Di abusi sessuali sulle suore si parla da anni. Molte le inchieste giornalistiche tra silenzio e la paura....
Mercoledi, 12/02/2020 - La pioggerellina d’inverno copre il rumore dei passi e rende il Monastero ovattato, più di quanto sembri, al nostro arrivo. Il suono soffocato di una chiave apre il grande portone chiuso dall’interno. La voce sottile della Madre Badessa ci accoglie dentro le mura di quello che fu un tempo un grande complesso con scuole e altri servizi aperti al quartiere di una grande periferia romana. Ci salutiamo cordialmente, la Madre Badessa conosce il motivo della nostra visita. Abusi sessuali, stupri, sfruttamento, violenze insopportabili sulle suore da parte di preti e vescovi. Le nazioni coinvolte son tante, più di quelle che possiamo immaginare, e cresce di anno in anno, da quando negli anni ’90 fu denunciato dal settimanale statunitense National Catholic Reporter con la pubblicazione di documenti riservati, redatto da religiosi per religiosi, denunciate da sr. Maria Marie McDonald, luogo l’Africa e Roma, con la diffusione dell’Aids, sempre più frequente nei preti che si recavano in quelle regioni che chiedevano disponibilità sessuali alle suore, perché ritenute più “sicure”.
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