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Al cinema “Sibyl – Labirinti di donna” tra psicoanalisi, sesso e inganni

Al cinema “Sibyl – Labirinti di donna” tra psicoanalisi, sesso e inganni

Sul grande schermo, dal 2 settembre con Valmyn, la commedia psico-drammatica firmata dalla regista francese Justine Triet

Martedi, 24/08/2021 - Uscirà finalmente nelle sale il 2 settembre, distribuito da Valmyn, “Sibyl – Labirinti di donna”, il terzo lungometraggio della regista francese Justine Triet, presentato in concorso al Festival di Cannes 2019, dopo il successo ottenuto dall’autrice con Tutti gli uomini di Victoria (Victoria), film che aveva aperto la Settimana della Critica di Cannes 2016, con cinque nomination ai César Awards 2017.

In “Sibyl – Labirinti di donna” la regista dirige due tra le attrici più interessanti del cinema francese e internazionale del momento: Virginie Efira e Adèle Exarchopoulos, entrambe reduci dai recenti successi ottenuti all’ultimo festival di Cannes dove sono state protagoniste, rispettivamente, di “Benedetta” di Paul Verhoeven e dell’esordio di Julie Lecoustre ed Emmanuel Marre, “Zero Fucks Given”.

Sceneggiato dalla stessa Triet, con il contributo di Arthur Harari, “Sibyl – Labirinti di donna”, racconta una storia drammatica a sfondo psicologico incentrata sulla protagonista. Sibyl è una romanziera e psicoanalista che, dopo anni di esercizio della professione, sta cercando di ridurre il numero dei pazienti per superare il blocco della scrittrice e poter riprendere a scrivere.

Mentre cerca l’ispirazione per il suo nuovo romanzo e ne immagina la trama, Sibyl (Virginie Efira) viene contattata dalla giovane Margot (Adèle Exarchopoulos), attrice in crisi che la implora di aiutarla e di prenderla in carico come paziente. Dopo aver cercato senza fortuna di dirottare la paziente verso altri colleghi, la dottoressa/scrittrice accetterà, suo malgrado, e nulla sarà mai più come prima.
Infatti, nel pieno di un dramma passionale sul set del film che sta girando, dove sono coinvolti l’attore principale e la regista, Margot si racconta senza inibizioni, mentre Sibyl ne resta sempre più affascinata, registrando segretamente le loro conversazioni e prendendo da esse materiale per il suo romanzo.

“Più fiction dirigo, più mi piacciono gli inganni” racconta la regsita su MUBI “Mi rendo conto che questo probabilmente mi permette di svelare cose più precise e profonde della ‘realtà’ falsa e rubata. Detto questo, non dirigerò mai come qualcuno che non ha realizzato documentari prima, il che significa che credo di avere un certo istinto quando dirigo”.

Il film si avvale di un cast d’eccezione, fra cui spiccano, oltre a Virginie Efira e Adèle Exarchopoulos (Palma d’Oro a Cannes 2013 insieme a Léa Seydoux per La Vita Di Adele), Sandra Hüller (vista in “Toni Erdmann”, qui nel ruolo della regista nevrotica), Gaspard Ulliel (“Saint Laurent”, “Io danzerò”, la serie “C’era una seconda volta”) e Niels Schneider.

Le riprese del film si sono svolte a Parigi, negli studi di Lione e sull’isola italiana di Stromboli.

Prodotto da David Thion e Philippe Martin per Les Films Pelléas, Sibyl è coprodotto da France 2 Cinéma, Les Films de Pierre, Page 114, Auvergne-Rhône-Alpes Cinéma e dalla belga Scope Pictures. Pre-acquistato da Canal +, Ciné + e France 2, il lungometraggio ha anche ottenuto il sostegno della regione Île-de-France e di Cinémage, Cofinova e Cinéventure. La distribuzione del film in Francia è stata affidata a Le Pacte e le vendite internazionali all’AFM, gestito da mk2 Films.

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