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L’onda viola: il colore dell’anima cosciente

L’onda viola: il colore dell’anima cosciente

“L’onda viola” regala una manifestazione mai vista prima. Tante le donne presenti, anche di nuovi gruppi spontanei sorti per difendere i nostri diritti. Tra i politici la Melandri e la Bindi.

Domenica, 06/12/2009 - Cinque dicembre nel mondo e a Roma: una manifestazione unica nella storia della coscienza di base, e non solo in Italia. L’indignazione s’incontra nelle strade, proprio come anticipava Giorgio Gaber in una sua antica canzone…Sventolano bandiere di tutti i colori, ma il colore dominante è il viola. Un colore che è andato da solo, e non si sa dove finirà, grazie soprattutto all’intuizione di Gianfranco Mascia, uno degli organizzatori dei giovani blogger che ha trasformato la simbologia di un colore, in un’azione destinata a restare nella storia. Gli anni del femminismo furono accompagnati da un viola imperante nella moda e nei costumi. Il viola è colore dei mondi diversi e innovativi della creatività, dell’intuizione artistica, dell’invenzione. Il viola è colore di sintesi, tra umano e divino, tra conoscenza e intuizione. Uno dei tre Magi, con la pelle scura, vestiva di viola, e mai come in questo periodo s’impone il collegamento tra la conoscenza dei percorsi degli uomini, proprio come era naturale per i Magi: questa è l’epoca dell’anima cosciente, che rinnega la delega!

Uno dei contenuti più innovativi del Movimento e del suo colore è l’autodeterminazione, con la riappropriazione delle proprie scelte, delle lotte, di come e quando esprimere l’indignazione sopita da troppo tempo. Che abisso tra i partiti di opposizione e la base! Un vuoto scandito da “carriere”, da privilegi indiscutibili e lontani dalle vere esigenze dei cittadini. Sono pochi i leader presenti, ma chi ha le “palle”, come gridano gli slogan della manifestazione non è mancato a questo importantissimo appuntamento: tra cui Bindi, Melandri, Marino, Franceschini, Vendola, Ferrero, Bertinotti, e Di Pietro, il quale, tramite i suoi elettori d’assalto ha occupato la piazza già dal mattino, come altri manifestanti venuti da tutta Italia. Ci sono tutti, e tra i partecipanti anche Nanni Moretti, per manifestare sfidando la perversa logica che relega le masse all’impotenza determinata dal potere. Lo spirito di rivolta è adolescenziale, molti infatti sono i giovani che affollano la città per cantare, esibire slogan, e rime di protesta, ma la coscienza è matura. Due gruppi con una gradevolissima musica “Reggae” da un furgone, distribuendo volantini creativi e intelligenti (una delle frasi, sotto forma di gratta e vinci, recita: “Vinci i tuoi diritti! L’unico gioco numerico che ti permette di aggiudicarti una vincita duratura nel tempo: i tuoi diritti”) suonano e compongono slogan molto interessanti. Un bambino in carrozzina, mentre dorme beato è accompagnato da una scritta: “Io di sicuro non l’ho votato!”, un’anziana, invece esibisce: “Gli avvocati di B. in Parlamento non li voglio più pagare”! E un altro: “A.A.A. CERCASI latte sano di sinistra LAICO, LIBERALE E UMANO, per uno Stato senza MAFIA PSICONANO e VATICANO”. Una ragazza ha un appello urgente: “Italiani! Spegnete le TV e accendete il cervello”! Tra i più singolari, uno striscione attaccato a un bidone della spazzatura: “Berlusconi se hai i capelli è grazie alla ricerca!”, mentre un padre e una figlioletta, entrambi americani, esibiscono con orgoglio la foto di Berlusconi con accanto: “No B. no more”. Un gruppo di donne di Firenze esibisce uno striscione: “Carovana per la Costituzione. Sempre” (carovanacostituzione_yahoo.it)distribuisce un volantino chiamando all’appello tutti per un prossimo appuntamento: giovedì 10 dicembre ore 18, per la catena umana al tribunale di Firenze. È un appello unitario per una giustizia efficiente, rapida e uguale per tutti nel rispetto dei principi fondamentali (http://www.petizionionline.it/firenze-no-alla-cancellazione-dei-processi-/364). Lo slogan più gettonato è: “Berlusconi dimettiti”! È un fiume in piena, si stimano almeno più di un milione di persone (tra 1 milione e un 1 e mezzo), rispetto alle stime della polizia ufficiale che parla di novantamila! Che tristezza questi “errori”…, e soprattutto che sfiducia insanabile creano nelle Istituzioni! Si deve percorrere contemporaneamente Via Cavour e altre via parallele per arrivare a Piazza S. Giovanni, che non regge il gran numero di partecipanti, che arriva a fiumana fino al calare del buio. Il palco è presenziato solo da giovani, artisti e intellettuali, tra i quali M. Monicelli, il fatrello del giudice Borsellino, Dario Fo, Franca Rame, Moni Ovadia, e in finale R. Vecchioni. Il palco è vietato ai politici! Toccanti tutti gli interventi, soprattutto quelli dei giovani, di due ventenni toscane, Giulia e Viola, che interessandosi della Mafia, decidono di lavorare come volontarie nella Cooperativa “Lavoro e non solo”, una cooperativa fondata sui terreni espropriati ai mafiosi, e destinata a scomparire dopo questo emendamento, che favorirebbe il riacquisto dei beni confiscati tramite Aste pubbliche! Come afferma Di Pietro: “Chi si azzarda a comprare una villa di un mafioso? Il giorno stesso sarebbe azzoppato”! Giulia ricorda le parole del sindaco di Corleone: “Vivere dentro i luoghi della Mafia è una speranza per il suo declino”.

Monicelli ai giovani: “Tenete duro e coraggio”! Emozionante l’intervento di Antonio Tabucchi: “Vivo all’estero perché non mi piace più stare in Italia. Non voglio incontrare le ronde..” Fa un appello ai giornalisti affinché non dimentichino mai la libertà di parola, da cui la libertà di stampa discende, affermando che c’è uno Stato nello Stato. Di questo, il Movimento “Viola” sembra esserne cosciente.

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