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Il cognome delle donne di Aurora Tamigio

Il cognome delle donne di Aurora Tamigio

È la storia di donne che costruiscono una vera linea di discendenza, che oltrepassi quella maschile perché gli uomini si dimostrano incapaci e fannulloni

Giovedi, 12/10/2023 - Il cognome delle donne di Aurora Tamigio (Feltrinelli) è un romanzo familiare che parte dalla storia della capostipite Rosa Romito, che vive all’inizio nel primo ventennio del Novecento, da cui nascono una serie di figlie, poi donne, che si emancipano dalla vita che Rosa è stata costretta a vivere.

Rosa Romito ha conosciuto solo dolore nella sua giovinezza e nient'altro che cinghiate, bastonate, calci, pugni, per insegnarle a obbedire, o forse più semplicemente per sfogarsi su di lei quando la giornata era andata storta. Perché è questa «la legge degli uomini - come le ha spiegato un giorno suo fratello - i padri comandavano e i figli obbedivano, fino a quando i maschi diventavano padri anche loro e le femmine imparavano a comportarsi».

Orfana di madre, Rosa non ha nessuno che si prenda cura di lei, se non «la Medica» del paesino siciliano tra le montagne in cui viveva una «strega» per alcuni, che conosceva l’arte curativa della natura che le spiega fin da subito come sopravvivere a quel mondo di maschi. Poco più che bambina, Rosa decide di abbandonare la sua famiglia per sposarsi con Quaranta; consapevole che quell’era di sangue e botte era del tutto finita. E che non sarebbe mai più entrato in casa sua.

Dal suo matrimonio nascono dei figli, ma solo con Selma, l’unica femmina, Rosa costruisce un legame forte e inalienabile. Cosa che farà, poi, con le sue tre nipoti, Patrizia, Lavinia e Marinella. Come a creare una vera linea di discendenza, che oltrepassi quella maschile perché gli uomini si dimostrano incapaci e fannulloni.

Rosa, infatti, si è ritrovata, molto giovane, a dover sfamare tre bocche da sola e a gestire l’osteria del paese dopo che Sebastiano Quaranta non ha fatto più ritorno dalla Seconda guerra mondiale. Questo le insegna il valore della libertà che i soldi possono dare a una donna, nelle scelte e nell’indipendenza, senza doversi assoggettare a nessun marito.

Selma, giunta a l’età di marito, s’innamora di Santi. Ma ben presto Santi si dimostra per quello che veramente è. Il marito di Selma non è molto diverso dai maschi che Rosa ha conosciuto: conosce «solo» la legge dei maschi, nient’altro. Così le donne di casa portano avanti la vita, il lavoro e i soldi. Per Selma, donna delicato è costretta a subire tutta l’inettitudine e la violenza di Santi, un uomo che, in fondo, non l’ha mai amata, e che l’ha sposata solo per interesse.

Così Selma solitaria, silenziosa e dalla salute cagionevole permette a Santi di comandare con arroganza. Ma la sua presenza (molto spessa silenziosa), è un punto di riferimento fondamentale per la famiglia: la madre Rosa la seguirà nel loro trasferimento in città, avvenuto con l’inganno e la prepotenza di Santi, pur di non lasciare quella figlia delicata - nel corpo e nello spirito - sola con altre bambine e un tale marito. Debole e arrogante, privo di qualità, incapace di svolgere qualunque lavoro, Santi sa solo rifarsi sulle figlie, verso le quali esercita il suo dovere di «capofamiglia».

Le nipoti di Rosa, però, non subiranno i capricci del padre a lungo: il mondo, e la consapevolezza delle donne, stanno cambiando. È Patrizia cambiare le sorti delle donne nella famiglia. Patrizia studia molto e decide di frequentare l’università. La segue Lavinia, la secondogenita, che ama il cinema e per questogirerà tutta l’Italia. Marinella non sarà da meno. È lei che più di tutte assaggia una nuova epoca di libertà.

Aurora Tamigio costruisce ogni capitolo de Il cognome delle donne dedicandolo a una donna della famiglia, in ordine di epoca, da Rosa a Marinella. E ogni capitolo è un pezzo di Storia: il Dopoguerra, l’educazione familiare, il voto alle donne (che Rosa vive con grande emozione, nel suo vestito più elegante, mento alto e petto in fuori, truccata, mentre al seggio le sarà detto che non si può votare col rossetto), la nascita della televisione, il boom economico, i costumi da bagno, l’aborto, la patente, i viaggi all’estero, lo studio e il lavoro che portano a quell’indipendenza conquistata a piccoli passi da ogni sorella Maraviglia.


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