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Notte di stelle al teatro Romano di Volterra

Notte di stelle al teatro Romano di Volterra

Nella meravigliosa cornice del teatro Romano di Volterra una serata indimenticabile fra i profumi dell'antichità e la leggerezza dell'arte senza tempo. Uno spettacolo di grande valore culturale e la gioia di festeggiare il compleanno di Arrabal

Mercoledi, 23/08/2017 - Notte di stelle al Teatro Romano di Volterra

di Paola Dei



Nella splendida cornice del Teatro Romano di Volterra, uno degli esempi di progetto vitruviano meglio conservato in Italia, la sera del 6 agosto 2017 ha avuto luogo premiazione della XVa edizione del Festival Ombre della Sera, Il verso, l'afflato, il canto.

Evento che da anni risplende nel territorio pisano grazie a Simone Migliorini, che ne è stato Direttore artistico fino ad anno scorso ma che ha ancora un ruolo chiave nell'Evento, ad Andrea Mancini, nuovo Direttore artistico, Giovanni Antonucci, Presidente di giuria, Alma Daddario, organizzatrice di eventi e giornalista ed altre figure che hanno contribuito alla realizzazione con quell'entusiasmo e quella passione necessarie quando ci si occupa di una materia viva come lo sono le arti. L'auspicio di questa edizione è che in futuro la meravigliosa scenografia naturale divenga luogo di una rappresentazione importante come lo sono quelle che si svolgono a Taormina.

Presenta Alida Mancini con la partecipazione del gruppo musicale amatoriale locale  con la grande passione per l'arte swing quintet, nati perseguire braini della tradizione degli anni 50 e collaboratori di Etruria Jazz Orchestral. La conduttrice, dopo aver ringraziato gli Enti, le Istituzioni e gli sponsor partecipanti, la giuria, si dice felice di sostenere questo "onore e onere". Chiave di volta del Premio è il talento, "se poi c'è la bellezza ancora meglio" ci dice sorridente.

Il compito di scegliere i premiati è stato appannaggio della Giuria presieduta dal prof. Giovanni Antonucci, e composta da: Vito Bruschini, Maura Catalan, Maria Letizia Compatangelo, Alma Daddario, Elena d’Elia, Natalia di Bartolo, Lia Gay, Floriana Mastandrea, Carmela Piccione, Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Rainero Schembri, Edoardo Siravo.

I premi sono stati assegnati a: Giuseppe Pambieri, Micha Van Hoecke, Luca Signorini, Nicasio Anzelmo, Renato Giordano, Fabio Armiliato.

Fra i riflettori risplende l' Ombra della sera intitolata a "Giovanni Villifranchi" e consegnata a Renato Giordano per la drammaturgia. Viene premiato dal Presidente Unicoop Firenze e ci rivela che:"I miei testi sono scritti per dare in scena. Quando si scrive occorre lasciarli decantare e poi riprenderli."

Alcuni stralci della motivazione: attore, regista, segretario del sindacato nazionale autori drammatici. Autore di primo piano di un numero considerevole di testi presentati in tutto il mondo. Creatore di commedie con protagonisti personaggi storici di rilievo, da San Francesco a il Cardinale Mazzarino, da Vivaldi a D'Annunzio fino a Mahler, è stato contemporaneamente creatore di pièces profondamente legate ai cambiamenti di costume della nostra società. La sua non è però mai una drammaturgia cronachistica. Per lui, il teatro è metafora, ma anche smascheramento di una realtà.

Simone Migliorini e Giorgia Vicenti leggono un brano dalla pièce Doppio gioco, un intelligente incontro immaginario costruito su basi di realtà fra il librettista Lorenzo Da Ponte e Casanova.

A seguire viene consegnato a Nicasio Anzelmo il Premio intitolato a "Dino Lessi" per l'organizzazione teatrale. Alcuni stralci della motivazione: "Regista, drammaturgo, traduttore e adattatore, laureato in Storia del Teatro e docente di interpretazione scenica nelle più accreditate Scuole di Teatro italiane, si è formato alla scuola dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico, di Ariane Mnounchkine e di Sandro Sequi e Krzysztof Zanussi, dei quali è stato aiuto regista. Ha diretto grandi attori, tra cui Milena Vukotic, Valentina Fortunato, Corrado Pani, Massimo Foschi, Riccardo Garrone, Valeria Valeri, Ambra Angiolini. È poi la volta del Premio Ombre della sera intitolato a “Ernestina Fenzi”2017 per la danza a Micha Von Henke che ci parla del fuoco sacro e ne diviene manifestazione vivente.

