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NOIUOMINI / Prostituite, Sex Workers, Sex Casual....

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Uomini, Città, Prostituzione : a Roma e nell'Italia del 2015

Martedi, 10/02/2015 -
Oggi provo a scrivere su un argomento molto difficile per noi uomini : il sesso a pagamento, la prostituzione.

In Italia da anni si discute pubblicamente di Prostituzione, a livello nazionale o locale, in modo molto acceso, senza mai arrivare a decisioni precise. Negli ultimi giorni a Roma si è riaperto il caso su proposta del Presidente del Municipio 9° ( EUR ) che vorrebbe realizzare uno “zooning” ( vie proibite e vie permesse ) come già almeno 15 anni fa fu sperimentato senza successo a Mestre Venezia : in pochi mesi e negli anni a seguire la situazione è andata fuori controllo. Nella maggioranza capitolina e all’interno dei suoi stessi partiti non c’è accordo e intanto la Curia Romana sta reagendo molto male bollando l’idea come ipocrita perché non risolve alcun problema e cerca solo di nascondere il fenomeno.

L’anno scorso si era riaperto anche il dibattito nazionale sulla possibile modifica della Legge Merlin per eliminare il divieto di creare Case Chiuse, Centri per Sesso a pagamento, come esistono da sempre in Austria, in Germania, in Olanda.



In questo ambito molto delicato della vita privata e pubblica esistono approcci molto diversi legati a valori etici e ideali politici : in Italia, e non solo, singoli e gruppi sottolineano l’importanza della libertà delle Donne di prostituirsi e la necessità di considerare le Prostitute come delle Lavoratrici del Sesso con vari diritti rifiutando giudizi definiti arretrati e moralistici sull’atto in sé di vendere il proprio corpo. Esistono altri gruppi che pur riconoscendo l’ importanza della libertà di qualsiasi Essere Umano di vendere il proprio corpo ( non solo donne ), mettono in risalto il problema dello sfruttamento organizzato, della violenza, della Tratta, ed anche quello della vita sociale in uno spazio pubblico, una via, una piazza….Esistono poi altri singoli e gruppi che considerano la Prostituzione una realtà inevitabile di qualsiasi società umana in tutto il mondo e propongono o di lasciar stare tutto com’è o di regolamentare il tutto e riaprire le “Case” anche in Italia, imitando gli altri Paesi nord Europei già citati.



Troppo spesso però questi dibattiti nascono e si concentrano su una parte del “Mercato del Sesso” che avviene ancora per strada, all’aperto, in diverse zone delle città italiane, perché è certamente il fenomeno più evidente, più vistoso, più scabroso, più imbarazzante. All’ Eur, dove regolarmente vado a trovare la sera amici e parenti, al ritorno attraverso alcune vie che di giorno sono molto frequentate con negozi e uffici, e alle 11 di sera sono già piene di ragazze lungo i marciapiedi, visibilissime. In un’altra città dove ho vissuto per trenta anni, Venezia, dopo il fallimento dello zooning degli anni ’90, progressivamente la centralissima zona di Mestre fra la Stazione e la Piazza principale si è riempita di ragazze sui marciapiedi fin dalle 11 di sera e la situazione anche lì sta esplodendo per le reazioni degli abitanti: credo che quasi tutte le città italiane siano nella medesima situazione.

Eppure è risaputo che accanto a questo problema “tradizionale” della prostituzione per strada, il Mercato del Sesso è sempre più diffuso attraverso Internet e lo stesso R. Saviano ne ha scritto su l’Espresso con molta efficacia e precisione poco tempo addietro.



Da anni e ripetutamente mi sono chiesto come bisognerebbe affrontare il problema della Prostituzione e ancor di più me lo chiedo dal 2007, quando ho provato ad impegnarmi personalmente e collettivamente nell’Associazione Nazionale Maschile Plurale. Ho scritto anche un libro che in parte affrontava questo argomento in un misto di autobiografia e biografia, ambientato a Venezia : “TERESINA una storia vera” ( Ediesse ed. 2008 ).

Non ho mai fatto esperienza di sesso a pagamento ma so che molti uomini, coetanei o meno, conoscenti o meno, invece l’hanno vissuta e la continuano a vivere, in parte con pudore in parte con sicurezza di sé !

Io credo che esistano in verità più problemi paralleli e solo a volte intrecciati : quello basilare della relazione di noi uomini con le Donne, con il Sesso, con l’Erotismo, con il Piacere ; quello altrettanto importante di livello socioeconomico internazionale della Tratta di Donne e dello Schiavismo da parte di Organizzazioni Criminali collegate; quello della Prostituzione diffusa, per strada e la sua “gestione” urbana ; quello della Prostituzione in Rete e delle case private di appuntamento ; quello della Prostituzione Occasionale diffusa e intergenerazionale e interclassista : casalinghe, studentesse, ragazze, adolescenti ; quello delle Escort di medio lusso con una parte di autogestione occasionale, una di gestione professionale e una di gestione manageriale.

