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LAIGA, sempre in prima fila per l'applicazione della 194

LAIGA, sempre in prima fila per l'applicazione della 194

Il 25 e 26 maggio LAIGA fa il punto su contraccezione, aborto e obiezione di coscienza. Intervista alla presidente Silvana Agatone

Lunedi, 21/05/2018 - Questo fine settimana LAIGA (Libera Associazione Italiana Ginecolgi per l’ Applicazione legge 194) celebra il suo quinto congresso (Roma, 25 e 26 maggio, Circolo Ufficiali Casa dell’Aviatore) concentrandosi sulle ultime novità scientifiche in tema di contraccezione, contraccezione d’emergenza, diagnosi ecografiche di patologie ostetriche e fetali rare, terapia di patologie fetali, diagnosi prenatali su sangue materno e sull’applicazione della legge 194. All’aborto, tema sempre al centro di scontro politico, sarà dedicata particolare attenzione anche per il quarantesimo anniversario dell’approvazione della legge (22 maggio 1978). Di tutti i temi saranno affrontati anche gli aspetti medico legale. In vista del congresso abbiamo intervistato la presidente Silvana Agatone.

Il congresso dell'associazione che lei presiede coincide con i 40 anni della legge 194, la cui applicazione è la mission di LAIGA. Quali sono le sue considerazioni, come ginecologa di un ospedale pubblico, su questa legge?
La 194 è, secondo me, un’ottima legge. Il problema sta nella totale mancanza di controllo sulla sua piena applicazione. Già l'articolo nove, che recita che gli enti ospedalieri debbono offrire tutti e due i tipi di interruzione volontaria di gravidanza (entro i primi 90 giorni e dopo i 90 giorni), è totalmente disatteso in quanto solo il 60 per cento delle strutture permettono l'Iivg, ma di queste solo una minima parte garantiscono tutti e due tipi di ivg. L'altra questione è che la sua applicazione non viene sorvegliata da chi è preposto e  i dati del Ministero della Salute non corrispondono alle realtà del territorio. La Ministra Lorenzin afferma che gli aborti stanno diminuendo e, anche se diminuiscono i non obiettori, non si registrano criticità. Questa frase, invece, va letta esattamente al contrario: diminuiscono i non obiettori e quindi diminuiscono gli aborti fatti in ospedale, cioè in applicazione della 194 e in sicurezza. Ma non si sa nulla della domanda delle donne di interrompere la gravidanza e nulla si fa per conoscerla.

Il nodo irrisolto, e che è la principale causa della difficoltà di applicazione della legge 194, è l'obiezione di coscienza. Quali sono le sue considerazioni? Cosa dovrebbe fare il legislatore?
Sarebbe necessario bilanciare i due diritti: quello del medico di obiettare e quello della donna di poter usufruire di una legge dello Stato. Dal nostro punto di osservazione rileviamo che l’obiezione nelle strutture pubbliche è arrivata almeno al 50 per cento e, in considerazione del momento politico, toccare la legge non sembra assolutamente opportuno.  Dobbiamo considerare che esiste un programma che si chiama Agenda Europa il cui scopo è ripristinare un 'ordine morale' in base al quale occorre combattere prima di tutto l'aborto e la contraccezione; a seguire il programma prevede di cancellare il divorzio, di combattere l'omosessualità e ripristinare 'l'ordine naturale'. Tutto ciò è a dir poco inquietante.  

Lei ha fatto cenno alla contraccezione, che insieme all'educazione sessuale dei giovani sono temi mai affrontati seriamente. Quali, secondo lei, le ragioni?
Penso che non ci sia alcuna volontà di fare informazione sulla contraccezione. Anzi, vediamo che si va nel senso opposto e, accanto all’atteggiamento contro l'aborto, sta crescendo un’avversione anche per la divulgazione della contraccezione.

