Lunedi, 31/01/2011 - Quando ho letto e curato ‘Antimateria’ di Andrea Blu, ho provato mentalmente a classificarlo, a porlo in un recinto in cui fosse più facile rintracciarne e distinguerne le peculiarità. Procediamo con ordine.
Antimateria è un racconto pop; epoca fatti miscredenze oscenità turbamenti contrasti e mancanza di soluzioni, sono del tutto attuali, molto contestualizzati. C’è sesso, tanto sesso, o meglio tensione sessuale post-adolescenziale, ammiccamenti saffici, discorsi sul sesso. Antimateria è trasgressivo, ma l’Autore, per la nostra gioia, non dimentica di curare anche gli aspetti più intimi delle fauna grottesca e ribelle che ne riempie le pagine. Ci sono donne, o meglio ‘ragazze’; siamo nell’era del ‘girl-power’ e si vede. Elegantemente ironico e pragmatico, nel suo tessuto troviamo confitte le spine dell’attualità giovanile più spinta e sola.
Protagonisti nomi e facce sono più che un mero contorno sociale. Sono un substrato riccamente irrorato, per quanto azioni e pensieri spesso possano non ritenersi condivisi o condivisibili.
Blu non ha la minima intenzione di farci dormire sonni tranquilli; rassicurarci è l’ultimo dei suoi pensieri. Lui vuole sconvolgerci, capovolgendo il bicchiere mezzo vuoto in cui sedimentano banalità e convenzioni socialmente accettabili.
Antimateria è un racconto di formazione. Le fanciulle protagoniste di un’esistenza diarisco-romantica, sono eroine moderne in calo di mordente, facili a perdersi nell’oblio di ciò che stordisce anima e corpo, e difficili a trovarsi facendo mente locale, in quello che è lo stordimento più naturale, quello dato dai sentimenti. Antimateria è soffuso, lirico a tratti e spesso più lirico non solo dove la parola si fa bella, come un arrangiamento musicale delicato e armonico – come spremere una spina via dalla carne – ma anche laddove la merda affiora spudorata, come un segno che va a tutti i costi lasciato, un marchio da imprimere col fuoco.
Ricco di dialoghi, scellerato e sentimentale, il racconto di Andrea Blu è la sintesi della modernità più pungente. Schiettamente disperato. Anticonformista e maleducato. La versione edulcorata dei Ragazzi dello Zoo di Berlino, di Trainspotting e molto altro ancora. Una rosa nera piena di spine. Una goccia di fiele servita nell’ora del tè. Un bacio a labbra dischiuse.
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