‘Casa Azul – A cena da Frida... portate la tequila!’
Al Teatro Ghione un viaggio tra vita, amori e colori dell’artista Frida Kahlo, uno spettacolo originale al femminile di e con Daniela Del Moro, regia di Manuela Metri, con la partecipazione straordinaria di Fioretta Mari.
Mercoledi, 17/12/2025 - Un altro modo per raccontare la vita, le opere, gli amori e i dolori (fisici e psicologici) della grande pittrice Frida Kahlo, nata e morta a Città del Messico (1907 - 1954): un personaggio femminile a tutto tondo, che emerge in tutte le sue sfaccettature nello spettacolo ‘Casa Azul - A cena da Frida... portate la tequila!’, messo in scena al Teatro Ghione di Roma: donna giovane, sensibile e talentuosa, al tempo stesso innamorata ed emancipata, artista rivoluzionaria e visionaria, figura iconica e dolente, cui la vita diede moltissime soddisfazioni ed altrettante sofferenze.
Lo spettacolo teatrale inizia con una sorta di “prova generale”: il pubblico è infatti accolto con una ‘strana’ e voluta confusione, con un palco in movimento dove si sta terminando di allestire la scenografia, mentre tecnici ed artisti sono ancora al lavoro, fra ballerini che provano i passi, attrezzisti che sistemano e commentano con battute, musicisti che accordano gli strumenti, cameriere che finiscono di apparecchiare (con poca attenzione!).
Il pubblico ad inizio spettacolo entrerà infatti a Casa Azul, la dimora di Frida Kahlo a Coyoacán, oggi museo e simbolo di un’esistenza segnata dall’eccesso, dall’arte, dal dolore e dalla vitalità dell’artista. Proprio qui, infatti, si sta preparando un party per festeggiare Frida: la donna, l’artista, la leggenda, che ha deciso di sposare per la seconda volta Diego Rivera, in un secondo matrimonio che sa di follia, ostinazione e riscatto.
Nella sala di Casa Azul la lunga tavola presto si riempirà di prelibatezze messicane (alcuni dolci tipici vengono fatti assaggiare anche al pubblico in sala), sempre annaffiate da tanta tequila, per questo party riservatissima cui il pubblico del Teatro Ghione è invitato.
In questo spazio sospeso tra realtà e immaginazione, si apre il sipario e si sviluppa una narrazione che mescola racconto biografico, riflessione intima e gioco teatrale. Attraverso racconti, lettere e, soprattutto, attraverso le sue magnifiche e coloratissime opere, si parlerà di lei, di Frida, della sua storia e della sua scelta inaspettata (in parte) di tornare ancora a vivere con il suo grande amore: una scelta meditata, che vuole mettere in evidenza proprio la “nuova” Frida.
A guidare lo spettacolo è una narratrice di tutto rispetto, interpretata da Daniela Del Moro - critica e storica dell’arte, saggista e manager culturale, specializzata nella pittura del XIX e XX secolo, in particolare sulle Avanguardie - che orchestra la serata coinvolgendo attivamente il pubblico, chiamandolo a far parte di quel banchetto ideale, mentre la direttrice di scena scandisce il trascorrere del tempo.
Di volta in volta vengono chiamate le immagini dalla regia, o ci si rivolge a chi porta i bicchieri, ai musicisti, ai ballerini, agli operatori e poi a Fioretta Mari, la grande attrice che (pur dichiarando scherzosamente di essere venuta in teatro per declamare la Divina Commedia) leggerà brani tratti da alcune delle tante lettere scritte da Frida stessa, con ironia e trasporto a seconda dei temi trattati.
Concepito come un’esperienza teatrale multisensoriale, in cui si fondono racconto, arte e memoria, ‘Casa Azul – A cena da Frida... portate la tequila!’ rappresenta un omaggio a una donna che ha saputo trasformare il dolore in bellezza, la sofferenza del corpo in linguaggio artistico e la propria casa in un’opera d’arte vivente. È un invito a riscoprire o ad avvicinarsi per la prima volta a una figura che continua a parlare al presente con autenticità, passione e coraggio; autentica, pasionaria e coraggiosa, in cerca della vera ricetta della felicità anche attraverso amori impossibili, una tragica condizione di salute e una pittura che non vuole risparmiare nulla.
“La felicità è una torta e tutti ne vogliono una fetta – affermava l’artista - A me non interessa, io voglio la ricetta.”
Lo spettacolo è una produzione STArt, che unisce musica dal vivo, performance coreografiche e un impianto scenico fortemente evocativo, per offrire al pubblico un’esperienza immersiva in cui teatro, arte e narrazione si uniscono: infatti nella pièce teatrale si intrecciano le musiche eseguite dal vivo dai noti maestri Giovanna Famulari (voce e violoncello) e Gianluca D’Alessio (chitarra) – bellissime le canzoni "La Llorona" e "Paloma Negra" - alle coreografie di danzatori professionisti (con Anna Gargiulo e Francesco Bax), con un impianto visivo realizzato da Ombretta Luciani, che restituisce la complessità e l’intensità dell’universo di Frida, mentre le sue lettere, i suoi diari e le sue parole sono interpretate da Fioretta Mari con profondità e ironia.
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