Alcuni stralci della motivazione: "Regista, coreografo, danzatore, ha saputo dar corpo nell’arco di un’attività inarrestabile ad un teatro fatto di memorie e di poesia assoluta, sempre nel rispetto della sacralità e della spiritualità dell’essere umano....Creazioni mai gridate, sempre sussurrate, dalle favole più edulcorate come 'Pierino e il Lupo' a pièce più politiche come il ‘Paradosso svelato’ o ‘Odissea blu’, al centro di un conflitto segreto, imperscrutabile, quasi insanabile tra il sogno e la realtà, tra l’effimero e la ricerca logorante di un pragmatismo rassicurante. Percorsi labirintici che si riverberano come specchi in tutta l’opera di Micha van Hoecke. Una vita, un’esistenza dedicata al teatro. Una passione mai spenta che lo accompagna dalla sua adolescenza. E come ama spesso ripetere lo stesso Micha: ‘Mi sento come quell’ingegnere protagonista di una novella di Sciascia che su un treno si innamora di una ragazza…Da quella folle corsa non sono ancora sceso’’. Infiammati dall'energia dionisiaca evocato dai suoni e dalle suggestive immagini in notturna assistiamo alla cos Etna del terzo premiato, il volterrano Luca Signorini, a lui va l'Ombra della Sera intitolata a "Franco Porretti" per le arti e i mestieri. Alcuni stralci della motivazione: "Violoncellista, compositore e scrittore illustre, la sua carriera è costellata di successo e riconoscimenti prestigiosi. Ha inciso ed eseguito brani del repertorio violoncellistico, dal ‘700 ai giorni nostri, collaborando con direttori del calibro di Carlo Maria Giulini, Daniele Gatti e Jeffrey Tate, e con Maestri quali Uto Ughi, Bruno Canino, Felix Ayo e Franco Petracchi". È poi la volta dell'ancora bellissimo Giuseppe Pambieri al quale viene consegnato il Premio Ombra delle Sera intitolato a "Tommaso Fedra-Inghirami" per la carriera. Alcuni stralci della motivazione: «In cinquant'anni di teatro, si è imposto per il rigore delle sue interpretazioni, per la sottigliezza nel cogliere l'anima dei personaggi e per la sensibilità con cui ha affrontato autori classici e contemporanei.

L'Oreste delle Mosche di Sartre lo rivelò giovanissimo come un attore che era molto più di una promessa. L'Edmund del Re Lear, diretto da Strehler, lo consacrò a meno di trent'anni come un interprete di grande personalità, in grado di restituirci tutti i risvolti di un personaggio particolarmente complesso. Nella Città morta, diretta da Franco Zeffirelli e accanto alla grande Sarah Ferrati, colse tutti i tesori della poesia drammatica di D'Annunzio, come aveva già fatto nell'edizione televisiva della Figlia di Iorio. Nella Bisbetica domata, interpretata accanto a Lia Tanzi, poi riproposta in Tv con lo stesso successo, fu un Petruccio irresistibile nella sua spavalderia e nel suo fascino di conquistatore. Nel frattempo era diventato popolarissimo in TV, soprattutto con sceneggiati di qualità come Le sorelle Materassi, Il signore di Ballantrae e Quell'antico amore. Il teatro, però, continuava a essere il suo fondamentale punto di riferimento. Dopo una sua performance tratta da Pirandello giungiamo all'ultimo Premio intitolato a "Bruno Landi" per la lirica e consegnato a Fabio Armiliato che ci delizia con due tango: Volver tratto dal film Volver di Almodovar e Por una cabeza, tratto dal film Profumo di donna con Al Pacino. Alcuni stralci della motivazione: "L’inconfondibile voce di questo artista si coniuga a un’indiscussa musicalità. Le sue carismatiche esecuzioni, dense di pathos e di poesia, contribuiscono alla diffusione del bel canto e dei capolavori dell’opera lirica che tutto il mondo ci invidia. La sua tecnica esecutiva, frutto di uno studio attento e scrupoloso dei personaggi e dei loro compositori, si armonizza con doti di profonda spiritualità, sensibilità e umanità, che si manifestano concretamente in attività nel campo del sociale. Un esempio di devozione per la musica e di rispetto per la vita nei suoi valori più autentici". Una meravigliosa sorpresa durante la premiazione, è l'arrivo del Maestro Fernando Arrabal che ha festeggiato con noi il suo ottantacinquesimo o compleanno con una vitalità ed una lucidità mentale da far invidia ai ventenni.

La serata si conclude con un appuntamento al 2018.

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