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Inaugurata in Puglia la statua di re Carlo I d’Angiò. Ha presenziato la Console Lise Moutoumalaya

Inaugurata in Puglia la statua di re Carlo I d’Angiò. Ha presenziato la Console Lise Moutoumalaya

A Celle di San Vito, in Puglia, è stata inaugurata la statua a re Carlo I d’Angiò, fondatore del paese. Una cerimonia di altissimo profilo, frutto di un lavoro di squadra soprattutto femminile

Martedi, 25/07/2023 - Il 22 luglio ho assistito ad una cerimonia di alto profilo istituzionale che si è svolta a Celle San Vito, il più piccolo comune della Puglia, un’isola franco-provenzale, dove, quel giorno, è stata inaugurata la statua a re Carlo I d’Angiò, il fondatore del paese, nella seconda metà del XIII secolo.
In questa occasione di letizia e di condivisione, ho avuto la plastica rappresentazione del potere delle donne.
Sì, perché dietro a tutta questa notevole cerimonia, che ha portato alla ribalta internazionale un comune di circa 150 anime, c’è una rete di donne.
In testa, la sindaca, Palma Maria Giannini, molto amata e rispettata da tutti, che ha creduto fortemente in questo progetto, anche quando qualche politico locale le dava addosso con la scusa che avrebbe dovuto “occuparsi di cose più serie”.
Poi, le impiegate del locale InfoPoint, una squadra di donne (di cui ho già parlato in un mio precedente articolo qui su Noi Donne), che ha reso l’organizzazione perfetta, dall’accoglienza al buffet per la cittadinanza, dal piano di comunicazione super potente alla cena di gala per le autorità, fino alla cura di ogni angolo di casa e di strada. Un mix che è riuscito a portare in questo gioiello di paese moltissimi turisti e moltissimi rappresentanti delle istituzioni.
Infine, per tutta la cittadinanza accorsa all’evento, ma anche per chi scrive, è stata una sorpresa conoscere la nuova Console generale per il Sud Italia, Madame Lise Moutoumalaya, che ha la sua sede operativa in Via Crispi a Napoli e che ha conquistato tutti con la sua eleganza, il suo incantevole sorriso ed i suoi modi oltremodo gentili, ma mai, dico mai, affettati. Insomma, una signora nell’anima.
Sono così andata a leggermi qualcosa sulla sua biografia e sulla sua attività (soprattutto su portali in lingua francese e sul suo profilo Linkedin). Nata nel 1976 a Guadalupe, Lise Moutoumalaya a soli dieci anni si è trasferita a Parigi con la famiglia.
Laureata all’Università di Parigi VII Jussieu in Diritto e Lingua tedesca, ha poi proseguito la sua formazione nell’ambito degli studi diplomatici e consolari.
Nel 2006 ha ricevuto la Medaglia d’onore degli Affari esteri e nel 2013 la Stella d’Italia.
Dal 2010 al 2013 è stata Segretaria per gli affari stranieri in Oriente.
Dal 2011 al 2013 è stata redattrice alla sotto direzione dell’Europa mediterranea alla direzione dell’Unione europea del Ministero degli Affari Esteri.
È stata la Prima Consigliera dell’Ambasciata di Francia in Kosovo, dal 2013 al 2016. Quindi ha ricoperto lo stesso incarico per l’Ambasciata francese in Norvegia, dal 2013 al 2016.
Per dieci anni ha lavorato al Ministère de l'Europe et des Affaires étrangères. Dopo un anno sabatico dal 2018 al 2019, ha lavorato nell’ambito della sicurezza dei Francesi all’Estero ed al Centro di crisi e di sostegno.
Il 31 dicembre 2020 ha ricevuto la decorazione come Cavaliere della Legion d’Onore.
Sul suo profilo Linkedin ella scrive: «Entrata alla Farnesina nel 1998, sono molto felice di esercitare una professione difficile ma affascinante, con delle molteplici sfaccettature, un'apertura al mondo e una forte dimensione di servizio pubblico. Apprezzo particolarmente il fatto che il mio lavoro metta le persone al centro delle sue priorità e della sua riuscita».
Quando nel maggio del 2022 è arrivata a Napoli, ha dichiarato alla stampa: «Si sa che qui si piange due volte, quando si arriva e quando si va via. Ma io ho pianto di felicità già la prima volta. L’Italia e Napoli sono i miei paesi del cuore. La vostra città l’ho conosciuta dapprima attraverso le parole di Giorgio Napolitano, quando venne a Parigi in visita di Stato e io me ne occupai per il Ministero. Da allora sono venuta molte volte, conosco già alcune meravigliose istituzioni come il museo di Capodimonte e il Mann, il resto lo scoprirò. E poi mi piace l’atmosfera, mi piace camminare per strada, sento tante voci di turisti francesi, sono tornati alla grande dopo il Covid» (Fonte: https://napoli.corriere.it/notizie/cronaca/22_settembre_17/lise-moutoumalaya-nuova-console-franciainviteremo-nostre-imprese-investire-mezzogiorno-1a116e00-3650-11ed-aaed-f82cfad8a3dd.shtml?refresh_ce).
Attualmente, Moutoulomaya dirige anche l’Istituto Grénoble a Napoli.
A Celle di San Vito ha ricevuto una splendida e calorosa accoglienza. La sindaca Giannini le ha consegnato una chiave in argento della città ed un quadro raffigurante il paese. Alla Console è stato anche consegnato il gagliardetto della Associazione Culturale Francoprovenzale di Puglia in Piemonte.
La bellissima cerimonia si è conclusa con una cena di gala al Castello Provenzale e con lo spettacolo dei fuochi pirotecnici.
Madame  Moutoumalaya si è detta emozionata per l’accoglienza ricevuta ed ha dato la sua massima disponibilità per attirare turismo e investimenti a Celle. Sulla sua pagina Twitter, in poche righe ella descrive l’atmosfera di questo luogo di letizia (traduco dal francese): «Magnifica Celle di San Vito, #Puglia, in mezzo alle montagne. Di fronte alla bellezza del sito, si capisce subito perché gli Angioini scelsero di stabilirvisi.
Oggi è il posto migliore per stare al fresco mentre l’ondata di caldo infuria ovunque».

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