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Un gel contro l'AIDS

Un gel contro l'AIDS

La ricerca a favore delle donne

Venerdi, 23/07/2010 - È stata aperta a Vienna, il 18 luglio 2010, la conferenza internazionale sull'AIDS durante la quale sono state presentate le ricerche relative ad un gel vaginale che dovrebbe essere in grado di bloccare la trasmissione dell’HIV.

La sperimentazione di questo gel è stata iniziata nel 2007 da parte di due medici ricercatori del Centro per il programma di ricerca sull’AIDS nell’Africa del Sud (Caprisa), Salim e Quarraisha Abdool Karim.

Il gel è stato testato su 889 donne di età compresa tra i 18 e i 40 anni, tutte sieronegative, sessualmente attive e ad alto rischio di diventare sieropositive. Su 843 che hanno partecipato fino alla fine del test, a 422 è stato somministrato il gel con il ténofovir ed a 421 è stato dato un placebo. Tutte avevano l’indicazione di usare una dose di gel circa dodici ore prima di una relazione sessuale, poi un’altra dodici ore dopo. Sono state seguite ogni mese per circa trenta mesi tanto sull’uso del gel quanto sulla frequenza delle loro relazioni sessuali.

Gli incoraggianti risultati sono stati resi noti il 20 luglio 2010 dalla rivista Science e dimostrano che il gel con ténofovir, comparato al gel placebo, ha ridotto le infezioni causate dall’HIV del 39%. Con una percentuale di successo che va dal 28% presso donne che non hanno seguito precisamente le indicazioni di somministrazione, fino ad un 54% presso le donne che se ne sono servite regolarmente e correttamente.

Secondo il direttore dell’Agenzia Nationale della ricerca sull’AIDS (ANRS) Jean-François Delfraissy:

“Se questi buoni risultati saranno confermati, si disporrà per la prima volta di un mezzo utile di prevenzione che le donne potranno gestire esse stesse in prima persona. E questo è molto importante, soprattutto presso i paesi in via di sviluppo dove i metodi di prevenzione contro l’AIDS indicati fino ad ora sono essenzialmente utilizzabile solo dagli uomini”.

Ed a pagarne le conseguenze invece sono spesso le donne che costituiscono, con il 60%, la maggioranza dei casi d’infezione per HIV.

E quindi, uno degli aspetti di maggior rilievo di questo gel è che, qualora la sperimentazione procedesse nella direzione auspicata, permetterebbe alle donne di avere finalmente la possibilità di riprendersi, per una volta, il loro legittimo diritto alla salute.



23 Luglio 2010

Piera Francesca Mastantuono

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