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Vivere. Fino alla fine della vita

Vivere. Fino alla fine della vita

La stanza indaco di Costanza Savini e Gianfranco Di Nino. Da leggere per 'Santippe consiglia...letti e riletti'

Lunedi, 22/01/2018 - Santippe consiglia...letti e riletti
La stanza indaco

Un libro sulla morte, quella altrui, in cui ci si imbatte in una stanza di ospedale. E'  'La stanza indaco' (il Ciliegio) di Costanza Savini e Gianfranco Di Nino. Scrittrice e autrice teatrale lei, già Direttore del reparto di Terapia intensiva Polivalente del Sant'Orsola di Bologna, lui. Una storia tanto semplice quanto potente: Romeo, come recita la quarta di copertina, è un giovane violinista affetto da una grave malattia ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva dell'ospedale della città felsinea.
La voce narrante è quella di una altrettanto giovane donna, per alcuni giorni sua compagna di stanza. La dimensione è quella del ricordo. La cifra del testo è l'assenza di pietismo, di ridondanza, di leziosità. Si percepiscono le vocazioni degli autori: la Savini, attenta conoscitrice della parola e delle emozioni che suscita, sa tenere il lettore sospeso, dandogli quasi il tempo di respirare, senza farlo sprofondare in un dolore - quello della perdita e del lutto - che potrebbe essere respingente. Di Nino ci mette l'esperienza vissuta, la sensibilità e le conoscenze scientifiche.
L'originalità del libro? Narrare la consapevolezza della propria morte in un giovane che sa che ogni sua azione è l'ultima azione. Ma non rinuncia a ridere, a instaurare rapporti di amicizia, a pretendere di poter osservare un'ultima volta l'orizzonte. Quasi potesse portare altrove le suggestioni della vita terrena. Quasi a dirci che ogni cosa ha senso, fino all'ultimo secondo. Che attendere la morte non significa rimanere 'fermi', non significa sentirsi 'finiti'.
Romeo mantiene inalterata la curiosità. In tempi di discussioni politiche sul testamento biologico, che finalmente è legge, sull'accanimento terapeutico che spesso è accanimento alla vita, questo libro ci ricorda, semplicemente, che oltre il talento, oltre i progetti, oltre gli obiettivi che ci diamo, c'è la morte. Poco più di 70 pagine che non abbondano in particolari, in descrizioni di ambienti. Il superfluo è stato eliminato per lasciare uno spazio di libertà che ha il colore dell'indaco.

LA STANZA INDACO, di Costanza Savini e Gianfranco di Nino
Edizioni Il Ciliegio
pp: 74, Euro 10

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