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Silvia Pattarini si racconta.

Silvia Pattarini si racconta.

Silvia Pattarini è un'autrice che si sta facendo conoscere un passo alla volta ma con intraprendenza.

Lunedi, 10/11/2014 - Silvia Pattarini è un'autrice che si sta facendo conoscere un passo alla volta ma con intraprendenza.



Passa dalla prosa alla poesia e viceversa con grande disinvoltura, ha partecipato a numerosi concorsi letterari e ha esordito nel 2013 con l'opera "Biglietto di terza classe" pubblicato dalla 0111 Edizioni.



Quest'anno è uscito "Profumo d'inchiostro", una silloge poetica nella quale esprime i sentimenti e le riflessioni di un mondo che cambia e dimostra una grande sensibilità artistica.

In questa intervista ne parleremo con lei anche per conoscerla meglio.



Salve Silvia,

grazie per avermi concesso questa intervista. Parto col chiederti quando hai iniziato a scrivere e cosa?

RISPOSTA:

Grazie a te Tiziana per la disponibilità. Ho iniziato ad amare la scrittura ai tempi dell’adolescenza, quando tra i banchi di scuola, componevo le prime rime in tono satirico, giusto per farci due risate tra amiche. Il mio divertimento preferito era prendere spunto dalle opere dei grandi poeti e trasformarle in qualcosa di mio. Per farti un esempio, prendiamo Leopardi e la sua famosa lirica “A Silvia”. Io l’ho trasformata cosi: “o Silvio rimembran ancor quei giorni a noi felici, in cui non pagavamo né IMU né ICI…” e ti assicuro che prosegue ancora per un bel po’… con toni molto pittoreschi. All’epoca della scuola i miei soggetti preferiti erano i professori o qualche compagno di scuola. Scrivere rime per me nasce come puro divertimento, poi negli anni è diventata una vera e propria passione. Ora non posso più farne a meno, quando sento che arriva l’ispirazione, e solitamente arriva quando meno te l’aspetti, devo subito correre e prendere appunti, segnarmi quella frase o quell’aggettivo particolare, prima che si dissolva nel nulla come una bolla di sapone.



Come è stato il passaggio dalla poesia alla prosa o viceversa?

RISPOSTA:

È un passaggio piuttosto naturale, che dipende sempre e solo dall’ispirazione. Capita talvolta di avere storie da raccontare, in questo caso scrivo prosa, quando invece urlano sentimenti improvvisi, si fa strada la poesia. Quest’ultima nasce proprio da un bisogno interiore di esternare le mie emozioni, e trasmettere il mio messaggio ai lettori, nella speranza di lasciare qualcosa anche a loro, sia una lacrimuccia, sia un sorriso.



Raccontaci l'opera "Biglietto di terza classe", in breve.

RISPOSTA:

"Biglietto di terza classe" è il mio romanzo d’esordio. È nato proprio perché ad un certo punto della mia vita, mi sono resa conto di avere una storia da raccontare e poiché tratta un argomento sempre attuale, l’emigrazione, anche se è ambientato nel periodo storico della grande emigrazione, quando a emigrare eravamo noi italiani, ho creduto che fosse interessante raccontare ai lettori l’esperienza vissuta in prima persona dalla mia antenata, che nel lontano 1904, emigrò negli Stati Uniti in cerca di fortuna. Oltre ad essere una storia avventurosa è anche un documento storico, perché racconto in modo meticoloso quella che era la prassi dell’emigrazione, a cominciare dal momento della partenza dal paesino d’origine, fino agli scrupolosi e umilianti controlli a cui erano sottoposti gli emigranti una volta giunti a New York e più precisamente a Ellis Island, che oggi è sede del Museo dell’emigrazione.



"Profumo d'inchiostro" racchiude una serie di poesie che riguardano gli argomenti più vari. Quanto tempo ci hai impiegato a scrivere questa silloge?

RISPOSTA:

Ho iniziato a raccogliere le prime liriche circa due anni fa, anche se all’inizio non sapevo esattamente che un giorno avrebbero fatto parte di una raccolta poetica. Ho terminato di scrivere l’ultima lirica, giusto qualche giorno prima della pubblicazione dell’opera.



A quale poesia sei maggiormente legata?

RISPOSTA:

Credo di avere un rapporto speciale con “Bismantova” vuoi perché mi ricorda un periodo molto sereno della mia vita, vuoi perché è stata la prima ad essere selezionata a un concorso letterario e, dopo quell’esperienza davvero inaspettata ho cominciato a “salvare” i miei componimenti sul computer, nell’intento di partecipare a nuovi concorsi. Poi sono seguite altre pubblicazioni all’interno di antologie legate a concorsi letterari ed eccomi finalmente qui, con la mia prima silloge “Profumo d’inchiostro”.



Cosa ti dicono i lettori?

RISPOSTA:

I miei lettori sono fantastici, pensa che c’è anche qualcuno che, dopo avere letto il mio libro e le mie poesie, si è preso il disturbo di telefonarmi a casa per farmi i complimenti. Altri mi contattano via social network, si aggiungono alle mie pagine e cominciano a seguirmi, mi lasciano i loro commenti sempre molto lusinghieri, altri che non conosco personalmente mi hanno comunque lasciato delle recensioni sui vari store on line, quindi devo davvero ringraziare il mio pubblico, perché sono veramente speciali. Un grazie di cuore a tutti i miei lettori!



In ultimo, manda un messaggio a tutti per invitarli a scoprire le tue opere.

RISPOSTA:

Colgo l’occasione per salutare tutti e voglio invitare chi ancora non mi conosce a seguirmi, mi trovate su Facebook oltre che con la pagina personale anche con le pagine di “Biglietto di terza classe” e la mia pagina autrice.

“Biglietto di terza classe” è disponibile sia in formato cartaceo sia in ebook nei principali store on line, oppure sul sito dell’editore al seguente link:

http://www.labandadelbook.it/shop/product.php?id_product=578



E ricordiamo che l'opera "Profumo d'inchiostro" è disponibile su Amazon.

Link: http://www.amazon.it/Profumo-dinchiostro-Silvia-Pattarini-ebook/dp/B00OVFWH0Q/ref=sr_1_2?ie=UTF8&qid=1414326588&sr=8-2&keywords=Profumo+d%27inchiostro .











Tiziana Iaccarino.

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