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Tina Modotti: il mito e la libertà in mostra a Genova

Tina Modotti: il mito e la libertà in mostra a Genova

Visitabile fino al 9 ottobre la mostra “Tina Modotti. Donne, Messico e libertà” esposta al Palazzo Ducale

Giovedi, 05/05/2022 -

Dedicata a una tra le più grandi interpreti femminili dell’avanguardia artistica del secolo scorso, la mostra “Tina Modotti. Donne, Messico e libertà” è un appuntamento da non mancare per chi voglia avvicinarsi, e comprendere pienamente, il senso di un percorso umano e professionale straordinario e interamente dedicato all’idea di libertà e impegno civile. Un percorso tanto più significativo in quanto compiuto un secolo fa da una donna che del coraggio ha fatto la cifra della sua pur breve vita.

Circa centro tra fotografie, lettere e stampe d’epoca sono esposte fino al 9 ottobre 2022 a Genova (Palazzo Ducale) nella mostra realizzata a cura di Biba Giacchetti, contando sul contributo scientifico del Comitato Tina Modotti, in collaborazione con Sudest57; prodotta da 24ORE Cultura-Gruppo24ORE, l’evento è promosso da Fondazione Palazzo Ducale, Regione Liguria, Comune di Genova.

Nell’esposizione emerge nitidamente l’idea universale di libertà di Tina Modotti, che supera i confini del Messico ottenendo il riconoscimento sulla scena artistica mondiale che, ancora oggi, la considera simbolo di emancipazione e modernità dedicandole un’ammirazione sconfinata per il pieno e costante rispetto di sé stessa, del suo pensiero, della sua libertà.

Visse negli anni Trenta del Novecento (1896-1942), partendo da Udine e spostandosi tra Stati Uniti, Russa, Europa e Messico, dove morì in esilio a soli 46 anni.

Al suo compagno Vittorio Vidali si deve la valorizzazione del suo lascito artistico, a partire dalla grande retrospettiva al Moma di New York (1977). Con il tempo, anche grazie alla nascita del Comitato Tina Modotti, è stata avviata la ricostruzione delle sue opere e dei documenti che raccontano una vita avventurosa e una personalità poliedrica che affrontò con determinazione miseria, arresti e persecuzioni, rinunciando alla fama e agli agi che la sua bellezza le offriva con la carriera di attrice. Scelse invece lo studio delle tecniche fotografiche praticando l’arte a suo modo e avendo anche la forza di abbandonare questa passione per dedicarsi convintamente all’attivismo politico.

La mostra dedicata ad Assunta Adelaide Luigia Modotti Mondini è preziosa perché consegna al pubblico il racconto avvincente di una vita vera che una donna mitica ha scelto, giorno per giorno. Consegnandola alla Storia.


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