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Il 10° compleanno di Se non ora quando-Vallo di Diano

Il 10° compleanno di Se non ora quando-Vallo di Diano

Il decimo anniversario del comitato Se non ora quando-Vallo di Diano offre lo spunto per rendicontare quanto si è svolto a favore delle donne del comprensorio in questo lungo lasso di tempo.

Martedi, 16/02/2021 - Il comitato Se non ora quando-Vallo di Diano sin dalla sua nascita, in occasione della manifestazione nazionale dell’omonimo movimento il 13 febbraio 2011, ha avuto quali sue priorità impegnarsi a rendere il nostro comprensorio territoriale più a misura di donna. Già l’8 marzo dello stesso anno, con la visione del documentario Il corpo delle donne di Lorella Zanardo, coinvolgemmo molte cittadine valdianesi, giovani e no, ad un confronto riguardante l’uso distorto del corpo femminile sui media nazionali. Di lì a seguire, nel corso degli anni successivi, ci siamo prodigate in numerose iniziative a carattere culturale, quali la presentazione di libri aventi ad oggetto la figura femminile in vari ambiti artistici e storici, come avvenne, ad esempio, in occasione dell’incontro letterario sull’Evoluzione del maltrattamento femminile nel tempo, libro scritto dall’avv. Giovanni De Paola.
Nel prosieguo delle sue attività il comitato si è mosso per dare un nuovo volto al protagonismo delle donne valdianesi in campo civile e sociale, consentendole di esprimere la loro opinione e di formulare le proprie proposte sui temi che più le stanno a cuore. Si è in tal modo permesso a loro di rendersi partecipi delle mobilitazioni a difesa del Tribunale di Sala Consilina, sul presupposto che il suo trasferimento a Lagonegro (Pz) nuocesse alle avvocate nella conciliazione dei tempi lavoro-famiglia; della protesta per la salvaguardia dell’ambiente naturale della vallata, reso fragile dalle probabili trivellazioni petrolifere, lanciando il progetto del prof. Franco Ortolani sulla costituzione di un Santuario dell’acqua potabile dei Monti della Maddalena; della sollecitazione, attraverso una raccolta di firme a difesa del presidio ospedaliero di Polla, alle autorità competenti per tutelare la sanità pubblica comprensoriale.
Il comitato così ha inteso corroborare l’idea, poco diffusa, che le pari opportunità siano da intendere anche come generatrici di un impegno civile e sociale delle donne, un impegno nuovo perché connotato da una puntuale ed efficace divulgazione delle loro proposte, connotate alla luce di una specifica ottica di genere. Pur nelle peculiarità dettate dalle contingenze locali, il comitato Se non ora quando-Vallo di Diano non ha disdegnato di aderire alle campagne nazionali del movimento, per citarne alcune, quella nel 2014 sulla democrazia paritaria, ossia la possibilità offerta dalla normativa di porre le donne nelle condizioni di eleggibilità. Come anche nel 2015, quando abbiamo supportato Donne con la A, campagna lanciata da Se non ora quando-Torino e finalizzata all’invito a declinare al femminile i titoli professionali delle donne, come consigliato dall’Accademia della Crusca.
La violenza sulle donne ha connotato, maggiormente, le successive iniziative del comitato Se non ora quando-Vallo di Diano, i cui contributi di riflessione ed analisi sono stati apprezzati in vari convegni, come a Vietri sul mare, Sanza, Cava dei Tirreni, Padula, Salerno, appuntamenti che hanno permesso al comitato di qualificarsi anche a livello provinciale. Di lì il passo a coinvolgere le scuole superiori del comprensorio territoriale di riferimento su questa tematica è stato breve, privilegiandone un risvolto specificamente giovanile, ossia il sexting. Un fenomeno tristemente attuale che consiste nella divulgazione da parte dei giovani di loro immagini compromettenti nella completa inconsapevolezza di incorrere nel reato di divulgazione di materiale a carattere pornografico, nonchè di rovinarsi la vita per sempre, come dimostrano i suicidi delle ragazze e ragazzi che di tale fenomeno sono vittime.
