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Le donne della pastorizia: un film le racconta

Le donne della pastorizia: un film le racconta

Anna Kauber sta concludendo il documentario che mostra la vita delle pastore in Italia. Chiede un aiuto per completare un progetto unico

Lunedi, 19/03/2018 - "Mi chiamo Anna Kauber, sono una paesaggista di Parma, esperta in paesaggio agrario. Da due anni documento e divulgo la vita e il lavoro nel mondo rurale attraverso il mezzo audiovisivo, occupandomi in particolare di tematiche sociali e culturali della comunità". Inizia così l'autopresentazione di una documentarista che lavora ad un progetto unico: raccontare la realtà delle donne che hanno scelto la pastorizia come attività lavorativa. Con una Panda come alleata, Anna ha girato l'Italia in lungo e in largo andando a cercare le pastore nei luoghi in cui vivono accudendo i loro amati animali. Le ha filmate nei campi e nelle stalle, ha raccolto le loro riflessioni e i loro silenzi, ha ripreso il loro incedere sui pendii e i paesaggi che le avvolgono.
NOIDONNE ha avuto il piacere di ascoltare le ragioni che hanno accompagnato in una scelta difficile questa donna non comune, e si è innamorata dei volti delle pastore ed stata rapita dai loro racconti.
Obiettivo di questo lavoro è realizzare un film che racconti, attra la ricerca e la documentazione diretta, la specificità di genere in agricoltura concentrandosi sulla particolarità della relazione tra il femminile e la terra.
"E' un lavoro unico - spiega Anna Kauber - che è destinato ad essere un documento prezioso di una realtà femminile che, forse, tra qualche anno non esisterà più".  E' poesia assoluta, aggiungiamo noi, che miscela magistralmente immagini, parole, gesti e silenzi componendo una sinfonia meravigliosa.
"Con questo film vogliamo far conoscere Rosina, che ai "depressi", per guarire suggerisce di prendere in mano il forcone - dice Anna -; vogliamo seguire il pascolo vagante di Maria Pia, che fin dal primo giorno d'incontro ho segretamente chiamato "Sacerdotessa"; vogliamo commuovervi ascoltando il violino di Caterina, mentre suona in mezzo al suo gregge sui pascoli alpini e nelle orecchie risuonano i nomi delle deliziose, amatissime pecore e capre Selvaggia, Frau, Ninna, Rossella, Sofia, Fortuna, Neve, Francesca, nera, Birba, dei cani Amelia, Clara, Sanni, dei vitelli Lui e Lei e dell'asino Mena. Richiami così diversi, così affascianti: i rumori del pascolo, il ruminare e lo scalpiccio delle zampe, il vento e l'aria pulita, i cieli e le montagne".
Ad Anna Kauber occorre un aiuto a compiere "l'ultimo miglio" che le permetterà di completare questa impresa. L'appello che rivolge è di partecipare alla raccolta fondi (informazioni) che le permetterà di "fare il montaggio, la colonna sonora e i sottotitoli".
Sostenere questo progetto attraverso la campagna di crowdfunding lanciata permetterà di sentirsi parte di un viaggio bellissimo e unico che l'autrice intende far conoscere nel mondo facendolo "partecipare ai più importanti festival di cinema internazionali", obiettivo che intende anche "dare dignità  alle nostre pastore!"

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