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Si fa presto a dire Olive Ascolane, ma occhio alla tradizione e alla qualità

Si fa presto a dire Olive Ascolane, ma occhio alla tradizione e alla qualità

Le Olive ascolane e i Cremini di nonna Giuliana raccontati da Rita Capponi

Lunedi, 17/02/2014 - Rita Capponi è una donna impegnata da sempre nella vita di lavoro sociale e politico. Dirigente scolastico, sindacalista della scuola, segretaria nazionale dell’Opera nomadi, Consulente dell'Unicef e attiva per le pari opportunità in vari organismi ed Istituzioni. A questi suoi impegni da cui non si tira mai indietro ne ha aggiunto uno che a prima vista può apparire singolare e che pure, parlando con lei e ascoltandola, rientra senza fatica nella filosofia della sua vita. Rita da circa un anno si dedica a promuovere sul mercato di Roma un prodotto alimentare di nicchia di altissima qualità: le Olive Ascolane e i Cremini, frutto del lavoro di una piccola azienda artigianale di Ascoli Piceno dal nome insospettabile per capirne l’obiettivo: La Bottega dell’Oliva Ascolana di Daniela e Luigi Diamanti (marchio registrato). L’abbiamo incontrata insieme all’unico uomo protagonista di questa bella sfida e le abbiamo chiesto innanzitutto i connotati di questa sua avventura.



E dunque Rita come ti sei trovata a promuovere le Olive Ascolane ? E spiegaci il senso di questa tua nuova passione..

Intanto i protagonisti e animatori della Bottega sono miei amici da decenni perché ci conosciamo da quando eravamo ragazzi; quando mi hanno proposto di partecipare a questa loro avventura, dedicandomi alla conquista del mercato romano, ne ho capito il senso e mi è apparso in fondo anche un altro modo di fare politica e ho detto di si.



Spiegaci meglio allora la storia di questa Bottega e di chi ci lavora, di come si svolge l'attività e perché definisci il tuo impegno addirittura un altro modo di fare politica.

La famiglia Diamanti impegnata oggi con Daniela, le sue tre figlie Michela, Ilaria, e Laura oltre e suo fratello Luigi che comunque esercita un'altra professione, ha iniziato questa avventura di azienda familiare artigiana partendo da due idee: la prima avere nella ricetta della mamma e nonna Giuliana una vera ricchezza che permette di preparare e gustare delle Olive Ascolane eccezionali e la seconda andare in controtendenza rispetto al mercato consolidato. Infatti la grande diffusione industriale nazionale delle stesse che se ha il merito di aver creato una eccezionale notorietà del prodotto, ha finito per “imbastardire “ un gusto e una nicchia all’origine di notevole qualità che vale la pena di impegnarsi a riconquistare. Ed è proprio in questo sforzo di rilanciare un prodotto tipico ascolano nella sua ricetta originale e rispettosa della migliore tradizione, per di più portato avanti da una maggioranza di donne, che ho intravisto uno dei tanti percorsi possibili della politica: stare con la gente, intessere relazioni, parlare della cultura enogastronomica, di un luogo, delle sue tradizioni, di un identità che, per quanto giusto che si evolva sempre, trova tuttavia nelle sue radici un importante punto fermo. Non è facile convincere le persone a spendere un po’ di più per rispettare e gustare l’alta qualità o meglio la tipicità di un prodotto che oggi è conosciuto e consumato, ma è una sfida che quando la vinci ti senti davvero soddisfatta.



Parli di relazioni. Certo nell’aprire un mercato rinnovato alle Olive Ascolane di qualità quanto ti è servita la tua esperienza, le tue conoscenze e come ti sei organizzata?

Sicuramente la capacità e l’esigenza di contatti, di confronti, di consensi che ho praticato lavorando impegnandomi sempre nella società e facendo politica attiva è stata ed è fondamentale in questo nuovo percorso. Naturalmente, dato il prodotto e il suo livello di qualità, ho alzato il tiro iniziando da chef conosciuti e di successo come Gianfranco Vissani per esempio e Cristina Bowerman. Ho proposto alla Bottega di essere presente e anche sponsorizzare iniziative culturali, manifestazioni enogastronomiche importanti su tutto il territorio nazionale. Daniela e Luigi, con i quali c’è una fiducia reciproca senza se e senza ma, hanno aderito subito a questa formula che costituisce un concreto investimento pubblicitario ha già dato buoni risultati.



