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Prima Pagina Donne (2 -8 dicembre 2013)

Prima Pagina Donne (2 -8 dicembre 2013)

Dall'Arresto della sindaca di Isola Capo Rizzuto ...all'energia positiva di Violetta nella Traviata di Verdi

Domenica, 08/12/2013 - Prima Pagina donne 50 (2 -8 dicembre 2013)

Come vorremmo non fosse vero che Carolina Girasole, già sindaca di Isola Capo Rizzuto, abbia ricevuto per la sua elezione i voti decisivi dalla ndrangheta e per questo sia stata arrestata. Lei è stata uno di quei sindaci icone della lotta alle mafie, che hanno dato speranza e che ci hanno fatto sentire orgogliose anche del fatto che fossero in tante le donne. L’inganno, la capacità d’inganno che avvenimenti come questo evidenziano senza dubbio minano credibilità, voglia e fiducia del cambiamento ma dobbiamo andare oltre per non indebolire e lasciare solo chi fa sul serio e non sono poche/i. L’esigenza di guardare con l’ottimismo della volontà è necessaria più che mai in un momento che continua ad essere tanto difficile nel nostro paese e dove le sequenze di avvenimenti negativi sembra non finiscano mai. E’ solo di pochi giorni fa, dopo il dramma della Sardegna quello dell’Abruzzo. In provincia di Pescara dove l’acqua ha invaso la terra e ancora le case e dove una donna uscita per soccorrere la madre molto anziana è rimasta intrappolata dall’acqua e dal fango in un sottopassaggio, affogando dentro la sua macchina, appena dopo aver chiamato il marito per chiedere aiuto. E mentre questi avvenimenti tristi ci colpiscono, leggiamo che la segretaria del Presidente della regione Piemonte Cota, la signora Michela Carossa, nega di essere lei ad avere deciso di pagare con i soldi della Regione i mutandoni verdi di Cota appunto, comperati in America dicendo che era il Presidente e non lei a decidere cosa pagare e con quali fondi, vidimando i singoli scontrini e non lei. L’affermazione fa piacere, perché è confortante sapere che qualcuno difenda la propria dignità forse anche pagando in prospettiva, per avere dichiarato la propria “innocenza”. A parte i fatti ricordati forse vale la pena di sottolineare che l’incredibile inizia dalle mutande verdi e finisce nel pensare che il Governatore del Piemonte tanta ridicolaggine faceva bene a tenerla del tutto in privato iniziando dal pagamento e finendo a nascondere le mutande fino a carnevale. La linea tra il serio e il ridicolo è troppo spesso così sottile, da costringere ad essere sempre all’erta per non cadere in trappola. E passando ad una vicenda davvero seria c’è da chiedersi come sia stata possibile la storia dell’Italiana (storia divulgata solo nei giorni scorsi) che arrivata a Londra incinta, dopo essersi sentita poco bene all’aereo porto è stata sottoposta ad un parto cesareo senza averlo autorizzato, dopo di che le è stata tolta la bambina e data in affidamento perché considerata una madre incapace di tenere e allevare la bimba. Quale poteva essere l’attenzione di questa madre per evitare una violenza della portata che le è capitata peraltro fuori dall’Italia? E come tante altre settimane la parola madre torna come una delle parole chiave delle notizie che incontriamo. Il riferimento nello specifico riguarda Eugenia Tymoshenko che, definita dalla stampa “leader ereditaria “, in Ucraina a Kiev nel corso delle persistenti giornate di protesta di massa contro il governo che vuole congelare l’avvicinamento con l’Europa testimonia parole e idee della madre ancora in prigione e che fu la grande interprete e leader della rivoluzione arancione. A sostegno delle aspirazioni e aperture del popolo Ucraino si sono spese anche il gruppo Ucraino delle “Femen” che a Parigi si sono mostrate nude come è nel loro modo di rappresentarsi per sostenere le ragioni di chi a Kiev chiede un nuovo rapporto con l’Unione Europea. Tornando in Italia Matteo Renzi, che sembra avere vinto le primarie alla grande davvero, ha promesso che il suo gruppo dirigente sarà composto di 12 persone di cui 6 donne, notizia che ci fa ben sperare su di un nuovo protagonismo femminile nella politica in Italia. Un protagonismo che, dobbiamo notare, è attualmente davvero scarso e proprio le primarie lo hanno confermato non tanto né semplicemente nell’assenza femminile tra i candidati, ma direi nella voce femminile che non possiamo raccontare si sia alzata nel corso della campagna dei candidati sia in termini di richieste o di suggerimenti o comunque di presenza attiva .

Saltando di argomento in argomento come sempre, ci piace lasciare per ultima la notazione di come siano state interessanti le valutazioni e i commenti letti per raccontare la Traviata di Verdi, rappresentata alla prima della Scala di Milano. Al di là degli apprezzamenti o delle critiche sullo stile e coreografia scelta che come sempre si sono rincorse, quello che mi è sembrato unificante è come la vicenda di Violetta, interpretata magnificamente dalla cantante tedesca Diana Damrau, ha nella sua rappresentazione dell’amore e della sua forza una valenza eterna ed universale comunque l’amore si esprima o meglio prenda corpo nelle singole ed originali vicende, fino a quelle disperate e travolgenti come rappresenta Violetta. Un'indicazione, quella che viene dall’opera verdiana, che ci piace pensare possa essere nel futuro prossimo: anima ed energia positiva della vita civile del nostro paese.

ortensipaola@tiscali.it

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