Ispirato alla vita di Elena di Porto, donna anticonformista e antifascista, considerata ‘matta’, il film di Stefano Casertano con Micaela Ramazzotti arriva in sala il 29 gennaio con Adler Entertainment.
Mercoledi, 10/12/2025 - Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, nella sezione Grand Public, arriva nelle sale, dal 29 gennaio, distribuito da Adler Entertainment, il film ‘Elena del ghetto’, opera prima di fiction del regista e sceneggiatore Stefano Casertano, interpretato dall’attrice Micaela Ramazzotti nel ruolo della protagonista.
Ispirato ad una storia vera ed ambientato a Roma, tra il 1938 e il 1943, 'Elena del ghetto' porta sullo schermo la vita di Elena Di Porto, una figura libera e coraggiosa ma poco conosciuta della storia romana: una donna ebrea, ribelle, anticonvenzionale, che sfidò il regime fascista e l’occupazione nazista per tentare di salvare più vite possibili all’interno del ghetto e prima del tristemente noto rastrellamento.
Come ancora oggi accade, e tanto più in un tempo che non consentiva libertà, essere fuori dagli schemi significava rischiare l’isolamento e la repressione: separata e indipendente, Elena indossa i pantaloni, tira di boxe, fuma e beve, gioca a stecca, e non teme lo scontro con i fascisti. Elena non arretra, combatte, si espone, reagisce: questo tratto che la distingue, e che spaventa gli altri, le vale il soprannome con cui viene ricordata nel quartiere: ‘Elena la matta’.
Con l’arrivo dei nazisti, Elena entra nella resistenza e viene arrestata diverse volte: sarà tra i primi a scoprire i preparativi per il rastrellamento del ghetto, avvenuto il 16 ottobre 1943, e cercherà di avvertire i suoi concittadini ma era davvero difficile che qualcuno le credesse: la domanda che il film pone, infatti è radicale e umana: come farsi ascoltare e soprattutto come farsi credere quando si è considerati da tutti nient’altro che una “matta”?
A questa incredibile figura di donna è dedicata una biografia dal titolo ‘La matta di Piazza Giudia’, di Gaetano Petraglia, che racconta come Elena non fosse affatto matta, ma bensì una donna dal carattere singolare e ribelle, profondamente anticonformista, antifascista convinta e temeraria, poco disposta ad accettare passivamente ogni forma di sopruso, nei suoi confronti ma anche – e soprattutto – nei confronti degli altri. Attraverso documenti d’archivio inediti e testimonianze orali, l’autore ricostruisce con precisione la vita di questa donna, protagonista di una solitaria battaglia di resistenza personale contro l’emarginazione sociale, le angherie del regime e la persecuzione razziale: una biografia necessaria e commovente che restituisce alla nostra memoria collettiva una di donna che merita di essere inserita tra i grandi protagonisti dell’antifascismo italiano e tra le pioniere del femminismo, un archetipo di indipendenza, coraggio e infinita umanità.
A interpretare nel film il ruolo della protagonista, Elena Di Porto, è Micaela Ramazzotti, Valerio Aprea è Vitale Di Porto, fratello di Elena mentre Costanza Limentani, moglie di Vitale e cognata di Elena è interpretata da Giulia Bevilacqua. Tra gli altri interpreti Caterina De Angelis nel ruolo di Mariella Desideri, Marcello Maietta è Samuele amico fidato di Elena e Giovanni Calcagno è Romolo il federale.
Il film è una produzione Titanus Production e Masi Film, M74, Sound Art 23, Titanus SpA con Rai Cinema. Il soggetto è di Alessandra Kre e Francesca Della Ragione e sceneggiato dalle stesse e da Stefano Casertano.
Le musiche originali sono composte da Matteo Curallo (Edizioni Musicali BIXIO C.E.M.S.A.) e includono un inedito di Ermal Meta, che firma e interpreta il brano ‘Ti verranno a chiedere di me’.
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