Certo il primo problema è all’origine della DOMANDA di sesso a pagamento e gli altri cinque sono relativi all’OFFERTA sempre più differenziata.



Oggi, fra tanti dubbi, ho raggiunto alcune convinzioni :



La prima : mi sembra impossibile che scompaia fra noi uomini la ricerca di rapporti sessuali a pagamento. Ma una Società “civile” moderna dovrebbe fare di tutto, almeno nelle Scuole, nei Media, per incoraggiare e aiutare noi uomini a cambiare, a maturare. La sociologa Giorgia Serughetti ha indagato molto seriamente su questo aspetto nel suo bel libro “Uomini che pagano le Donne” ed. Ediesse 2013. Ma l’ultima frontiera internazionale scioccante l’ha raccontata un ennesimo articolo di pochi giorni fa su D. Donna di Repubblica, relativo alle “Bambole” in lattice e automatismi elettronici interni, acquistabili in rete e personalizzabili, con prezzi dai 10.000 ai 50.000 euro : i produttori non riescono a soddisfare le richieste !



La seconda convinzione : visto il permanere e forse l’aumento della Domanda ci sarà sempre l’Offerta di Sesso a Pagamento ma la Società, lo Stato, non dovrebbe permettere alcune modalità di svolgimento del Mercato del Sesso e quindi i Governi Nazionali e Locali dovrebbero trovare soluzioni giuridiche e sociali per contrastare, far diminuire, eliminare se possibile progressivamente realtà molto negative e molto diffuse come :

- La Tratta internazionale di Donne dall’Africa e non solo, con il suo carico di centinaia di migliaia di ragazze rapite, violentate e sfruttate ogni anno, fenomeno che va affrontato a livello nazionale e internazionale e non certo da un Municipio o da un Comune. Un libro recente ha raccontato in modo drammatico questo fenomeno : “500 storie vere” di Isoke Aikpitanyi ed. Ediesse 2011.

- Lo Sfruttamento Minorile di ragazzine e ragazzini nel mercato del sesso e il Mercato in Rete della Pedofilia

- Il Turismo Sessuale internazionale collegato troppo spesso con l’abuso di minori ( www.ecpat.it )

- La “gestione” della Prostituzione “pubblica” all’aperto, per strada, per la maggioranza dei casi in mano ad Organizzazioni Criminali locali collegate a quelle nazionali e internazionali, con risvolti di sfruttamento legato alla tratta, e con risvolti di deterioramento sociale dello spazio pubblico, di strade e piazze.



La terza convinzione : che forse l’aspetto più preoccupante per le nostre Società sia quello che riguarda la “prostituzione casuale”, temporanea, anche minorile ma non solo, di centinaia di donne di tutte le età e forse anche di uomini, che decidono di usare il proprio corpo ( così prezioso) e la propria carica erotica e affettiva per guadagnare “facilmente” pochi o tanti soldi o per sopravvivere in mancanza di lavoro, o per vivere meglio o per comprare ciò che desiderano. Inchieste italiane, fra le quali l’ultima proprio a Roma sul caso dei Parioli, ed anche film francesi in particolare, raccontano un fenomeno molto triste e preoccupante. Questo tipo di “prostituzione” non è per strada, non la vede nessuno o quasi, e avviene per telefono e sempre di più via Internet. Non si tratta di una preoccupazione “morale”, di un giudizio, ma di una valutazione etico sociale relativa al consumo del proprio Corpo, del proprio Io, a fini puramente materiali, che incide negativamente sul resto della vita di queste persone, sulle loro relazioni umane e affettive, sulle loro possibilità di maturare più serenamente. In un quotidiano di pochi anni fa è stata pubblicata una piccola inchiesta agghiacciante sulla vita notturna di Ponte Milvio a Roma con ragazzi giovanissimi “per bene” che andavano insieme sulla via Salaria a cercare prostitute, filmavano l’incontro e lo inviavano via cellulare in tempo reale alle loro amiche rimaste al bar che a loro volta ne ridevano e condividevano il tutto con altre ancora.



Certo la libertà d’uso del proprio corpo è intoccabile così come quella di andare a comprare sesso a 18 anni nell’anno 2015, ma i comportamenti di questi ragazzi e di queste ragazze nei loro diversi ruoli, sono una sconfitta della Società, di Noi Tutti, Genitori, Fratelli e Sorelle, Amici/che, Nonni, Zii, Insegnanti, Sacerdoti, Assessori, Sindaci, Ministri, Premier, Presidenti della Repubblica.

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