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Slow Food e il piacere del cibo

Slow Food e il piacere del cibo

Michela, educatrice alimentare incontrata al Festival di Viareggio si prepara all’evento Terra Madre a Torino

Lunedi, 29/09/2014 -
“Educare le persone alla scoperta del cibo, per uscire dalla logica delle etichette e provare a capire da soli se il cibo e buono o no”, questo il motto di Michela Mazzoli, educatrice alimentare di Slow Food nazionale, incontrata al Festival della salute di Viareggio. Andare oltre le etichette dunque, oltre al cibo pre-confezionato, riscoprendo l'olfatto, il gusto e le qualità organolettiche dei cibi. Ed è a Torino che di queste e di altre cose si parlerà al salone "Terra Madre" organizzato dal 23 al 27 ottobre.



Da anni Slow food, oltre all'educazione alimentare in Italia, si prefigge di presevare la vita di cinquemila contadini di tutto il mondo che custodiscono semi antichi e che sistematicamente vengono costretti dalle multinazionali ad abbandonare le loro terre, magari per pochi soldi, disperdendo così colture e saggezze millenarie. "Perdere una pianta vuol dire perdere pezzi di ecosistema e Slow food da anni è impegnata tantissimo per scongiurare queste terribili perdite. Abbiamo promosso un progetto per orti in Africa, prima mille adesso diecimila. È un lavoro che serve a recuperare un’economia di sostentamento e che permette di fare fronte all'emergenza alimentare."



Oltre ai grandi nomi come Vandana Shiva l'edizione 2014 dal titolo "Tutti a bordo", sarà un appuntamento aperto a tutti, con un programma ricco di incontri e di laboratori per scoprire le materie prime dall’olio al pane. Mangiare bene per vivere bene tutti e per salvaguardare il pianeta e sconfiggere la fame nel mondo. Questo l’intento di Slow food e del Salone Terra Madre.

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