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Le insidie della sindrome SIDS e come combatterla

Le insidie della sindrome SIDS e come combatterla

La sindrome SIDS, la sindrome di morte improvvisa del lattante, miete ancora molte vittime: può essere un baby monitor la soluzione?

Lunedi, 17/10/2016 - Diventare mamma e papà è senza dubbio un’esperienza fantastica, indimenticabile. Tuttavia bisogna anche fare i conti con il fatto che il bambino è un essere fragile, e che ha continuamente bisogno di essere monitorato e controllato. Uno dei modi migliori di controllare il bambino durante la giornata, anche quando dorme e quando si è in stanza diverse (come spesso accade) è quello di munirsi di un baby monitor.



Un baby monitor è un piccolo dispositivo che permette di sentire i suoni e inviare le immagini del bambino ad un altro dispositivo situato in una stanza diversa. In questo modo è possibile ascoltare eventuali rumori sospetti, e controllare di ora in ora che il bambino stia dormendo tranquillamente e che non ci sia alcun tipo di problema. Il baby monitor è perfetto per i genitori che lavorino in casa, e che non possono ovviamente restare per ore con il bambino anche mentre dorme.



Grazie al monitor, sia che il bimbo faccia le nanne sia che sia sveglio, è possibile controllare ogni movimento e rumore. L’importanza di avere un baby monitor è stata senza dubbio sottolineata da uno studio, che è stato pubblicato dall’American Academy of Pediatrics. Lo studio in questione dimostra una realtà molto importante: vi sarebbe una correlazione fra la posizione che i neonati assumono quando sono messi a dormire e la sindrome SIDS, la sindrome di morte improvvisa del lattante.



La SIDS consiste nella morte del lattante da soffocamento, spesso per rigurgito ma anche perché dorme in posizione sbagliate. Lo studio si è svolto con l’osservazione, per diversi mesi, di bambini di 4, di 12 e 24 settimane. I pediatri controllavano come i genitori mettessero a dormire i loro bambini ed in nove casi su dieci hanno rilevato che i neonati dormivano in posizioni pericolose per la loro salute. Per esempio, i bambini erano sistemati vicino a giocattoli e cuscini, accanto ai genitori nel letto, sul ventre, o erano coperti dalla trapunta fino al viso. Bisogna assolutamente evitare questi comportamenti, ma soprattutto avere un baby monitor consente di tenere sempre sott’occhio la situazione e di poter intervenire rapidamente laddove il bambino si giri o non si senta bene.



Questo importante studio ha dimostrato come anche le cose più insospettabili possono nuocere alla saluta del bambino. La cosa migliore da fare, insomma, è quella di far dormire il bambino a pancia in su e di mantenere il bambino non troppo coperto. In ogni caso avere con sé un baby monitor è un buon modo per tutelare la salute del proprio neonato e per sentirsi sempre molto tranquille, ovunque ci si trovi, e qualsiasi cosa si stia facendo. Con il baby monitor è possibile costantemente tenere d’occhio il bambino, ascoltare qualsiasi rumore strano ed intervenire rapidamente. Inoltre ci si sente molto più tranquille quando si ha sempre il proprio bimbo sotto gli occhi, anche quando si trova nella stanza accanto. E la ricerca ha dimostrato che questo è molto importante anche per la sua salute.

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