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Programmi femministi per elezioni allo spritz

Programmi femministi per elezioni allo spritz

Ecco il nostro bel programma elettorale femminista. I soldi? Le coperture?.... Neppure per i programmi presentati dai partiti

Lunedi, 19/02/2018 - Articolo tratto da Ladynomics  FB
E con ieri sera, con Renzi e Berlusconi in contemporanea in prima serata, non possiamo fare più finta di niente. E’ vero. Siamo in campagna elettorale.
Finora avevamo evitato di approfondire, sorvolato sui titoli dei giornali, schivato i discorsi degli amici, glissato sulle nostalgie dei nonni. Eppure anche così trasudava per ogni dove un senso di campagna elettorale circense, un “venghino siori venghino” in cui si fa a gara a chi la spara più grossa.

Allora, dato che questa scissione collettiva dalla realtà pare una scelta condivisa da tutte le forze politiche, chi più chi meno, e visto che la fatidica domanda “dove si trovano i soldi?” ottiene le stesse risposte di una serata di Trivial tra amici, scusate, eh, ma ci proviamo anche noi.
Ci facciamo il nostro bel programma elettorale femminista.

Come? Non ci sono i soldi? Le coperture?
Beh, una delle poche verità delle quali siamo certe è che non ci sono i soldi per niente o per tutto a seconda della volontà politica. Uno Stato che spende ogni anno fantastiliardi di euro può ridisegnare la propria spesa come e quando vuole, basta volerlo politicamente.
Appunto.

E quindi eccolo, il nostro tentativo di programma elettorale femminista. Un po’ arruffato, incompleto in ordine casuale e certamente condizionato dalle esperienze personali. D’altronde, per raggiungere il livello dei programmi che si sentono in questi giorni, ci è parso indispensabile un aiutino, una signorile e controllata sbronza allo Spritz che ci ha dato quel quid di “visione” in più.

Lavoro:
Sgravi fiscali o altre forme di premio per le aziende che assumono donne con contratti a tempo indeterminato, che fanno orario flessibile e che si impegnano nella conciliazione/Welfare aziendale. Bello, il Piano industria 4.0. Vogliamo il Piano Femminsta 4.0!
Congedi parentali obbligatori per i padri per gli stessi giorni concessi alle madri. Senza se e senza ma.
Tolleranza zero e corsie privilegiate nei tribunali per le cause di lavoro riguardanti donne incinte, che abbiano appena partorito, che abbiano subito violenza o discriminazioni. Risoluzioni in termini brevissimi e spese legali a carico dello stato o dell’azienda. Sanzioni esemplari che facciano passare la voglia a certi imprenditori di riprovarci.

Famiglia:
Asili nido gratis come le scuole dell’obbligo per tutte le famiglie che ne facciano richiesta e con orari compatibili con il lavoro dei genitori.
Possibilità di scaricare dalla dichiarazione dei redditi tutto lo stipendio della baby sitter o della badante, non solo i contributi.
Prelievi forzosi e immediati da parte dello Stato per gli assegni di mantenimento che i padri separati non pagano. Se quei soldi sono dovuti, sono dovuti. Punto.

Violenza e molestie:
Corsi annuali di prevenzione della violenza di genere nelle scuole di ogni ordine e grado, educazione al rispetto e all’affettività.
Campagna mediatica nazionale ad azione capillare contro la violenza di genere e gli stereotipi sessisti. Per azione capillare si intende lavaggio del cervello di un’intera nazione. Tolleranza zero verso la pubblicità sessista.
Centri antiviolenza e case rifugio finanziate dallo Stato con modalità permanenti.
Servizi sociali molto, ma molto, rinforzati, con assunzione di innumerevoli assistenti sociali adeguatamente formate e supervisionate.
Agevolazioni all’assunzione per le donne vittime di violenza.
Assistenza psicologica ottima, abbondante e gratis per le donne vittime e per i loro figli.
Pene esemplari per uomini condannati come autori di violenza. Una vittima è già troppo, non devono essere un pericolo anche per altre.

