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Zaino in spalla tra mamma e papà

Zaino in spalla tra mamma e papà

Famiglia, Sentiamo l’avvocata -

Napolitani Simona Lunedi, 20/06/2016 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2016

 La crisi coniugale e la conseguente separazione, consensuale o giudiziale, comporta una regolamentazione dei rapporti tra i coniugi e tra i genitori.

Tra tali regole vi è anche la modalità con cui i figli devono incontrare il genitore non collocatario, quello cioè che ha lasciato la casa coniugale e non convive più con i figli.

La prassi vuole che li incontri a fine settimana alterni (e qui i giorni possono variare dal venerdì alla domenica, dal sabato al lunedì mattina con riaccompagnamento a scuola, ecc.ecc), una/due volte durante la settimana con eventuale pernottamento tra un pomeriggio e l’altro.

La riforma del diritto di famiglia e quindi l’introduzione della legge sull’affidamento condiviso ha portato una maggiore considerazione dei diritti del genitore non affidatario e, tra questi, anche quello relativo alla frequentazione con i figli che sono rimasti in casa, nella prassi si è pertanto ampliato il tempo in cui i minori sono in compagnia e frequentano il genitore con cui non convivono.

C’è chi è favorevole ad un’ampia frequentazione e c’è chi è contrario, secondo questi ultimi i minori - già provati dalla separazione del loro padre e della loro madre - devono avere una vita che si svolge con una certa stabilità e, nel concetto di stabilità di vita, rientra certamente evitare che i ragazzi siano sottoposti ad un continuo spostamento tra la casa del padre e la casa della madre, con le valigie in mano, con lo zaino in spalla e con un senso di frammentazione del loro sé.

È vero che i minori sottoposti ad un regime di continui spostamenti possono presentare, nel tempo, alcuni disagi come ad esempio forme di iperattivismo o difficoltà di concentrazione, con conseguente minore resa scolastica.

Di recente, sul punto si è espresso il Tribunale di Roma secondo cui: “i figli minori hanno rispettivamente 5 e 3 anni.... in ordine alla frequentazione infrasettimanale del padre si ritiene di limitare il pernotto infrasettimanale alle settimane in cui i minori staranno con la madre per il week end onde evitare una periodo lungo di distacco dalla madre, sconsigliato anche in relazione dell’età ancora tenera”.

Come al solito le scelte migliori sono quelle non estreme, per cui personalmente ritengo più utile una permanenza presso la casa del genitore collocatario, che preveda due/tre giorni accorpati e consecutivi, anziché un “frequente andirivieni”.

avvocatonapolitani@gmail.com

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