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Io e Franca - Storia di un'amicizia  di e con Duska Bisconti

Io e Franca - Storia di un'amicizia di e con Duska Bisconti

Il racconto di una storia struggente e poetica, come quella raccontata da Duska Bisconti, unita per sempre all'indimenticabile Franca Rame, in scena al teatro Tordinona dal 3 al 5 maggio 2017.

Giovedi, 04/05/2017 - E’ stata proiettata sul palcoscenico del teatro Tordinona, la storia di un’amicizia, quella tra una promettente e talentuosa attrice come Duska Bisconti e Franca Rame, come fosse la pellicola di un vecchio film dove le scene di vita evocate dall’attrice, sono immagini suggestive e a tratti commoventi, di un tempo che non c’è più e che sopravvive attraverso gli scritti e le azioni di chi ha reso immortali quegli anni.

In questo spettacolo il ‘per sempre’ è cosa viva.

Per sempre saranno amiche la ragazza di belle speranze con la macchina scassata e la voglia di scrivere cose intense e nuove, rivoluzionarie e ‘femminili’, e l’attrice e compagna di Dario Fo, convinta che nulla abbia valore se non attraverso il soccorso dei più deboli e la condivisione delle belle speranze.

Per sempre saranno utili i consigli di Dario Fo a una giovane ed entusiasta Duska, che lo ascolta rapita mentre sente parlare il maestro del potere esercitato dalla scrittura.

Sono incancellabili i percorsi in automobile delle due amiche a Roma o in viaggio verso Cesenatico, le chiacchierate, le corse, le confessioni intime e quel maggio 2013 in cui Duska apprende la notizia della morte della sua Franca, un’amica, una figura di riferimento.

Si trova a Istanbul quando viene a sapere che purtroppo Franca non c’è più e in mezzo ai disordini di Piazza Taksim, intona un canto di libertà e speranza che idealmente la fa tornare ai tempi dove i compagni erano uniti nella lotta per la conquista di diritti e la realizzazione di sogni possibili.

“Io e Franca” oltre a essere uno spettacolo omaggio all’amica Franca Rame e a Dario Fo, è un monologo in cui Duska si racconta come solo un attrice saprebbe fare di fronte al suo pubblico che in questo caso diventa il suo confidente privilegiato.

Il testo è straordinariamente poetico, autentico e cristallino, come i sogni, gli ideali di bellezza e libertà dell’autrice, testimone di una memoria collettiva, viva e vibrante.

E’ stato come sognare a occhi aperti che quel passato sia ancora presente.

Questo è un racconto nostalgico e liberatorio e sul finale è come se fosse corale il canto di libertà che risuona mentre l’attrice esce di scena portando con sé, la sua storia emozionante sulle note di “Bella ciao”.

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