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Una recensione di Anna Rotundo: Il nuovo umanesimo a partire dalle donne in “ I Care Humanum”

Una recensione di Anna Rotundo: Il nuovo umanesimo a partire dalle donne in “ I Care Humanum”

Una recensione di Anna Rotundo: Il nuovo umanesimo a partire dalle donne in “ I Care Humanum” dell’Arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone Questa breve riflessione è un atto di gratitudine all’Arcivescovo di Catanz

Domenica, 07/12/2014 - Questa breve riflessione è un atto di gratitudine all’Arcivescovo di Catanzaro, mons. Vincenzo Bertolone, che ha voluto dedicare così tanto spazio del suo ultimo libro, “I Care Humanum” , alla tematica del nuovo umanesimo a partire dalle donne. Oltre al paragrafo specifico, continuamente si trovano nel libro riferimenti ed esplicitazioni della tematica. E anche il sottotitolo del libro “Passare la fiaccola della nuova umanità”, calza perfettamente alla questione femminile, perché per secoli proprio le donne, roccia operosa della Chiesa, hanno trasmesso la fede, passandone, appunto, la fiaccola, all’interno dell’istituzione familiare e di quella educativa . Vogliono e devono farlo, però, anche all’interno delle istituzioni civili e religiose, così come sottolinea nel testo l’Arcivescovo Bertolone : ” La rilettura serena del messaggio biblico ci apre al ruolo non soltanto di Pietro, ma anche di Maddalena… Lasciamoci illuminare da Maddalena, e non soltanto da Pietro…Non la “forza” dell’uomo, ma la “debolezza” della donna si accorda con il messianismo della croce”

In questa direzione di kenosis e umiltà, riecheggia il rilievo che Papa Francesco dà all’autorevolezza della “ povertà” , di una Chiesa che, ci ricorda continuamente, è “femminile”, ma è anche “povera, per i poveri”…l’autorevolezza della povertà è quindi strettamente collegata alla necessità di riconoscere l’autorevolezza delle donne nella Chiesa.

Sofferenza e povertà toccano oggi particolarmente le donne: due terzi degli affamati nel mondo sono donne che ricevono appena gli avanzi dopo i pasti dei loro mariti e dei loro figli; due terzi degli analfabeti del mondo sono donne rese schiave dalla loro mancanza di istruzione e trattate come una proprietà degli uomini; e due terzi dei più poveri tra i poveri, secondo le statistiche dell’Onu, sono donne.

Per non parlare delle nuove violenze e schiavitù: così Bertolone: “

Le donne contemporanee sono oggi al centro di grandi interessi , e a volte anche di speculazioni, nel campo della ricerca scientifica e delle realizzazioni tecnologiche. Sono esse le prime destinatarie delle biotecnologie che spesso ne utilizzano il corpo soltanto a fini riproduttivi e procreativi, oppure ne spremono, per così dire, l’anima, addossando loro l’intero peso della “cura” di uomini e donne, anziani e piccoli, giovani e adulti, peraltro in una società , in Europa, sempre più vecchia.”

C’è quindi, specie per le donne, urgenza di rispetto, di pace, urgenza di altra economia, urgenza di raccogliere la sfida ecclesiale. Quest’ultima è fortemente auspicata da Papa Francesco nell’ Evangelii Gaudium, ai num. 103-104:

«Vedo con piacere come molte donne condividono responsabilità pastorali insieme con i sacerdoti, danno il loro contributo per l’accompagnamento di persone, di famiglie o di gruppi ed offrono nuovi apporti per la riflessione teologica, ma c’è ancora bisogno di allargare gli spazi per una presenza femminile più incisiva nella Chiesa»

Allora, scrive Bertolone, “ogni scelta di rinnovamento umano e cristiano dovrà essere ispirato al simbolismo del femminile rinvenibile nelle Sacre Scritture, al di là di ogni distorsione androcentrica delle immagini di Dio e di un uso strumentale del testo sacro, al solo fine di giustificare discriminazioni.. . Se le donne hanno finora troppo taciuto, nel progetto di un nuovo umanesimo cristiano vogliamo valorizzare opportunamente e coraggiosamente la presenza e la partecipazione delle donne anche nei processi decisionali ….”.

Solo la differenza tra l’“io femminile”, e l’“io maschile“ potrà arricchire e completare l’espressione dell’humanum in tutti gli ambiti della società, come ci ricordano le riflessioni di mons. Bertolone, riflessioni che vorrei associare al bellissimo pensiero di Pavel Evdokimov: “Il mondo fondamentalmente maschile nel quale la donna non ha alcun ruolo è sempre più un mondo senza Dio, poiché senza madre Dio non può nascervi”.



ANNA ROTUNDO

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