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Proroga della mostra “Il secolo di Aldo Bressanutti”

Proroga della mostra “Il secolo di Aldo Bressanutti”

In considerazione del grande successo di pubblico la mostra Il secolo di Aldo Bressanutti viene prorogata fino al 15 febbraio 2024 alla Biblioteca statale Stelio Crise di Trieste con un nuovo allestimento al 1° piano e una nuova selezione di opere

Sabato, 06/01/2024 - In considerazione del grande successo di pubblico la mostra Il secolo di Aldo Bressanutti viene prorogata fino al 15 febbraio 2024 alla Biblioteca statale Stelio Crise di Trieste con un nuovo allestimento al 1° piano e una nuova selezione di opere

In considerazione del grande consenso di pubblico e di critica, la mostra Il secolo di Aldo Bressanutti - ideata dal figlio dell’artista, Furio, e curata da Marianna Accerboni - viene prorogata alla Biblioteca statale Stelio Crise di Trieste fino al 15 febbraio 2024 con un nuovo allestimento al primo piano e una nuova selezione tematica di opere in buona parte storiche, tra cui un’ampia sequenza di importanti interni mai esposti in Biblioteca. Nel nuovo allestimento verrà inserita anche l’edizione 2024 dei calendari artistici del pittore, che sarà offerta in omaggio ai visitatori. L’esposizione è corredata da un corposo volume, curato da Furio Bressanutti, che documenta per temi la vastissima produzione dell’artista e la sua evoluzione, e ospita un interessante video, realizzato in novembre da Katia Bonaventura con la collaborazione di Furio, che racconta il quotidiano del pittore attraverso una sua intervista.

La sezione dedicata agli interni di Cittavecchia documenta i luoghi dove l’artista visse poveramente e in solitudine da bambino e che ora Bresanutti rievoca nei suoi dipinti, testimoniando anche un modo di vivere che non esiste più, come accade per altro anche nelle vedute di esterni di Cittavecchia, che narrano di un mondo scomparso. Gli interni esposti in mostra vanno da quelli dipinti agli esordi, affastellati di oggetti e di ricordi, che procurarono un’immediata notorietà al pittore, a quelli più essenziali realizzati dagli inizi degli anni 2000 in poi. Un’altra sezione è dedicata alla poetica surrealista con importanti oli realizzati tra la metà degli anni Cinquanta e gli anni Settanta e poi in una seconda fase, tra il 2000 e il 2010. Altre sezioni sono dedicate alle acqueforti, di cui Bressanutti creò negli anni Ottanta e Novanta più di 1500 pezzi, alle nature morte, ai piatti in ceramica eseguiti in tiratura limitata e numerati e alle foto d’epoca, che raccontano la vita dell’artista
Aldo Bressanutti (Latisana, 31 ottobre 1923) inizia a dipingere da giovanissimo. Del tutto autodidatta, riprende definitivamente l’attività pittorica nel 1947, realizzando sia opere d’ispirazione narrativa, che lo rendono fin dagli inizi molto popolare, sia, subito dopo, lavori di gusto surreale. Ha esposto in importanti e numerose rassegna personali e collettive in Italia, Inghilterra, Germania, Canada, Australia, Spagna ecc. Negli ultimi decenni è stato presente con le sue opere in varie città italiane ed estere, da Roma a Milano e Genova a Berlino, Toronto, Melbourne, Tenerife, Düsseldorf, Londra, Berna ecc., suscitando sempre molto interesse e curiosità e conseguendo notevole successo. I suoi quadri si trovano in collezioni private in Italia e all’estero.

DOVE: Biblioteca statale Stelio Crise · Largo Papa Giovanni XXIII, 6 · 34123 Trieste
QUANDO: 13 ottobre 2023 – 15 febbraio 2024
ORARIO: da lunedì a giovedì 8.30 - 18.30 / venerdì 8.30 - 13.30 / sabato e domenica chiuso
A CURA DI: Marianna Accerboni
CATALOGO: sì
INFO: Biblioteca statale Stelio Crise +39 040 307463/ +39 335 6750946

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