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La pioniera del movimento femminista nelle arti visive: Maria Lassnig

La pioniera del movimento femminista nelle arti visive: Maria Lassnig

Visitabile fino al 25 giugno a Firenze la mostra dedicata a Maria Lassnig, una delle più importanti artiste della seconda metà del XX secolo

Venerdi, 31/03/2017 - Lo scorso 25 marzo a Firenze ha aperto al pubblico la mostra Maria Lassnig (1914 - 2014.  "Woman Power" è ospitata nelle sale dell’Andito degli Angiolini, Palazzo Pitti, Gallerie degli Uffizi, la mostra è visitabile fino al 25 giugno 2017. (photogallery)

Le Gallerie, in collaborazione con l'Albertina di Vienna, dedicano questa mostra all'austriaca Maria Lassnig, considerata, insieme a Louis Bourgeois e Joan Mitchell, una delle più importanti artiste della seconda metà del XX secolo.

La mostra, a cura di Wolfang Drechsler, è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con le Gallerie degli Uffizi, l' Albertina di Vienna, Maria Lassnig Foundation e Firenze Musei.

A Opera Laboratori Fiorentini – Civita sono affidati la realizzazione dell’allestimento, la produzione, gestione e comunicazione della mostra.

Negli ultimi anni alla Lassnig è stato sempre più spesso riconosciuto un ruolo di pioniera del movimento femminista nelle arti visive, un riconoscimento che è stato consacrato quasi al termine della sua vita, nel 2013, con l'assegnazione del Leone d'oro alla carriera dalla Biennale di Venezia.

Nel 2014, anno della sua scomparsa, il MoMA di New York dedicò Maria Lassnig una grande retrospettiva conferendole così un riconoscimento artistico universale; nel 2016 è stata la volta della Tate Modern di Londra celebrare l'artista con una mostra.

Sono venticinque le opere esposte "scelte nel vasto arco temporale di produzione dagli anni Sessanta del secolo scorso al primo decennio del nuovo millennio - spiegano gli organizzatori - e offrono uno spaccato significativo dell'evoluzione formale della Lassnig evidenziando quanto il tema ricorrente sia stato sé stessa, la sua persona intesa in senso strettamente fisico, il suo corpo, con cui peraltro Lassnig non aveva un rapporto narcisistico; era in realtà un luogo da esperire, indagare e conoscere per rappresentare le sensazioni corporee, quasi un processo di autocoscienza corporea che si percepiva già nei suoi disegni giovanili degli anni Quaranta".

Personaggio complesso, quello dell'artista austriaca, che "nonostante l'estremismo del confronto con sé stessa" non può essere considerata vanitosa. Era onesta "fino alla soglia del dolore, e talvolta, anche oltre, esibendo apertamente i suoi sentimenti, i suoi dolori, la sua sensibilità".

Attraverso il mezzo artistico Lassnig esprimeva il concetto di Körpergefühl (consapevolezza corporea), infatti "analizzando introspettivamente la vera natura della propria condizione, seppe usare il mezzo artistico per esprimere sensazioni corporee". 



Negli ultimi anni alla Lassnig è stato sempre più spesso riconosciuto un ruolo di pioniera del movimento femminista nelle arti visive, un riconoscimento che è stato consacrato quasi al termine della sua vita, nel 2013, con l'assegnazione del Leone d'oro alla carriera dalla Biennale di Venezia. Nel 2014, anno della sua scomparsa, il MoMA di New York dedicò a Maria Lassnig una grande retrospettiva conferendole così un riconoscimento artistico universale; nel 2016 è stata la volta della Tate Modern di Londra celebrare l'artista con una mostra.



Manifesto dell'impegno della Lassnig per l'emancipazione femminile, in particolare nell'ambiente artistico dominato dagli uomini, in mostra il dipinto Woman Power , il cui titolo emblematico è stato ripreso anche per la mostra.

Cade a proposito il commento di Eike D. Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi: «Più che suggestivi, o allusivi di fermo immagine cinematografici, dipinti quali A letto con una tigreo Woman Powerdiventano equivalenti contemporanei del Laocoonte, in cui il momento culmine, così cruciale per la teoria della storia dell’arte occidentale, è impiegato per rendere la drammaticità del conflitto di genere.

Per questo motivo è più che calzante aprire la serie delle mostre annuali degli Uffizi dedicate alle artistedonne – in cui una esponente del passato è appaiata ad una del presente – con Maria Lassnig, ponendola fianco a fianco (sebbene in spazi distinti) con la monaca del Rinascimento, Plautilla Nelli».



La mostra a cura, come il catalogo, edito da Sillabe, di WolfangDrechsler è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con le Gallerie degli Uffizi, l' Albertina di Vienna, Maria Lassnig Foundation e Firenze Musei.



Miteinem Tiger schlafen - A letto con una tigre / Sleeping with a Tiger, 1975 - olio su tela / oil on canvas, 106.5 × 127 cm - The Albertina Museum, Vienna. Prestito a lungo termine da / Long-termloan from OesterreichischeNationalbank








































StilllebenmitSelbstporträtalsGlaskugel-  Natura morta con autoritratto come sfera di vetro / Still Life with Self-Portrait as Glass Sphere

circa 1970-1973 -  olio sutela / oil on canvas, 122 × 173 cm - Maria Lassnig Foundation































Autoritratto / Self-Portrait, 1981- olio su cartoncino / oil on cardboard, 46 × 36 cm - Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria delle Statue e delle Pitture, Corridoio Vasariano, inv. 1890, n. 9842









 

 









 

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