C’è già stato quindi un ritorno ?

Direi proprio di si. Abbiamo anche avuto articoli positivi su affermate riviste di gastronomia e posso dire che su Roma, che è “la piazza” a cui mi dedico oggi, abbiamo circa 150 clienti e penso non siano pochi. Certo bisogna essere sempre al corrente delle nuove tendenze, delle nuove idee e penso che anche questo fa il paio col fare politica. Per esempio ora ha ripreso spessore, ovviamente con le innovazioni necessarie l’idea dello “street food” ovvero " cibo di strada" e noi non mancheremo di esserne protagonisti nel modo più raffinato e nei luoghi più adatti. Questo solo per fare un esempio per brevità, ma di iniziative ce ne sono davvero tante. Non mancano tra i nostri clienti i GAS -Gruppi d'Acquisto Solidale - che perseguono il principio e la cultura del cibo sano e della filiera corta. Sappiamo tutti che in questa fase prolungata della crisi del paese Italia, una delle nicchie economiche che non molla e che anzi continua la sua ascesa è proprio quella enogastronomica di qualità e noi ci siamo dentro in pieno.



Ma il passaggio da Ascoli a Roma come avviene?

Ogni giovedì arrivano Olive e Cremini appena lavorati e io penso a soddisfare puntualmente le ordinazioni per fortuna sempre in crescita.



Forse ora che abbiamo parlato di come hai impostato la conquista del mercato romano , vale la pena di conoscere meglio le olive e anche i meno noti Cremini. Raccontaci!

Inizio dai Cremini (cubetti di crema pasticciera impanati e fritti) che sono alla pari protagonisti del fritto misto all' ascolana. Veniamo subito alle olive: si tratta di un tipo di oliva denominata la “Tenera Ascolana” conosciuta già dai tempi degli antichi romani. La sua caratteristica è di avere una polpa tenera e fragrante che predomina rispetto all’osso. Per riempirla va snocciolata a mano compiendo uno speciale taglio a spirale . L’impasto originale è a base di tre tipi di carne (manzo, suino e pollo) in proporzioni diverse condite poi con parmigiano stagionato, uova e aromi. Una volta compiuta la farcitura, le olive vanno ricomposte con farina pangrattato e fritte, dorate appena, in olio d'oliva.



Quali consigli sul loro uso?

Questa domanda mi fa piacere perche le Olive Ascolane vengono di fatto utilizzate normalmente come “un di più” o parte di un secondo o come un antipasto. Senza nulla togliere a questi usi, riflettendo sulla ricchezza dell’impasto delle nostre olive, vorrei suggerire che 7/8 olive e una ricca insalata costituiscono un ottimo pasto nutriente e completo. Anche questo è un obiettivo che ho nel mio lavoro e cioè spiegare un rinnovato modo di consumarle e gustarle. In un kg di olive se ne contano 60 /70 e, volendo, si possono anche conservare nel surgelatore. Diciamo che le ragioni per comperarle e inserirle nella propria dispensa sono tante.



Rita ma quanto è il tempo che dedichi a questo progetto che da come parli sembra tu senta davvero come anche tuo?

Allo stato attuale, facendo i conti fra telefonate e spostamenti, due giorni la settimana sono per le Olive Ascolane e per sostenere il progetto delle mie amiche e anche di Luigi la cui professione di chirurgo gli ha permesso di affinare molto la sua manualità. E siccome quando c’è da snocciolare le olive di mamma Giuliana e poi farcirle si può ben capire quante energie servano, restiamo in attesa che anche lui trovi il tempo di dare una mano!



Scherzi a parte, la famiglia Diamanti ti ha offerto una possibilità che sembra ti interessi molto. Prima mi hai detto che erano anni che in questa fase della vita avresti voluto fare l’imprenditrice. Viene da dire che per come intendi e racconti il tuo lavoro per la promozione delle Olive Ascolane ti sento tale e ne sei soddisfatta anche se non neghi che sia faticoso e non facile. D’altra parte, per dirla con te, nessun modo di fare politica lo è ma qui mi pare che i risultati si vedano e ripagano dell’impegno.

www.bottegaolivascolana.it

Fb :La bottega dell'oliva ascolana

mail: bottegaolivascolana@gmail.com

Ascoli Piceno - Via di Solestà' - tel.0736 255520 cell. 320 94353321

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