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Prima Pagina Donne  (3-9 giugno 2013)

Prima Pagina Donne (3-9 giugno 2013)

Dall'attacco di Grillo alla Gabanelli,al dolore di Ilaria sorella di stefano Cucchi a fronte della sentenza, allaPresidente della Camera Boldrini che si recherà con la ministra delle pari opportunità all'apertura del Gay Pride ....

Lunedi, 10/06/2013 -  Prima Pagina Donne / 31 (3-9 giugno 2013)

Dalle Stelle alle stalle. L’inizio settimana riporta su molte testate il voltagabbana di Grillo nei confronti della Gabanelli. Dopo Rodotà ora tocca a lei essere insultata da Grillo. La giornalista intervistata sull’argomento dalla Repubblica non appare minimamente toccata da quanto avviene e ripete, senza entrare nel merito, che ognuno fa il suo mestiere e lei continua a fare la giornalista; un mestiere per il quale è abbastanza frequente essere messi nel mirino ma non per questo non si continua per la propria strada. Continuare sulla propria strada e nelle proprie convinzioni come fa Rosy Bindi, criticando il governo che sembra pendere per una riforma che guarda all’elezione diretta del Capo dello Stato. Una riforma che per la sua importanza di modifica costituzionale oltre a non trovare la Bindi d’accordo le fa dire che non può essere un governo come questo ad avere il mandato di affrontarla. Anche Susanna Camusso, segretario generale della CGIL, continua per la propria strada e rilasciando più interviste ai giornali, dopo l’accordo con la Confindustria insieme a Cisl e Uil definito davvero storico, sulla rappresentanza sindacale, dichiara le proprie idee sui tanti problemi del lavoro come riguardo al piano del governo per i giovani sotto i 25 anni. Nel merito la Camusso sottolinea come gli incentivi vadano dati solo a chi passerà da una proposta di lavoro a tempo determinato a quella a tempo indeterminato e come il concetto di flessibilità per come è stato inteso ha rappresentato un reale fallimento. Rimanendo alla parola giovani, non si può non ricollegarsi alla terribile sentenza riguardante la morte di Stefano Cucchi. Come è noto a chiunque segua le notizie, la sentenza dei giorni passati prevede la condanna per il solo personale ospedaliero medici e infermieri e “salva” da ogni accusa il personale carcerario. L’ingiustizia, la negazione dell’evidenza a Ilaria, sorella di Stefano, appare talmente enorme e ingiusta da farle proferire parole drammatiche: "Quella che doveva essere una difesa di Stefano e una denuncia, una condanna per chi lo ha brutalmente e impietosamente portato a morire è divenuto un processo e una condanna per Stefano per la sua vita, tanto da farmi domandare se ho sbagliato". A Ilaria, nel mio piccolo, voglio dire , convinta di rappresentare tantissime altre voci e pareri che non solo ha fatto bene ma le siamo vicini perché continui la sua faticosa lotta. Quanto è capitato a Stefano poteva capitare a migliaia di giovani, la cui vita somiglia alla sua con tutte le contraddizioni e i difficili percorsi che incontrano; come l’affetto e la strenua difesa che la sua famiglia e sua sorella in prima persona sta portando avanti è quanto ci si aspetta dai propri affetti, anche se non è affatto scontato. Altrettanto ci si aspetterebbe dallo Stato che troppo spesso tradisce le legittime aspettative. Come Presidente della Camera non tradisce il suo ruolo la Presidente Laura Boldrini, che rintuzza le volgarità di Grillo nei confronti del Parlamento con forza e rispetto della sua funzione. La Presidente della Camera interpreta il suo ruolo in modo davvero condivisibile e dandogli un peso reale di rappresentanza sostanziale e spesso coraggiosa. La Boldrini, consapevole di destare reazioni di diversa natura, ha per esempio annunciato che sarà presente a Palermo insieme alla ministra alle pari opportunità Josefa Idem all’apertura del Gay Pride. Esserci ed onorare il proprio ruolo con le proprie idee e comunque esserci è già importante. Una piccola notizia di cronaca racconta come in questa settimana la Regina Elisabetta nonostante in questi giorni suo marito Filippo sia in ospedale per accertamenti abbia partecipato all’inaugurazione di una nuova Radio connessa alla BBC. Ricollegandoci ai ruoli di rappresentanza, ovviamente consapevoli sulle diversità dell’importanza e della funzione delle singole individualità; due notizie che a questo si ricollegano ci vengono dalla Russia e dall’America. Putin ha annunciato in TV insieme alla moglie il loro prossimo divorzio. La motivazione ufficiale è che la ribalta, la rappresentanza e tutte le funzione a questa connesse creavano alla Signora Ljudmilla enorme stress e comunque non le sono state mai congeniali. Essere moglie di uomini importanti e potenti in rappresentanza dei loro paesi è d’altronde una funzione davvero particolare. Non è casuale che quanto avvenuto a tale proposito in USA fa parlare di un vero incidente diplomatico. L’avvenimento in questione riguarda Michelle Obama, che all’ultimo momento e con scusanti deboli ha mancato l’incontro con moglie del Premier cinese in visita ad Obama .

L’episodio, vero problema diplomatico, ha messo in imbarazzo Obama, peraltro in un momento delicatissimo del suo mandato a causa delle intercettazioni motivate dalla sicurezza antiterrorismo, ma condannate da gran parte del paese e che aspettava molto dall’incontro che doveva firmare il disgelo tra le due Potenze e la nascita di una nuova costruttiva collaborazione. Michelle, commenti che capitano solo alle donne, è stata accusata, da alcuni organi di stampa di un capriccio, ovvero di essere gelosa della First Lady cinese per la sua bellezza ed eleganza e di non aver voluto affrontare il confronto! Sinceramente non ci sembra una motivazione credibile, soprattutto riferita al personaggio in questione ! Rimanendo comunque negli Stati Uniti, maggior interesse desta la notizia che il Presidente Americano ha nominato due donne in posti di massima importanza: Susan Rice come National Security Advisor e Samantha Power quale futura ambasciatrice all’Onu. E da questa terra piena di contraddizioni un'altra notizia colpisce il nostro immaginario: Paris, la figlia più grande di Michael Jackson, re del pop e idolo di tante generazioni morto nel 2009, ha tentato il suicidio! Ci concediamo la più banale delle banalità: il denaro non fa la felicità! Tornando in Italia, e mentre in molte città tra cui Roma sono di scena i ballottaggi per il futuro sindaco, che notifica una percentuale bassissima di votanti, Grillo torna ad offendere Laura Boldrini. In tanto rincorrersi di notizie non belle ci piace pensare che l’appello che la passata settimana le figlie di Chirico il giornalista sparito in Siria, fecero in video, sia una delle ragioni che hanno aperto a una speranza del suo ritorno data la telefonata che la moglie ha ricevuto dopo quasi due mesi e che ha testimoniato che sia vivo. Pur non sapendo nulla, certe di non sbagliare, ringraziamo per il suo impegno la ministra agli esteri Emma Bonino che sicuramente sta svolgendo un grande e valido ruolo nella vicenda.

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