Login Registrati
La satira di regime del Festival da boicottare almeno nell’ultima serata

La satira di regime del Festival da boicottare almeno nell’ultima serata

Un Festival di Sanremo, con una satira disritmica e omofoba, salvato dall’idealità e sensibilità di Roberto Benigni

Sabato, 19/02/2011 -
In questi tempi durissimi di gossip e fatti internazionali molto gravi, il Festival avrebbe dovuto restituire quel senso del ritmo, di bellezza, e spiritualità che solo l’Arte riesce a proporre, per rendere la vita dell’essere umano più creativa e libera da pesanti condizionamenti. Roberto Benigni, come sempre, ha donato tramite la sua originalissima profondità d’animo quella dignità più volte calpestata da un potere deviante in tutti i sensi. Così hanno tentato di fare un paio di cantanti con le loro composizioni.

La freschezza adolescenziale di Morandi, invece, si è oscurata e irrigidita di fronte a banalissimi schemi di regime: tutti, tra l'altro, come soldatini a riposo, con braccia conserte o dietro le spalle o in tasca, contravvenendo così alle più elementari regole di postura per bravi protagonisti di spettacolo. C’è da chiedersi poi quali modelli siano passati attraverso la cosiddetta “sensualità” delle due donne… e le gaffe dei due mediaset-comici, che hanno iniziato ad offendere senza riserve proprio tutti, dallo scenografo (noto nel mondo per l'originalità, professionalità e raffinatezza) ai politici, eccetto il loro unico modello di riferimento! Ad un certo punto l’omofobia è regnata sovrana nella banalità della satira, che mai come ora aveva toccato e offeso la dignità della persona, omologandosi a quel condizionamento operante che da anni penetra in modo manifesto e strisciante attraverso alcune reti televisive. Il Festival, alla stregua di alcuni TG dello stesso canale, ci ha ricordato che la gestione forse è un’altra rispetto a quella statale...

Allora non ci resta che prenderne atto e far cadere l’indice di ascolto, perché è l’unico potere che ci è rimasto in questa paradossale prova di destino di popolo!

Boicottiamo l’ultima serata di Festival, è un modo per far sentire il nostro dissenso, il dissenso di donne libere da questi ossessivi strumenti di torture intellettuali e psicologiche.

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®