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L'arte di buttare senza sensi di colpa

L'arte di buttare senza sensi di colpa

Strategie private -

Melchiorri Cristina Martedi, 02/08/2016 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Settembre 2016

Sono Leda faccio la commercialista e devo traslocare l’ufficio. Il mio socio, maniaco dell’ordine, mi indurrebbe a eliminare il più possibile prima di passare ai nuovi locali, che saranno più piccoli. A me dispiace eliminare libri vecchi e vari oggetti accumulati nel tempo, anche se so che non mi serviranno. Pensavo di traslocare tutto poi scegliere con calma quando sarò nell’ufficio nuovo…chi ha ragione?

Leda Errico (Lodi)

 

Cara Leda, ha ragione lui. Capisco la tua riluttanza a buttare. Siamo stati educati da una generazione di genitori cresciuti durante la Seconda Guerra mondiale, per i quali possedere cose era di vitale importanza. Dal dopoguerra in poi, il consumismo è dilagato, e noi ci ritroviamo case e uffici pieni zeppi di oggetti, utili e inutili. Cose che amiamo, e per questo è bene tenerle, o che amavamo quando le abbiamo comprate, ma che ora ci lasciano indifferenti. Queste ultime vanno eliminate. Buttare ciò che è inutile è catartico, libera lo spazio in cui viviamo e lavoriamo, libera la mente e riordina le idee. Lo spazio è un costo, di affitto, gestione, pulizia. Ma soprattutto, gli oggetti che intasano gli spazi tolgono energia vitale! Elimina ora tutto quello che non serve, come le vecchie dispense giuridiche. Tutte le informazioni sulle nuove norme e circolari che ti servono per il tuo lavoro le trovi su internet, aggiornate in tempo reale. Combatti la tentazione di dirti “mi potrebbe servire, per adesso lo metto da parte poi valuterò”. Leggi un paio di libri “Il magico potere del riordino” di Marie Kondo, e “L’arte di Buttare” di Nagisa Tatsumi, editi da Vallardi. In sintesi, due sono le regole: tieni ciò che ami, (o che devi tenere per legge), e ama ciò che tieni, (e usa tutto quello che hai!). Riordina per categorie, e non per luogo. Metti insieme tutti i libri e scegli di tenere solo quelli che ami. Il resto, via! Fai lo stesso riunendo e valutando tutta la cancelleria, poi tutti i soprammobili, ecc.. Allenati magari in casa, cominciando con i vestiti dell’armadio. Sono tanti anche i tuoi, vero? Non concentrarti su quello che elimini, ma su ciò che scegli di tenere perché lo ami. Ti abituerai così a riconoscere e distinguere ciò che ami da ciò che tieni per abitudine…Magari ti servirà anche con le persone….

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