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Oggi la separazione è un lusso...

Oggi la separazione è un lusso...

Famiglia, sentiamo l'avvocata - ... quindi attenzione ai patti stipulati...

Napolitani Simona Sabato, 27/02/2016 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2016

Ci siamo già occupati in precedenti articoli dell’assegno di mantenimento in sede di se-parazione ma, per la sua natura complessa e per i mille aspetti che lo caratterizzano, torniamo sull’argomento.

Tante le tesi, le interpretazioni e le cause che determinano l’erogazione delle somme mensili. Fra queste, una merita specifica attenzione: ove durante la convivenza si fosse raggiunto l’accordo, espresso o tacito, che uno dei coniugi non prestasse attività lavorativa extradomestica, il coniuge nei cui confronti viene invocato l’assegno di mantenimento non può rinnegare tale accordo, tenuto conto della sua persistente efficacia anche in regime di separazione e della funzione dell’assegno di garantire il medesimo tenore di vita, antecedente alla separazione stessa.

Quindi, se la moglie sta a casa e il marito provvede al mantenimento dell’intera famiglia, uguale sorte spetta a entrambi a seguito della separazione.

Si tratta di un principio di tendenza, più teorico che pratico, perché oggi la separazione è un lusso e, in considerazione dei costi della nostra vita attuale, la decisione di separasi diventa un elemento di impoverimento.

Basti la seguente considerazione: dal medesimo reddito di cui disponeva la famiglia du-rante la convivenza, devono - successivamente alla separazione - mantenersi due nu-clei familiari per cui, la maggior parte delle volte, con la separazione si lavora tutti!



mail: simonanapolitani@libero.it



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