le donne delle generazioni nate in quegli anni o dopo, godono senza farsi troppe domande sul carattere rivoluzionario delle lotte di chi le ha precedute.



Gli stereotipi sul femminile e la tendenza a ricoprire ruoli e modelli imposti sono ancora un tema nella vita di donne e ragazze nel nostro paese. Dunque, mutatis mutandis, il lavoro di Marcella Campagnano, che gli studenti avevano conosciuto l’anno scorso durante un seminario, si è prestato benissimo ad una rivisitazione in chiave contemporanea. Se ieri c’era la moglie, la mamma, la donna mascolina, l’intellettuale, oggi si aggiungono l’attivista, la pussy riot, la donna in carriera. La possibilità di interpretare questi ruoli attraverso un vero e proprio travestimento è stata ed è però un’opera di liberazione dai canoni, un gioco di disvelamento e decostruzione di tutto ciò che è imposto, come ha scritto nei suoi appunti la stessa fotografa durante questi mesi di lavoro con i ragazzi: “La mia esperienza di allora è che molte delle mie amiche davanti all'obiettivo hanno scoperto possibilità identitarie di sé assolutamente impensabili”.



Complice il salto temporale di più di quarant'anni, nelle foto, al contrario che nel lavoro originale di Marcella, sono stati ritratti anche due uomini. Mondi, quello maschile e quello femminile, che si incontrano più di prima e i cui contorni, come dice ai nostri microfoni Anna Chiara D’Aloja, studentessa della laurea magistrale che ha partecipato al progetto, “speriamo non siano più così netti come una volta”. La consapevolezza dell’essere ancora dentro una rivoluzione non del tutto compiuta la esprime uno dei due ragazzi fotografati, Leo Gavillucci, che aggiunge: “Persiste un divario sociale molto forte tra uomini e donne ed emerge dalla violenza quotidiana che queste ancora subiscono. Però c’è anche una speranza di poter raggiungere una vera parità tra i sessi”.



Durante l’inaugurazione, che si è tenuta lo scorso 22 aprile, gli studenti e le studentesse dei dipartimenti coinvolti erano numerosi ed emozionati e molto buona è stata la risposta del pubblico. La mostra è stata per questo prolungata e sarà visitabile fino al 16 maggio. Oggi 5 maggio, nel pomeriggio, si terrà invece una tavola rotonda presso il MLAC dal titolo “I ruoli del femminile: arte, fotografia e genere fra gli anni Settanta e oggi” per chi vuole approfondire il tema dell’incontro tra arte e femminismo.

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