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Annamaria Cavalieri e la mostra 'Una vita' per combattere la malattia - di Annalisa Rimassa

Annamaria Cavalieri e la mostra 'Una vita' per combattere la malattia - di Annalisa Rimassa

La mostra sarà allestita nella sua casa a Lumarzo in Liguria e l'8 marzo il regista Carmelo Marino realizzerà un documentario mentre attori leggeranno le sue poesie

Mercoledi, 03/02/2021 - "Ti amerò ugualmente, senza far caso all'ombra che ti segue sempre.Ti amerò ugualmente, nel profumo d'arancia che lasciasti dentro le pagine scritte e sulle parole spente. Ti amerò ugualmente, senza avere l'ardire di cercarti perché nel mio cuore che ti culla ancora resterai sicura anche se non lo senti cantare come allora". Le parole scorrono da un’anima sofferente e, sono questi i tempi e i modi, arrivano al web".

Al blog che Annamaria Cavalieri, pittrice romana ma da cinquant’anni abitante in Liguria, ha appena aperto dedicandolo tutto a prosa e poesia. Non è un vezzo d’artista. Annamaria è nella sua casa di Lumarzo, entroterra genovese, circondata da uno staff socio sanitario che si alterna giorno e notte. Vigila con affettuoso sguardo il compagno di una vita Amedeo De Murtas lo chef pronto a cucinare per lei: “i culurgiònes”, si entusiasma la pittrice, quei profumati agnolotti chiusi a spiga così come vuole la tradizione sarda.

Quattro operatori sociosanitari della cooperativa Lanza del Vasto e la dottoressa del centro Gigi Ghirotti, le fanno cordone intorno, contro una malattia devastante: “I dolori non mi permettono più di concentrarmi, eppure amo i libri: fanno parte della personalità di una persona, parlano di cose che riguardano la vita di tutti”.

Fuori, la campagna alterna squarci di azzurro cielo a verde intenso: da qui da questa collina ligure, Annamaria poetessa e pittrice molto apprezzata anche dalla critica Maria Galasso, apre un inedito vernissage: quadri, a tinte ora decise ora lievi nelle linee curve, e oltre trecento poesie andranno a comporre la mostra

"Una Vita" .
L’esposizione poetica pittorica di Annamaria Cavalieri sarà aperta dall’8 marzo, giornata della Donna. Ma, a causa del Covid, la si potrà ammirare on line, tramite un video che sarà girato da Carmelo Marino mentre Annamaria Cavalieri parlerà della sua opera e attori volontari leggeranno le rime.

La mostra rientra nel progetto Teatri DiLetto” che, nonostante la pendemia, porta a casa degli ammalati performance artistiche a seconda degli interessi nutriti della persona, spiega Ivano Malcotti autore ed educatore. Al vernissage parteciperà anche Franco Henriquet, fondatore nel 1984 dell’associazione Gigi Ghirotti.

L’aria è gelida e assolata. Annamaria accarezza il cane Titti “un vecchietto anche lui” dice con ironia, mentre oltre quelle porte e quei muri, ripensa alla sua vita: due figli a Singapore, l’ amatissimo compagno Amedeo e la sue specialità di cucina sarda.

“Perché è qui in Liguria Annamaria?” ”Perché qui ho trovato la tranquillità che a Roma non trovavo più”, replica. E lo sguardo vaga dagli alberi ai quadri dipinti ad esprimere “ il mio stato d’animo, quello che mi ispira la tela bianca”.

L’8 marzo giorno della festa della donna sarà anche quello del vernissage con la casa rimbombante di voci, complimenti e sorrisi per l’indomita Annamaria:”Le donne ? Sul tema femminile scrissi tre monologhi per il teatro, alla donna in tutte le sue sfaccettature…Ma oggi: se continua così è sempre peggio – è la sua riflessione – perché sono sempre più giovani quelli che fanno loro del male. Perché? Credo che la scuola non abbia funzionato su questi temi, perché è la scuola il posto dove soprattutto crescono i ragazzi e certi genitori non si sono preoccupati. I social? – sbotta ancora Annamaria - hanno aggravato la situazione non c’è strategia culturale”.

Poi, Annamaria tace pensosa. Sorride pensando a tutti “quelli che mi stanno aiutando e sono tanti”. E ancora al blog, affida le sue parole: “Sono una pittrice, con interesse per l'arte moderna e concettuale, per la Poesia e la Fotografia. Con l'aiuto di questo Blog vorrei condividere la mia passione con persone lontane e vicine. Scriverò del mio hobby, delle cose che vedo e di come le percepisco”.

Articolo di Annalisa Rimassa, pubblicato il 27 gennaio 2021 (Il Secolo XIX)


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