Quale sarà il focus del congresso?
Il congresso ci consentirà di raggiungere parecchi obiettivi, tra i quali: dare aggiornamenti ai colleghi, creare una rete di associazioni, analizzare sul piano legale l'abuso del ricorso all'obiezione di coscienza. Abbiamo inoltre bisogno di capire se esistono veramente limiti scritti di 22 settimane per l'aborto terapeutico e di sapere se legalmente c'è l'obbligo di rianimazione di feti estremamente patologici. Ci preme inoltre far ben conoscere a tutti l’orientamento antiabortista che a livello europeo sta diffondendosi attraverso un movimento guidato da un vasto gruppo transnazionale - che va dagli USA alla Russia - che è molto organizzato, potente e trasversale. Sono persone che stanno studiando strategie per realizzare l'obiettivo di riportare il loro ‘ordine morale’ in un’Europa che considerano corrotta da ‘costumi decadenti’! Sembra assurdo, eppure è così e dobbiamo prenderne consapevolezza al più presto. Il congresso potrà approfondire tutti questi aspetti e magari pensare a strategie non più solo difensive. Inoltre nel programma della prima giornata sarà presentato lo spettacolo teatrale "Io obietto" scritto da Lisa Canitano. Una Tavola Rotonda tra varie associazioni, prevista per sabato mattina, sarà occasione per capire cosa si può fare in un momento estremamente pericoloso per la libertà delle donne, anche dal punto di vista politico. 

PROGRAMMA
VENERDI’ 25 MAGGIO
Ore 14:15 Registrazione dei partecipanti
Ore 14:45 Apertura dei lavori e saluto delle Autorità
PRIMA SESSIONE
Moderatori: Dott.ssa Silvana Agatone, Lisa Canitano, Concetta Grande, Giovanna Scassellati
Ore 15:00 LEZIONE MAGISTRALE “La storia delle donne”
Dott.ssa Silvana Agatone
Ore 15:40 Casi rari in IVG
Dott: Stefano Vitali – Ospedale San Camillo – Roma
Ore 16:00 Emergenze in IVG
Dott.ssa Giovanna Scassellati – Ospedale S. Camillo – Roma
Ore 16:20 Esiste un limite legale scritto per l’aborto terapeutico dopo i 90 gg.?
Prof.ssa Marilisa D’Amico – Professore ordinario di Diritto Costituzionale
Università Statale – Milano
Ore 16:40 Discussione
Ore 17:00 Coffee Break
SECONDA SESSIONE
Moderatrice: Dott.ssa Carla Ciccone
Ore 17:20 Obbligo di rianimazione del feto in aborto dopo i 90 gg? Una storia travisata
Prof.ssa Marilisa D’Amico – Professore ordinario di Diritto Costituzionale
Università Statale – Milano
Ore 17:40 Intracardiaca per oltrepassare il limite. Aborto selettivo in Toscana
Dott. Enrico Perilli – Ospedale Torregalli - Firenze
Ore 18:00 Diagnosi e terapia della Twins to twins transfusion
Prof. Nicola Persico – Ospedale Mangiagalli – Milano
Ore 18:20 Aborto medico in Italia ed in Europa e obiezione di coscienza
Dott.ssa Marina Toschi – AGITE – Perugia
Ore 19:00 Chiusura dei lavori
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SABATO 26 MAGGIO
Ore 8:30 Registrazione dei partecipanti
TERZA SESSIONE
Moderatori: Dott. Antonio Belpiede, Prof. Giovanni Monni
Ore 9:00 ott.ssailvia de Zordo Dott.ssa Giulia Zanini
Ore 9:20 Novità in tema di contraccezione post IVG
Prof. Emilio Arisi – Società Italiana Contraccezione
Ore 9:40 Organizzazione in Toscana per aborto farmacologico
Prof.ssa Valeria Dubini – Ospedale Torregalli – Toscana
Ore 10:00 Discussione
Ore 10:15 Coffee Break
Ore 10:30 Anestesisti e personale paramedico: abuso di obiezione di coscienza
Antonello Nappi – Magistrato
Ore 10:50 Anestesia ed anelgesia per IVG prima e dopo i 90 gg
Dott.ssa Antonella Cangiano – Ospedale S. Camillo – Roma
Ore 11:10 Gravidanze con sede anomala: Scar Pregnancy, angolari, diagnosi ecografica
Prof.ssa Elsa Viora – Ospedale Sant’Anna – Torino – Presidente AOGOI
Ore 11:30 Formazione scuola specializzazione e violenza sulle donne in sanità
Prof.ssa Sandra Morano – Università di Genova
Ore 12:00 Tavola rotonda: il punto sulla attuazione della Legge 194. Cosa possiamo fare
Dialogo aperto tra pubblico ed associazioni
Ore 12:30 Test ECM
Ore 13:00 Conclusione dei lavori



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