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The endless Spiral: Betsabeé Romero a Venezia

The endless Spiral: Betsabeé Romero a Venezia

Tra gli eventi collaterali della Biennale di Venezia, la Mostra personale e progetto di ricerca dell’artista messicana che "si concentra sull’esperienza di essere straniera nel mondo"

Domenica, 28/04/2024 - Stranieri Ovunque è il titolo della 60ma Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, inaugurata il 20 aprile e curata da Adriano Pedrosa, il primo a risiedere nell'emisfero sud del mondo. Di fatto la scelta di ampliare lo sguardo su una pluralità di voci, celebrando lo “straniero” in tutte le sue conformazioni. Sono 43 i Paesi partecipanti tra Arsenale, Giardini e centro storico veneziano. Un’epopea che si conferma la chiave vincente della Biennale, per merito dell’alto livello dei progetti presentati dai padiglioni nazionali. Per la prima volta la maggioranza degli artisti che appaiono in una mostra internazionale spesso non hanno galleria alle spalle e non sono di richiamo per gli sponsor. Un atto di vero coraggio.
Tra gli eventi collaterali ufficiali della Biennale di Venezia, la Mostra personale e progetto di ricerca dell’artista messicana Betsabeé Romero, dal titolo The endless Spiral, è organizzata dal Museum of Latin American Art (MOLAA) di Long Beach CA e curata da Gabriela Urtiaga, storica dell’arte e ricercatrice argentina, Chief curator del museo stesso.
L’esposizione si propone di esplorare il percorso artistico di Betsabeé Romero attraverso opere commissionate e nuove installazioni, ed è il risultato della lunga relazione tra l’artista e il Museo Molaa. Il suo lavoro, infatti, fa parte della collezione permanente del Museo e, al termine della mostra come Evento Collaterale della 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, sarà allestita nel 2025 al MOLAA a Long Beach, Califonia USA.
Le linee e i concetti curatoriali si diramano lungo le sale degli spazi espositivi della Fondazione Bevilacqua La Masa, con l’implicita premessa di indagare, appunto, il tema “Stranieri ovunque”.

La mostra presenta diverse sezioni che creano un approccio differente a questo cruciale argomento, facendo emergere idee e concetti dal corpus delle opere evidenziando dualità, tensioni, conflitti e fratture nella nostra cultura e storia.
Parla di chi nella fuga si scontra con confini politici ed economici, sempre estranei ed escludenti; dallo specchio che non ci riconosce, che dubita, osserva, ignora edistorce. Da specchi che non includono identità e generi, al di là delle classificazioni e discriminazioni obsolete. Dalle case in cui prevale la violenza, esercitata da coloro che ne hanno raccolto il testimone, come un pugnale che segna arbitrariamente confini che definiscono il loro potere di piccoli patriarchi, a scapito della vita delle donne e dei bambini, vulnerabili e indifesi. Dalle comunità più sagge e coerenti che hanno dovuto nascondersi per difendere i propri luoghi sacri e salvare il mondo dalla barbarie, a cui ha condotto la logica dell’avidità e del consumo eccessivo.
Betsabeé Romero è un’artista che ha avuto l’opportunità di vivere e produrre il suo lavoro in paesi, culture e contesti diversi.
Gabriela Urtiaga scrive di lei «Betsabeé è uno spirito nomade sempre alla ricerca di nuove esperienze e prospettive, con un focus sull’esame di diversi temi essenziali e urgenti per il pubblico internazionale. Lavora con una forte consapevolezza di questioni come la migrazione, i ruoli di genere, le tradizioni culturali, la religiosità, il meticciato e la memoria individuale e collettiva. Il suo metodo di trasgredire i limiti delle diverse categorie stabilite, di rendere visibile l’ingiustizia nel mondo come punto di esame e invito all’azione, viene ridefinito come un impegno comunitario attraverso un dialogo tra arte, giustizia sociale e patrimonio, che interagiscono per il bene comune. L’artista ha sviluppato una forte narrativa iniziale che si concentra sull’esperienza di essere straniero nel mondo, e dal punto di vista di molti a cui manca il territorio per cercare rifugio e sopravvivere».

Info
Dal mercoledì alla domenica dalle 10:30 alle 17:30 | Fino al 1 settembre 2024 / Ingresso gratuito | Tel. +39 041 2747555

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