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Violenza di genere, minori e giustizia: opinioni e riflessioni

Violenza di genere, minori e giustizia: opinioni e riflessioni

Mercoledì 17 luglio a Roma convegno su "Violenza contro le donne e affido dei minori. Quando la giustizia nega la violenza"

Lunedi, 15/07/2019 - "Violenza contro le donne e affido dei minori. Quando la giustizia nega la violenza" è il tema che affronta l'incontro organizzato da D.i.Re – Donne in rete contro la violenza, la più grande organizzazione nazionale che si occupa di violenza contro le donne, in collaborazione con l’agenzia d’informazione Dire con il suo canale DireDonne. L'obiettivo è denunciare una situazione di “malagiustizia” - divenuta insostenibile a partire dai casi concreti seguiti dalle avvocate dei centri antiviolenza - e provare a rispondere a queste domande con il contributo di tutte le ‘parti in causa’. L'appuntamento è per mercoledì 17 luglio 2019 - ore 10.00-14.00 presso l'Agenzia Dire (Roma, Corso d’Italia 38/a). 
Ma quando e perchè accade che il sistema giudiziario "nega la violenza"?
"L’ultima sentenza in ordine di tempo - spiegano le organizzatrici -  è stata la sentenza di una giudice di Padova che ha deciso di affidare dei bambini al padre maltrattante, valutando 'irrilevante', ai fini del processo civile, la condanna dell’uomo in sede penale per maltrattamenti, violenza contro la moglie e violenza assistita dai bambini. Di casi simili le avvocate dei centri antiviolenza della rete D.i.Re ne seguono decine ogni anno. Dal Nord al Sud dell’Italia le donne vittime di violenza continuano a rischiare di vedersi sottratti i/le figli/e perché giudicate incapaci di prendersene cura. Cosa impedisce ai giudici di riconoscere che l’affido dei figli è un modo per continuare a esercitare un controllo sulla donna da parte di uomini maltrattanti? Perché nelle relazioni di assistenti sociali e altri/e professionisti/e incaricati delle CTU (consulenze tecniche d’ufficio) continuano a leggersi riferimenti all’alienazione parentale, quando è ormai noto che si tratta di una teoria senza alcun fondamento scientifico? Perché sono sempre le madri a dover dimostrare di essere “adeguate” mentre ai padri non è richiesta alcuna prova della propria capacità genitoriale? Cosa fare per contrastare la cultura patriarcale che continua a penalizzare le donne, le madri, nelle aule dei tribunali?"
L'incontro è occasione per chiamare a raccolta intorno a questi e altri quesiti numerose professioniste mettendo a confronto competenze ed esperienze.

PROGRAMMA
9.30 - 10.00 Registrazione dei/delle partecipanti
10.00 – 10.15 Perché siamo qui oggi
Dott.ssa Raffaella Palladino, Presidente Associazione D.i.Re
10.15 – 11.45 Percorsi giudiziari
Intervengono:
Avv. Concetta Gentili Idoneità genitoriale e alienazione parentale
Avv. Manuela Ulivi Separazioni, CTU e giudizio penale, quale rapporto?
Modera: Silvia Mari giornalista agenzia Dire

11.45 – 13.15 Le risposte di magistratura e politica
Dott.ssa Paola di Nicola, magistrata del tribunale di Roma Come mettere in relazione la magistratura civile e penale
Sen. Valeria Valente La Commissione contro il femminicidio, dati e prospettive
Modera: Silvia Mari giornalista agenzia Dire

13.15 – 14.00 La violenza assistita e le consulenze tecniche
Dott. Mauro Grimoldi Le rappresentazioni della violenza di genere nelle consulenze tecniche in sede civile
Dott.ssa Teresa Bruno Vittimizzazione secondaria delle donne e dei bambini nei percorsi della giustizia civile e penale
Dott.ssa Eleonora Lozzi Quale tutela per i minori che assistono alla violenza? Il caso di Padova
Dott.ssa Simonetta Cavalli, Ordine nazionale assistenti sociali – Consiglio regionale del Lazio Ascolto, comprensione e sostegno: il ruolo e il compito del servizio sociale
Modera: Rachele Bombace giornalista agenzia Dire

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