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Intervista all'autore Gianluca Giusti.

Intervista all'autore Gianluca Giusti.

Gianluca Giusti è nato a Montecatini Terme nel 1964. Si dedica agli studi Isef ed entra ben presto nel gruppo "Johnson & Johnson" come informatore scientifico del farmaco.

Domenica, 16/03/2014 - Gianluca Giusti è nato a Montecatini Terme nel 1964. Si dedica agli studi Isef ed entra ben presto nel gruppo "Johnson & Johnson" come informatore scientifico del farmaco.

Nel corso della sua carriera professionale ha avuto modo di lavorare, fianco a fianco, con specialisti in psichiatria che gli hanno permesso di approfondire e sviluppare la fisiopatologia del cervello umano.



Ora parleremo in questa intervista sia della sua carriera professionale che artistica, perché Gianluca ha iniziato a scrivere e il suo primo romanzo dal titolo "OscuraMente" uscito nel 2013 con Errekappa Edizioni ne dimostrerà, non a caso, la preparazione in materia.



Scopriamo insieme, quindi, cosa ha da raccontarci.



Salve Gianluca,

Grazie per avermi concesso questa intervista. Comincio col chiederti quando è iniziato il tuo interesse per l'ambito scientifico e fisiopatologico. Sapevi di voler fare questo tipo di lavoro?



RISPOSTA:

Grazie a te, Tiziana.

L’interesse c’è sempre stato. Mi sono iscritto all’Isef attratto più dall’idea di studiare lo sport da un punto di vista di metodologia dell’allenamento che non da quello pratico. Il mio lavoro di informatore scientifico del farmaco è nato invece per caso.



Il titolo del tuo primo saggio non mi sembra un caso, perché "OscuraMente", pubblicato da Errekappa edizioni nel 2013 mi sembra possa avere un'attinenza ben precisa con le tue materie di studio e lavoro.



RISPOSTA:

Infatti è proprio così. Mi sono occupato per più di un anno di un farmaco sulla schizofrenia approfondendo gli studi di fisiopatologia del cervello che rispolverati mi sono stati utili a scrivere il libro.



Ce ne parli in breve?



RISPOSTA:

La mente!

Sconosciuta, affascinante e misteriosa tanto che, secondo alcuni, usiamo solo una minima parte delle nostre facoltà mentali. Solo a pochi privilegiati, invece, è concesso un uso maggiore e per questo in grado di raggiungerne meandri più sconosciuti. Piegare metalli, prevedere il futuro, parlare con i defunti, spostare gli oggetti senza toccarli. È vero tutto questo? Ma soprattutto, è vero che è la scienza ad affermare che usiamo solo una percentuale minima del nostro cervello? Siamo davvero sicuri? E se, invece, la scienza dicesse l'esatto contrario? Come stanno realmente le cose?

Il libro racconta di questo, sfata un mito e aiuta il lettore non solo a difendersi dai persuasori occulti, ma a conoscere meglio se stesso.



Quali riscontri hai ottenuto dalla pubblicazione di quest'opera? E in che genere la collocheresti?



RISPOSTA:

Il libro è partito bene, il che fa ben sperare visto che sono un autore esordiente e la casa editrice è ancora piccola. È già nelle principali librerie on line e disponibile nei principali canali distributivi nazionali.

Lo collocherei tassativamente nella saggistica accanto agli autori scettico razionali.





Come ti definiresti come autore, se potessi usare un aggettivo?



RISPOSTA:

Facciamo due: Ironico e implacabile.



Infine, ti chiedo un messaggio per i tuoi lettori.



RISPOSTA:

Conoscere qualcosa in più sul nostro cervello vuol dire conoscere molto di più di noi stessi.

Sei sicuro di conoscere davvero te stesso?



Infine, segnaliamo la possibilità di acquistare la sua opera anche on line presso i maggiori siti di shopping.



Info: http://www.amazon.it/Oscuramente-vero-usiamo-nostro-cervello/dp/8896084075/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1391245402&sr=1-1&keywords=oscuramente; .









Tiziana Iaccarino.

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