Sul contrasto alla violenza di genere si è inoltre intavolata una proficua collaborazione anche con il comando zonale dei Carabinieri, come si evince dall’iniziativa “Rompiamo il silenzio” tenutasi a Sala Consilina nel novembre 2013. Il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, amministrative e delle forze dell’ordine ha caratterizzato un’ulteriore manifestazione nel novembre 2015, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, iniziata con il flash mob Scarpe rosse contro il femminicidio, continuata con un corteo studentesco per le strade di Sala Consilina e conclusasi con uno spettacolo teatrale inscenato dagli stessi studenti presso l’auditorium di una scuola superiore di tale cittadina.
Si è voluto privilegiare questo genere di relazioni, nella consapevolezza che la costruzione di un proficuo rapporto con le giovani generazioni sia fondamentale a veicolare culturalmente il concetto della pari dignità e dei pari diritti delle donne. Come è successo nel 2017, allorchè con la favorevole collaborazione dell’ISS Pomponio Leto di Teggiano, si è provveduto nel comprensorio valdianese all’allestimento dell’edizione del One billion rising, i cui riferimenti nazionali hanno prescelto una nostra foto per l’immagine copertina della propria pg. fb italiana. Vedere centinaia di studenti marciare al grido di No alla violenza contro le donne, perché è una sconfitta per tutta la società, come recitava lo striscione di apertura del corteo, ha costituito indubbiamente una pagina importante per il Vallo di Diano nel contrasto culturale a questo drammatico fenomeno sociale.
Il nostro impegno fattivo su questa tematica ha avuto il suo degno completamento il 21 novembre del 2016, quando, dopo anni di impegno costante e tenace, abbiamo inaugurato lo sportello contro la violenza di genere D.I.A.N.A., Donne In Ascolto Nonché Aiuto, per condividere con tutto il comprensorio del Vallo di Diano la volontà di sconfiggere, insieme alle istituzioni competenti, la violenza di genere, perché gli abusi sulle donne sono un’emergenza per tutta la comunità. Con tale sportello siamo state in costante contatto con le forze dell’ordine e con La Procura della Repubblica di Lagonegro (Pz), in particolare con la responsabile del pool antiviolenza che grazie alle sollecitazioni della nostra presidente, l’avv.ta Rosy Pepe, ad esempio, ha emesso un provvedimento restrittivo nei confronti di uno stalker.
A breve stretto di giro, in collaborazione con il Lions club di Sala Consilina Vallo di Diano, completeremo l’allestimento della Stanza d’ascolto per le vittime di violenza di genere, presso la caserma della compagnia Carabinieri di Sala Consilina, un luogo a carattere familiare che consenta a loro di essere accolte con le opportune cautele, nel momento doloroso della denuncia delle violenze di genere subite dal loro partner. Il comitato Se non ora quando-Vallo di Diano con un’attenta e competente attività a sostegno delle donne in difficoltà ha voluto lo scorso anno accendere i riflettori della solidarietà anche sulle donne migranti ed i loro bisogni. A quelle di loro, morte in mare alla ricerca di un futuro migliore per sé stesse ed i propri cari, ha dedicato una pietra d’inciampo presso l’ingresso dell’ISS M. T. Cicerone di Sala Consilina, con una commovente e partecipata manifestazione alla presenza del prefetto Morcone.
L’emergenza sanitaria ha messo in stand-by le nostre iniziative pubbliche, ma speriamo di far risuonare al più presto il motto che ci denomina, convinte come siamo che il grido Se non ora, quando? ,urlato a viva voce quel 13 febbraio del 2011, possa continuare a risuonare nelle coscienze di tutti, nessuno escluso, di modo che non solo il Vallo di Diano ma l’Italia intera si possa connotare per essere un Paese dove i diritti delle donne non valgono meno di quelli degli uomini.

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