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Prima Pagina Donne (13-19 maggio 2013)

Prima Pagina Donne (13-19 maggio 2013)

Ancora violenze anche da parte di donne anzi di una madre sui figli e poi domandarsi i pensieri di Susanna Camusso leader del CGIL della manifetazioe della FIOM .La Boccasssini e il processo a Berlusconi e altro..

Lunedi, 20/05/2013 -  Prima Pagina Donne / 29 (13-19 maggio 2013)

Nella Prima Pagina dell’ultima settimana, con la scusa che era la loro giornata di festa la domenica 12, mi sono soffermata a lungo sulle mamme e su tanti fatti che in modi diversi come tali le coinvolgevano. Non avrei mai immaginato che questa domenica ci riservasse la terribile notizia di una mamma che ha buttato dalla finestra i suoi due bambini in preda a un raptus frutto di una depressione grave. I bambini in ospedale sembra che ce la faranno .E’t roppo drammatico immaginare che lei possa comprendere davvero cosa ha fatto e sopportare la tragicità del suo atto.

Venendo ad avvenimenti molto diversi quella che colpisce è una figura femminile che non ho praticamente vista o sentita quando immaginavo di trovarla in prima linea.  Landini, segretario della FIOM, sabato ha portato in Piazza a San Giovanni i metalmeccanici d’Italia guadagnando una serie di consensi e presenze significative. Da Sel a Gino Strada a Cofferati a Rodotà.

Ma la Camusso ? Nessun protagonismo è rimbalzato sui giornali. Cercheremo nei prossimi giorni le sue parole o considerazioni su di una manifestazione segnata da una polemica su tutte: l’assenza del PD, o meglio di una sua adesione ufficiale, ma questa è un'altra storia. Quasi in contemporanea alla manifestazione di San Giovanni, Papa Bergoglio incontrava Angela Merkel in un lungo colloquio dove l’Europa, la crisi, il lavoro sembrano ne siano stati protagonisti. La stampa ci informa che il Papa e la Merkel si siano trovati d’accordo su un concetto: l’Europa deve essere forte e giusta. E’ un auspicio che è anche una speranza per tanti.

Soffermandoci con una modalità un po’ a zig zag su quanto al femminile ha coinvolto l’informazione, non voglio dimenticare che il 19 maggio, domenica, rappresenta l’anniversario del tragico evento alla scuola femminile Morvillo Falcone di Mesagne (Brindisi), dove un ordigno preparato da Giovanni Vantaggio scoppiò uccidendo Melissa Bassi di 16 anni e ferendo anche gravemente altre ragazze. Il nome della scuola, la data in concomitanza con la ricorrenza dell’attentato a Falcone e alla moglie fecero pensare a un collegamento con quei fatti e a una ripresa della strategia della tensione. Si trattò invece di follia allo stato puro …

Tornando a questa settimana, non c’è pericolo di essere smentite se sottolineo che la requisitoria di Ilda Boccassini nel processo contro Berlusconi, le dichiarazioni nell’interrogatorio di Ruby abbiano tenuto banco ogni giorno, in un collegamento stretto tra le vicende politiche del singolare Governo PDL e PD che sembra lavorare su di un trapezio senza rete davvero. Dato per scontato, per quel che mi riguarda, il massimo rispetto per la Boccassini la sua professionalità, coraggio e tanto d’altro mi domando se non sarebbe stato meglio che evitasse di affibbiare a Ruby la considerazione di furbizia tipica delle donne della sua terra, cosa che, francamente, oltre ad essere inopportuna da parte sua ha finito per sottoporla a critiche e a rafforzare l’accusa di partigianeria dei suoi comportamenti. Per rimanere solo per qualche riga collegati a Berlusconi e a un fatto già commentato la passata settimana ribadisco la mia stima e ammirazione per le figlie di Enzo Tortora, Silvia e Gaia. Senza alcun timore hanno replicato a Berlusconi difendendo la memoria del padre. Ricordando le figlie di Tortora, un'altra figlia torna sulle pagine del giornale: si tratta di Martina, la figlia del brigadiere Giangrande, gravemente ferito davanti a Palazzo Chigi. Martina si è licenziata per assistere suo padre e lo ha seguito nel centro di riabilitazione in Provincia di Imola. Per lei l’impegno di essere al fianco di suo padre, direttamente proporzionale alla speranza di vederlo seppur lentamente riprendersi, è la cosa più importante. Neanche questa settimana possiamo dimenticare una terribile violenza subita da una giovane che ancora non si sa se e a quali condizioni si salverà dall’aggressione a calci e pugni del fidanzato. Lei Rosaria, bellissima giovane, tanto da essere risultata nel 2011 Miss Yacht Club, lui fidanzato geloso fino all’ossessione che lo ha portato vicinissimo a uccidere Rosaria. La Presidente della Camera Laura Boldrini, venuta a conoscenza di questa ulteriore vicenda dichiara: ”La violenza sulle donne è un tema di primaria importanza. La politica deve poter dare risposte a una situazione che sta diventando allarmante“.

Fra le notizie della settimana che colpiscono c’è anche quanto ha raccontato Angelina Jolie al New York Times, rimbalzato poi sulla stampa di altri paesi del mondo. Si è trattato della sua decisione, già attuata, di farsi togliere il seno, ricostruendolo poi artificialmente, per combattere il rischio di quel tumore che ha ucciso sua madre a soli 56 anni e a cui le analisi la dichiaravano fortemente a rischio. La decisione estrema della Jolie, fra l’altro, considerazione non ininfluente, fra le donne più affascinanti del mondo ha fatto e farà molto discutere partendo dalle motivazioni di una tale radicale prevenzione da lei motivata in modo articolato e sicuramente degno di un dibattito che non può essere chiuso con la considerazione 'lei poteva permetterselo' che nello specifico non è risposta a una scelta che chiama a una riflessione ben più articolata. Le donne fanno, agiscono, riflettono e chiamano al confronto su molti temi dunque. E’ in questi giorni che è uscito il libro di Sègolene Royale già candidata in Francia all’Eliseo nel 2007, ex ministro, ex deputata socialista ,ex compagna di Francois Hollande “Questa bella idea di coraggio” che ha come tema centrale il rifiuto che la politica contrappone alle donne, ma contemporaneamente il bisogno di dare coraggio alla gente e di non fermarsi. Io mi fermo, al contrario, solo perché forse le notizie riportate possono essere sufficienti per riflettere, sebbene tante altre sarebbero degne di nota. Il protagonismo femminile cresce, cresce la resistenza al suo esprimersi, ma sarà difficile fermarlo anche nel suo indubbio disordinato procedere. Alla prossima!

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