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VENEZIA 78: i LEONI, più o meno annunciati, anche di DONNA

VENEZIA 78: i LEONI, più o meno annunciati, anche di DONNA

Si è appena chiusa anche la 78esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

Sabato, 11/09/2021 - A trionfare, in senso assoluto – il Leone d’Oro - è stato il francese “L'Evenement” un film davvero tutto al femminile della regista franco-libanese Audrey Diwan, storia di un aborto clandestino nella Francia degli anni Sessanta, 8 anni prima della Rivoluzione ed è stato tratto da una sceneggiatura a quattro mani della stessa Diwan e di Marcia Romano (cineasta argentina naturalizzata francese), basata sull'omonimo romanzo del 2000 di una scrittrice di razza, Annie Ernaux.
Un premio, ha tenuto a precisare il presidente della giuria, il premio Oscar Bong Joon-ho, assegnato all’unanimità, poiché tutti i giurati molto han apprezzato l’opera.
E’, dunque, il secondo Leone consecutivo vinto da una donna regista, dopo quello attribuito a Chloé Zhao nel 2020 per “Nomadland” - peraltro, come di consueto, presente anche quest’anno a Venezia 78 in giuria di concorso e molto commossa, mentre ascoltava le parole della vincitrice 2021.

“L’argomento che ho voluto trattare nel mio film è difficile ancor oggi, ma ho deciso di farlo con il mio cuore, con la mia testa, con tutta me stessa. Volevo rappresentare questo ‘viaggio’ attraverso la pelle di una giovane donna...cerchiamo tutti di ‘esser’ veramente lei Anna, la protagonista,
Ma credo fermamente che ora, in questa sala, stiamo facendo davvero donne e uomini questo viaggio insieme...E’ stato difficile da realizzare, questo film, ma ci han creduto, oltre a me, i miei collaboratori e insieme siam riusciti a portarlo a termine.
Grazie anche ai distributori italiani ma, soprattutto, voglio ringraziare Anamaria (Anamaria Vartolomei, la protagonista, n.d.r.), lei non è l’attrice, lei è il film!!”.
- Mi raggiungi sul palco per favore? – ha soggiunto, molto emozionata.

Il Leone d’argento alla miglior regia è andato alla grande Jane Campion ed al suo ‘inusuale’ western psicologico “The power of the dog”, tratto dall’omonimo romanzo di Thomas Savage che si avvale dell’interpretazione di Benedict Cumberbatch e di Kirsten Dunst (cfr. https://www.noidonne.org/articoli/venezia-78-il-ritorno-di-jane-campion-18097.php).

Penelope
Cruz ha meritato la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile in “Madres Paralelas” di Pedro Almodovar: l’attrice spagnola ha convinto per intensità e profondità, anche in sede di premiazione, del resto. La sua carica vitale è – ed è sempre stata - davvero notevole, sia che lavorasse con Almodovar, come in quest’ultimo o con altri come W. Allen: ormai è una delle sue attrici-musa, più che feticcio.
Tra loro, ormai da decenni, si è instaurato uno splendido rapporto fatto di affetto, di complicità, di arte e di grandissimo amore per il Cinema.

Anche il premio per la miglior sceneggiatura è stato quest’anno ‘di Donna’: l’ha meritato – ed è quasi una vittoria italiana – “The lost daughter”, trasposizione sul grande schermo del romanzo della pur sempre ineffabile ed ancora semi-misteriosa scrittrice napoletana Elena Ferrante, “La figlia oscura”, diretto da Maggie Gyllenhaal, al suo esordio alla regia.

Tre premi son andati all'Italia, quest’anno – è da dire – molto ben rappresentata con opere di livello.
Paolo Sorrentino ha avuto il Leone d'argento - Gran premio della giuria con “È stata la mano di Dio”, una bella storia racchiusa tra personale e pubblico – come si sarebbe detto una volta – la quadratura del cerchio della sua vita, in un certo senso.
Questo lavoro, in ordine di tempo, è, infatti, il suo film più intimo ed autobiografico – per sua stessa ammissione - una struggente e bellissima lettera d’amore dedicata alla sua famiglia, a Maradona, ‘el niňo de oro’, al cinema ed alla ‘sua’città, Napoli.
Ed un encomio l’ha voluto dedicare al suo attore-clou, ormai il suo ‘alter-ego’:
- Ma tu perché fai sempre film con Toni Servillo – mi si chiede, ogni tanto?
Ed io rispondo: Ma voi guardate dove son arrivato con lui!!!
Al giovanissimo Filippo Scotti, protagonista del film di Sorrentino, il meritato premio Marcello Mastroianni come miglior attore emergente.
Ed infine "Il buco" di Michelangelo Frammartino ha conquistato il premio Speciale della Giuria.

Le soddisfatte conclusioni, ‘enfin’, le ha tratte il Presidente della Biennale, Roberto Cicutto: "Il prossimo anno la Mostra compirebbe 90 anni – ha concluso con un piccolo e tenero cenno alla gloriosa storia di questa istituzione, nata, per l’appunto, nel 1932, seconda solo, per anzianità, all’Oscar americano - ma, in realtà, sarà ‘solo’ la 79esima, per i noti motivi della rivoluzione culturale, sociale e politica che ne cambiò la fisionomia per circa 11 anni".
Nel 2022 l’edizione si terrà dal 31 agosto al 10 settembre.

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