Scuola:
Orario scolastico dalle materne a tutta la scuola dell’obbligo esteso anche al pomeriggio, facoltativo, durante il quale i ragazzi possano fare i compiti, attività sportive e ricreative (devono tornar a casa con i compiti fatti. TUTTI i compiti).
Ristrutturazione totale delle scuole, che siano messe in sicurezza e siano fruibili dagli studenti anche nel pomeriggio e nei weekend e dotate di infrastrutture sportive.
Premi sontuosi per gli insegnanti bravi e apprezzati (tutti nelle scuole sanno chi sono quelli bravi: i ragazzi, i genitori, i colleghi e le presidi. Si individuano subito, se si vuole).
Possibilità di allontanamento immediato di maestre/i professori/esse fuori di testa, incapaci, ignoranti e che ci provano con le studentesse (sì, professori dell’Università, parliamo soprattutto di voi). I diritti dei nostri figli vengono prima del diritto al lavoro di chi un lavoro non se lo merita. Punto.
Corsi di recupero nelle scuole, ma fatti bene e per le ore che servono ai ragazzi per recuperare effettivamente. Basta ripetizioni e mamme dietro ai compiti dei figli.
Mense scolastiche disponibili per tutti gli ordini scolastici e, soprattutto, di Stato. Nessuno ci deve guadagnare sul cibo per i bambini.
Orari dei colloqui generali con i professori al sabato. Inutile fare i colloqui generali per i genitori che lavorano e costringerli comunque a prendere un pomeriggio intero di permesso.
Vaccini, visite per certificato sportivo, controlli oculistici, dentistici e controlli medici periodici fatti direttamente a scuola.
I libri scolastici li devono procurare direttamente le scuole. Gli stessi libri per tutte le classi e aggiornati ogni 5 anni. Non più di uno, ripetiamo, uno, libro per materia. Basta acquisti in libreria di mamme con la carriola.
Orari, ferie e vacanze coordinati con i tempi di lavoro dei genitori e servizi di integrazione orario ove necessario.

Salute:
Servizi per gli anziani, di cura domiciliare e in residenza protetta, efficienti e a carico dello Stato per chi non può provvedere direttamente. Aumento sostanziale del numero di posti disponibili.
Ospedali efficienti e che curano bene le persone. Tempi di attesa contenuti.
Ospedali che curano i malati oltre le operazioni e le medicine. Che abbiano il personale per lavare e imboccare i malati, farli camminare, e lavargli anche i cambi. Basta figlie/nuore/cognate/sorelle/nipoti che si passano le giornate in ospedale a fare il lavoro di cura. Devono poter fare visita e basta, come i loro parenti uomini.
Assistenza domiciliare gratis alle mamme che partoriscono. Puericultrici notturne a volontà.
Pediatri organizzati in ambulatori, con accesso con la macchina e senza scalini (Chi scrive ha avuto due, dicesi due, pediatri raggiungibili solo dopo due rampe), disponibili ad ogni ora del giorno, anche nel weekend. Che non devi supplicare per farli venire a casa (chi scrive ha avuto sempre i suddetti pediatri che si facevano portare in studio bambini con febbre oltre 38, “tanto hanno già la febbre”).

Nomine e cariche elettorali:
Leggi elettorali che favoriscano effettivamente la presenza di donne, non i numeri che vediamo in questi giorni, dove si usano le donne capolista ovunque per fare eleggere in realtà gli uomini.
Cariche e nomine pubbliche mirate a raggiungere la parità. Estensione della Legge Golfo-Mosca ad libitum finché non si arrivi alla parità.

E potremmo andare avanti all’infinito, ma, ok, lo riconosciamo, abbiamo esagerato con lo spritz, e il programma femminista è venuto un po’ troppo su di giri. E se vi pare un po’ sconclusionato, beh, pensate a quello che ascoltiamo in questi giorni e ne riparliamo.

Comunque, diciamolo, sarebbe più facile coprire le spese per questo programma che per molti altri. Basterebbe ricordare che:
La parità nel tasso di occupazione maschile e femminile farebbe aumentare il PIL del 26%, con un bel gruzzolo di imposte in più che ripagherebbero il maggior costo dei servizi.
L’emersione dei vari lavori di cura (baby sitter, badanti, domestiche) e delle ripetizioni porterebbero un considerevole aumento del gettito e dei contributi INPS.
Il tempo risparmiato dalle mamme favorirebbe una maggiore produttività lavorativa, quindi più tasse e contributi anche qui.
Ridurre la violenza contro le donne permetterebbe di contenere in modo considerevole il costo economico e sociale di questo fenomeno (quasi 17 miliardi di euro), con risparmi per le casse dello stato
La ristrutturazione delle scuole e piani di investimenti in infrastrutture sportive farebbero girare l’economia e produrrebbero a loro volta tasse e contributi.

Ma vuoi vedere che… forse forse…a pensarci bene…. Il piano femminista allo spritz è più fattibile di tanti altri?

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